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Politica

SANT’ANTIMO. Evento di presentazione della candidatura di Buonanno dopo le strategie offensive andate a vuoto

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SANT’ANTIMO – Entra nel vivo la campagna elettorale all’ombra del castello baronale. Stamattina Massimo Buonanno inaugura la nuova-vecchia sede del PD locale, si presenta ufficialmente alla città, consapevole della sua probabile debacle e dopo averle tentate tutte.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che in questi giorni l’ex Sindaco, durato solo un anno per aver portato numeri totalmente errati in bilancio, abbia smosso mare e monti per intaccare la coalizione granitica del suo competitor Nicola Marzocchella.

Oramai a Sant’Antimo anche le pietre sanno dell’endorsement silente della famiglia Cesaro, attraverso la presentazione della lista Impresa Futura dei F.lli Di Giuseppe e sfruttando proprio il connubio tra la nuova entrata in Italia Viva dell’ex Consigliere Regionale Armando Cesaro e l’alleanza napoletana tra i due partiti PD-Italia Viva, si è intentato l’ultimo sgambetto.

Per far diventare realtà l’ipotesi di far entrare nella coalizione di Buonanno il duo Edo D’Antonio-Ivana Tarantino, con la speranza di catalizzare altri fedelissimi dei due, si è perfino chiesto aiuto al vicesindaco metropolitano di Napoli Giuseppe Cirillo che godendo di ottimi rapporti con l’intero ambiente si è prodigato affinché la trattativa andasse in porto e non accadesse il contrario, ossia che i F.lli Di Giuseppe sarebbero stati attratti dalla voglia di far parte della coalizione che gode dei favori dei pronostici. Tanto è vero che stamattina il vicesindaco metropolitano presiederà l’evento in piazza a sostegno della candidatura di Buonanno.

Il risultato di questa strategia si è conclusa con un nulla di fatto, poiché il duo D’Antonio-Tarantino non ha mai pensato di passare dallo stato di zoccolo duro di una coalizione favorita a diventare gli accodati di una coalizione sfavorita e dall’altro invece, l’unica ragione plausibile trovata dai Di Giuseppe per passare con Marzocchella era quella di opportunità politica presentandosi col simbolo Italia Viva, simbolo non voluto dalla coalizione Buonanno, questa sarebbe stata la giustificazione da dare in pasto all’opinione pubblica ma una soluzione rispedita subito al mittente dall’architetto ex vicesindaco che da sempre ha avallato l’idea di un cambiamento che passasse attraverso il civismo.

Così stamattina Massimo Buonanno svolgerà un evento con la consapevolezza di dover far di tutto per arrivare al suo massimo traguardo, cercare di scippare l’obiettivo del ballottaggio.

Un’altra buona notizia che gioca a favore di Nicola Marzocchella è l’archiviazione della posizione di Salvatore Castiglione nel processo Antemio. Una testimonianza di innocenza notevole da parte dell’ex Consigliere forzista che da ieri sera, momento in cui ha postato la notizia a mezzo social, potrà togliersi qualche soddisfazione verso qualche pseudo moralizzatore che per forza vuole affibbiare agli altri fumus che in realtà sono presenti in casa propria da quando ha scelto di cambiare vita sentimentale.

Intanto a mezzo social Nicola Marzocchella continua a parlare di programma e il post di questa mattina è abbastanza eloquente e la dice lunga sulla visione che l’ex vicesindaco pone sull’equilibrio delle casse comunali. Sarà una campagna elettorale accesa e il bello deve ancora arrivare.

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Lavoro

Il Vicepresidente della Camera, Sergio Costa: “Investire nella sicurezza e tutela dei lavoratori”

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“Non è un mistero che in questo momento, in Italia, c‘è un affievolimento della tutela dei lavoratori: bisogna investire e scongiurare questa fragilità, in particolar modo in questo che è un tempo di trasformazione del mondo del lavoro, anche per il passaggio sempre più preponderante al digitale”.

Lo ha detto il vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa, intervenendo al convegno organizzato dall’associazione Comma2 “Sicurezza è dignità del lavoro” a Castel Capuano, a Napoli.

“E’ fondamentale identificare la sicurezza come parte preponderante della dignità dei lavoratori”, ha aggiunto Costa, enfatizzando in questo senso l’attività di Comma2, associazione di avvocati che, ha detto, “ha il grande merito di occuparsi non solo di tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche di essere un ente propositivo su questi temi e sempre più di riferimento”.

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POLITICA

Rivelati i messaggi nella chat tra Sangiuliano e Boccia: ecco le conversazioni allegate alla denuncia

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Una serie di messaggi nella chat tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia sono parte della documentazione allegata alla denuncia presentata dal legale dell’ex ministro della Cultura, a carico dell’imprenditrice di Pompei.

A rivelarne il contenuto è La Verità, che riporta alcuni passaggi delle conversazioni.

Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto”, reciterebbe uno dei messaggi di Sangiuliano indirizzati a Boccia, che risponde: “Hai ragione”. Poi un riferimento a quanto accaduto la notte tra il 16 e il 17 luglio: “Sfregiato […] Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo”. E lei: [Mi hai letteralmente mandato fuori di testa […] mi hai portato a un punto imbarazzante […] mi hai fatto diventare una iena”.

Secondo quanto riferisce il quotidiano, Boccia avrebbe chiesto all’ex ministro di poter controllare il suo cellulare, pena, in caso di rifiuto, l’inoculazione di un trojan.

La Verità scrive inoltre di aver appreso che Boccia avrebbe proposto a Sangiuliano di firmare un patto di riservatezza secondo cui lui non l’avrebbe più dovuta cercare e lei non avrebbe mai rivelato la loro presunta storia intima. Ma, in alcuni dei messaggi riportati, Sangiuliano dice di rifiutarsi di firmare alcun documento.

Inoltre – sempre secondo il giornale – il 2 agosto scorso Sangiuliano digita: “Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me, anzi sarei stato felicissimo”. Mentre una settimana dopo lei dice: “Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio”.

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POLITICA

Castrazione chimica, c’è il sì alla proposta della Lega

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“Un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili”, Matteo Salvini saluta così l’approvazione da parte della Camera dell’ordine del giorno sull’apertura di un tavolo tecnico sulla castrazione chimica. L’ok allo storico cavallo di battaglia della Lega è arrivato con il parere favorevole del Governo, durante l’esame del ddl sicurezza.

Nel testo si chiede di «valutare, nel rispetto dei principi costituzionali, in caso di reati di violenza sessuale, la possibilità per il condannato di aderire volontariamente a percorsi di assistenza sanitaria, sia psichiatrica sia farmacologica, anche con un eventuale trattamento di blocco androgenico».

Insorgono le forze di opposizione. “Con buona pace di Forza Italia il Governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega”, attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a “una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali”.

Da Avs si accusano i leghisti di una “vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni”.

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