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Caivano

Giorgia Meloni al Parco Verde di Caivano, non è stata un’iniziativa politica né un intervento governativo

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Lo Stato c’è e ci sarà senza se e senza ma a Caivano nel Parco Verde come su tutto il territorio della Nazione a difesa della Legalità, Sicurezza e della Libertà, valori fondanti della nostra Costituzione. La presenza del Presidente del Consiglio è un fatto storico per il comune della provincia di Napoli da sempre abbandonato dalle istituzioni locali, che di fatti negli anni a minato la coscienza dei cittadini in un sentimento di persistente rassegnazione, abbandonati da tempo e si è permesso che l’ignoranza e l’illegalità prevalesse nei territori sul buon senso, attraverso l’assistenzialismo militante. È stato paradossale ed incredibile assistere ad atti vergognosi di minacce solo perché si sta lavorando per combattere malavita ed ingiustizie, anche contro chi non vuole una svolta e avviare un serrato processo di cambiamento.

L’incontro voluto dal Premier Meloni con i rappresentanti religiosi e scolastici, accende un’ ulteriore speranza di riscatto per i cittadini attraverso i provvedimenti che tendono al recupero delle infrastrutture e del sociale per liberarsi definitivamente dalla malavita e malaffare, in questa fetta di terra da sempre alle prese con la demagogia di Palazzo Santa Lucia e il persistente silenzio di Piazza Matteotti. Ribadiamo che l’iniziativa dello Stato, rappresentato dal Presidente Giorgia Meloni, è di atti concreti, fatto anche di ascolto delle associazioni presenti sul territorio che silenziosamente lavorano per cercare di dare alternative ai cittadini. Questo obiettivo si potrà raggiungere in breve tempo, se quelle forze politiche che campeggiano le manifestazioni su questi argomenti, per scopi propagandistici, comincino ad essere responsabili, cosi da poter evitare inutili ritardi e pericolosi atti di intolleranza.

L’Esecutivo a guida Meloni sta dimostrando di essere pronto ad affrontare le varie problematiche del nostro territorio campano, con l’obiettivo di portare sicurezza, legalità, libertà e sviluppo, in quei territori che per anni sono stati lasciati emarginati dal contesto nazionale ed europeo e che sono spesso al centro per gravi e tristi episodi di violenza. Esprimiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza a Giorgia Meloni contro ogni forma di minaccia, per proseguire quel processo riformativo per rilanciare l’economia, il sociale e la cultura, attraverso la sicurezza, legalità e libertà. Così a margine della visita di oggi a Caivano, del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, gli esponenti partenopei di FdI, Rosario Lopa e Alfredo Catapano.

Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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