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Ragazzine stuprate a Caivano, Salvini dichiara: “Presto in Italia castrazione chimica per stupratori e pedofili”

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Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è intervenuto con un post sul suo profilo Instagram, nel quale ha parlato della vicenda delle due ragazzine di Caivano stuprate dal branco. Ecco le sue dichiarazioni:

“Che orrore… Notizie che non dovremmo mai leggere. Sincera vicinanza alle due giovani ragazze. Presto in discussione (e spero approvata) la proposta di legge della Lega per la sperimentazione anche in Italia della castrazione chimica per stupratori e pedofili. Nessuna clemenza per chi mette le mani addosso a donne e bambini”.

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Reddito di Cittadinanza, divampa la protesta a Napoli: “Vogliamo la nostra dignità”

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Un gruppo di circa 50 persone si è radunato ieri in Piazza Garibaldi a Napoli, per protestare contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza. Cori, striscioni e megafoni hanno accompagnato il grido di protesta dei bambini per il diritto di studiare, giocare e fare sport.

Inoltre, ci sono state numerose proteste per il carovita, il salario minimo e le pensioni bassissime: “Questo corteo è anche per voi, le pensioni sono da fame”. Poi: “Negli altri Paesi europei il Reddito è ancora attivo, se l’Italia non è in grado di stare in Europa deve uscire”. E ancora: “Non possiamo pagare le bollette, l’affitto, il cibo e la benzina. È aumentato tutto, siamo costretti a fare delle scelte. Ora è iniziata anche la scuola, per chi ha i figli è un casino”.

Pertanto, il corteo è proseguito in Corso Arnaldo Lucci verso via Marina, mentre la protesta ha puntato i riflettori contro i lavori a nero: “Non vogliamo tornare a lavorare per 450 euro al mese a nero, vogliamo la nostra dignità”. 

Tra i partecipanti, c’è stato anche chi si è scagliato contro gli altri ex-percettori del sussidio: “Dite che volete lavorare, che volere i vostri diritti, ma dove stanno tutte queste persone?”.

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Terremoto ai Campi Flegrei, gente in strada e scuole chiuse a Pozzuoli: “Stiamo verificando eventuali danni alle strutture”

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Attimi di paura in zona Campi Flegrei, dove intorno alle 3,35 della mattinata odierna una violenta scossa di terremoto ha fatto tremare tutta l’area circostante, facendo registrare la più forte scossa di sempre. Il sisma è stato avvertito sia a Napoli che sul litorale flegreo.

Ecco le parole del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni:

“Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha firmato l’ordinanza che stabilisce la sospensione delle attività didattiche per la giornata di oggi, mercoledì 27 settembre 2023, per le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado nel comune flegreo. Stiamo programmando i sopralluoghi nelle scuole. Nel giro di mezz’ora, i nostri tecnici si recheranno presso tutti gli istituti scolastici, pubblici e privati di ogni ordine e grado, per verificare eventuali danni alle strutture. È un eccesso di zelo dopo i controlli già effettuati tra agosto e settembre, ma alla luce della scossa di questa notte è doveroso tranquillizzare il personale delle scuole, gli alunni e i genitori”.

Intanto, il Comune di Napoli rende noto in una comunicazione ufficiale:

“La scossa non ha prodotto, dalle segnalazioni riscontrate, danni a cose o persone. Poche chiamate al turno di guardia della Protezione Civile per richieste di verifiche in zona Coroglio, attualmente in corso, e caduta di calcinacci in via Eurialo”.

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Commercio, ecco la nota della CLAAI sulla delibera comunale al centro storico: “Provvedimento poco chiaro, bisogna tener conto dell’attività d’imprese storiche”

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Alessandro Limatola e Achille Capone, rispettivamente Segretario generale e provinciale della CLAAI, l’associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa della Campania, hanno così dichiarato in una nota:

“La delibera varata lo scorso luglio dall’assessore al commercio del Comune Teresa Armato, sullo stop alla somministrazione di cibo e bevande in 62 strade del centro storico, dovrebbe essere più chiara. Alla luce della chiusura ieri mattina del nuovo locale, di uno dei marchi più noti della zona come Scaturchio, dovrebbe tenere conto dell’attività d’imprese che sono storiche. Evidentemente, i tecnici degli uffici comunali dovrebbero utilizzare un linguaggio più semplice nella stesura delle delibere, evitando il solito ‘burocratese’ che danneggia poi le attività imprenditoriali. Siamo pertanto vicini alla famiglia Normale, che ora dovrà rivolgersi al Tar per ottenere la riapertura del punto vendita a San Gregorio Armeno”.

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