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Nocera Inferiore, tre assessori si dimettono dopo lo scandalo Social Card: i particolari

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Un vero e proprio scandalo quello che ha investito tre assessori del comune di Nocera Inferiore, nel Salernitano, i quali percepivano la Carta Acquisti 2023 da 382,50 euro nonostante il diritto all’indennità di carica.

In particolare, il sindaco Paolo De Maio aveva respinto le dimissioni dei tre: Mimma Lamberti, Renato Guerritore e il vice sindaco Umberto Iannotti. Inoltre, il primo cittadino aveva dichiarato che si trattava di una leggerezza e per questo li avrebbe difesi.

Tuttavia, a distanza di pochi giorni, sono arrivate le dimissioni dei tre assessori coinvolti, i quali hanno così parlato al sindaco.

Ecco la lettera di Umberto Iannotti al sindaco:

“Caro Paolo, è stato un onore per me servire la città di Nocera Inferiore, prima da Consigliere Comunale e poi da Vice Sindaco, ma il mio percorso amministrativo termina qui. Ho lavorato giorno e notte, ho sacrificato la mia famiglia, i miei figli e il mio lavoro per servire la mia città, spero nel migliore dei modi.  L’odio sociale che ha travolto la nostra città ha prevalso su tutto ciò che di buono è stato fatto in questi 439 giorni. Hanno infangato il mio nome, quello della mia famiglia. Mi hanno dato del furbetto, dell’evasore, dell’imbroglione senza aver commesso alcun illecito, senza aver ricevuto un avviso di garanzia e senza essere passato in un’aula di tribunale, ma solo per aver percepito un diritto riconosciuto dallo Stato. Mi hanno infangato solo per questioni di opportunità, facendo questioni di moralità. Il tempo, da gran signore, si incaricherà di dare le dovute risposte a tutti i professori di etica e di morale, ma ora è il momento che mi dedichi alla famiglia e ai miei figli. Ringrazio i Consiglieri Comunali, i colleghi di Giunta e i dipendenti tutti che mi hanno accompagnato in questo percorso. Ringrazio tutte le persone che, in questi giorni difficili, mi sono stati vicini mostrandomi solidarietà ed affetto. Grazie Paolo per la piena fiducia e la totale autonomia che mi hai garantito nello svolgimento del mio ruolo. Spero di esserne stato all’altezza”.

Invece, questa è la lettera di dimissioni di Mimma Lamberti:

“Mi dimetto per rispetto della città, di Paolo De Maio e dell’Amministrazione. Mi scuso pubblicamente con la cittadinanza, se con la mia condotta ho urtato parte dell’opinione pubblica ma mi dispiaccio che, a prescindere, si vede e si voglia vedere, nel politico di turno l’imbroglione che ha manovrato la cosa pubblica a suo piacimento. In questo caso, posso dire a voce e testa alta che non è così. Sono risultata nella lista dei beneficiari della carta Inps erogata in favore delle famiglie con Isee fino a 15000 euro e con minimo 3 persone nel nucleo familiare. Il mio reddito e gli altri requisiti coincidevano, così come la composizione del mio nucleo familiare, composto da me ed i miei due splendidi figli. Ho visto arrogarsi poteri social inquisitori e ho sentito ‘saggi’ della politica e professionisti che svolgono un ruolo attivo con i giovani parlare di incompetenze e indegnità, collegandoli al reddito presentato. Personalmente, dico a me stessa ed esorto chiunque altro a non sentirsi mai identificato con un numero che sia di un conto corrente, che sia dell’Isee. La dignità, le competenze ed il valore di una persona non sono certo dati da un numero. Ho letto e sentito parlare di valori quali correttezza e dignità, ma chi parlava o scriveva non ha incarnato questi valori.  La mia azione di ritirare la suddetta carta si è rivelata ‘inopportuna’, perché in quanto assessore ricevo già un’indennità ma la verità è anche che non ho avanzato nessuna richiesta. Ho beneficiato legittimamente di una possibilità in più per la mia famiglia riconosciuta in automatico dallo Stato. Lascio, non certo per il riconoscimento di alcuna colpa, scorrettezza o violazione ma per un sereno prosieguo della mia vita, di quello della mia famiglia e del lavoro dell’amministrazione comunale. Ringrazio il Sindaco per la fiducia, ed auguro ai miei colleghi di Giunta e a tutta l’amministrazione buon lavoro”.

Infine, arrivano le parole anche di Renato Guerritore:

“Sono oramai da giorni sottoposto ad un’indegna e scandalosa macchina del fango, che ha messo alla gogna il mio stile di vita, arrivando a sollevare dubbi sulla mia condotta come cittadino e contribuente, e finanche sulla mia dignità. Lo sciacallaggio, ai limiti della persecuzione mediatica, mi ha spinto a riflettere sul contributo che, nella situazione attuale, potrei continuare a dare all’Amministrazione della mia, della nostra comunità. Non ho sentito, in questi giorni, alcun tipo di considerazione sul mio impegno civico, sulla qualità della mia azione amministrativa, sui risultati conseguiti in quest’ultimo anno che, spero e credo, commercianti ed esercenti tutti potranno testimoniare. È proprio la mia dignità che mi spinge a riconsiderare il mio impegno, a fronte di attacchi, mai politici, mai nel merito del mio operato, ma personali. I miei detrattori paventano accuse di illegalità, di evasione fiscale, di mancanza di senso civico, di etica e di morale. Lascio ai cittadini e a chi mi conosce, come persona, come avvocato e come amministratore, le considerazioni sulla mia rettitudine e sulla mia condotta, pur ribadendo la totale correttezza delle azioni compiute finora. Non ho commesso alcun illecito, nessun fatto giuridicamente rilevante può essere riscontrato nelle mie scelte. Riconoscendo l’inopportunità della mia condotta, nella sfera solo politica, ma mai legale ed amministrativa, mi trovo qui a comunicarle, caro Sindaco, la scelta di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni. Sono determinato in questa scelta per il profondo rispetto che nutro per le istituzioni che ho rappresentato per molti anni con disciplina e onore e che rischiano di subire l’onta dal fango dei miei detrattori, e per l’impossibilità di proseguire in qualsiasi serena azione amministrativa a causa del clima persecutorio creato in maniera squallida e strumentale. Infine, non intendo permettere ulteriori offese alla mia vita privata dal tribunale popolare, che è stato inscenato e fomentato. La ringrazio, Sindaco, per la fiducia accordatami, all’esito della mia elezione al Consiglio Comunale. Ringrazio i colleghi della Giunta, i Consiglieri Comunali tutti, in particolare la mia collega di squadra, Lisa Ruggiero, i membri della lista Nocera Solidale, nelle persone di Grazia Montoro e Sofia Russo, che mi hanno supportato fin qui, e gli elettori, che sin dalla mia prima candidatura hanno mostrato una fiducia sempre crescente nei miei confronti. Spero che questa mia scelta contribuisca a placare l’odio sociale scatenato in città e la furia delle notizie passate agli organi di stampa nazionale, sobillata da chi, poi, ha gridato allo scandalo nel vedere il nome di Nocera Inferiore in prima pagina. Spero, inoltre, che questa mia scelta non sminuisca la voglia di alcuni di marciare e protestare, augurandomi, però, che lo si possa fare per problematiche reali che riguardano la Nostra comunità e non contro le persone”.

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Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli

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Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:

“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.

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Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.

Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.

A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.

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Stati Generali della Natalità, Papa Francesco: “Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro”

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In occasione degli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco è tornato su questo delicato tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza. A livello istituzionale urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Per questo bisogna porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.

Poi, prosegue: “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.

Poi, il Pontefice ha ricordato che “in passato non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Quindi il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. E allora le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”.

Infine, ha concluso dicendo: “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia: in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il futuro non si costruisce solo facendo figli, manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. E’ cambiato un po’ per la pensione…ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticare i nonni, i nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale, abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.

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