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Cronaca

Sesso con ragazzine minorenni negli alberghi: la denuncia di una madre

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Era il marzo 2022 quando la Squadra Mobile di Bari avviò le indagini per sfruttamento della prostituzione minorile, partendo dalla denuncia presentata dalla mamma di una sedicenne.

In particolare tre ragazzine minorenni sarebbero state adescate da alcune persone con la promessa di guadagni facili, venendo poi costrette a prostituirsi per centinaia di euro per singole prestazioni sessuali.

Pertanto i responsabili sono stati arrestati tra Bari, Roma, Trani e Lecce con accuse pesantissime: induzione alla prostituzione, favoreggiamento della prostituzione e sfruttamento di minori. In totale sono dieci le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Bari, nei confronti di quattro donne e sei uomini.

Tra questi due sono stati associati agli arresti domiciliari, poiché pur consapevoli della minore età delle ragazze non avrebbero esitato a consumare rapporti sessuali con loro. Invece per un terzo cliente è stato disposto l’obbligo di dimora. Stessa misura cautelare anche nei confronti di un 45enne barese, gestore di una struttura ricettiva nella quale avrebbe tollerato l’esercizio abituale della prostituzione.

Ecco quanto spiegato dagli inquirenti:

“Il denaro guadagnato con la prostituzione veniva utilizzato dalle ragazze per acquistare abiti, borse e cenare in ristoranti costosi. Per la gestione dell’attività venivano utilizzate utenze telefoniche dedicate, inserite in appositi annunci online. Altre figure si occupavano della prenotazione delle strutture ricettive e di accompagnare le ragazze nelle camere, e c’era anche chi riceveva le telefonate dei clienti fissando gli appuntamenti. Le maggiorenni arrestate e il 29enne barese ritenuto lo sfruttatore attendevano in stanze attigue che le minorenni terminassero le loro prestazioni, per poi riscuotere personalmente il denaro dai clienti e corrispondere alle ragazze la quota loro spettante (il 50% della somma)”.

Cronaca

Paura al Rione Sanità, crolla solaio nella camera da letto di un 83enne

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Paura questo pomeriggio nella strada che diede i natali a Totò, nel Rione Sanità.

I carabinieri della stazione Napoli Stella sono intervenuti in via Santa Maria Antesecula. Poco prima il solaio di un appartamento al 4º piano è crollato.

Il solaio è corrispondente alla camera da letto. L’unico occupante – un 83enne – è rimasto illeso, era in un’altra stanza. I vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l’appartamento.

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Aversa

Rapinava donne mentre parcheggiavano: preso rapinatore seriale nel Casertano

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E’ ritenuto l’autore di tre raid commessi nel Casertano – una rapina consumata lo scorso 8 luglio ad Aversa, e anche di due tentativi messi a segno a Villa Literno e a Trentola Ducenta – tutti commessi ai danni di donne che stavano parcheggiando, il quarantenne di Castel Volturno (Caserta) a cui la Squadra Mobile di Caserta e il Commissariato di Aversa hanno notificato, lo scorso 18 luglio, un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, convalidato dal gip che ha disposto per lui il carcere.

Particolarmente odiosa è risultata la rapina compiuta proprio ad Aversa dove ad essere stata presa di mira da un malvivente armato di pistola e con una mascherina sul volto è stata una mamma che stava parcheggiando la sua auto con a bordo il suo bimbo di pochi mesi.

In quell’occasione alla vittima è stata strappata una collana e sottratti alcuni anelli e 300 euro in contanti.
Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, la Polizia di Stato è riuscita a risalire inequivocabilmente alla Fiat Panda adoperata dal bandito a cui peraltro aveva sostituito le targhe, rubate a proprio a Castel Volturno.
Le informazioni raccolte hanno consentito di contestargli anche le tentate rapine (sventate dalla presenza di testimoni) commesse con lo stesso “modus operandi” a Trentola Ducenta e a Villa Literno, anche queste ai danni di donne che stavano parcheggiando.
L’uso della stessa vettura, l’identikit dei testimoni, il sequestro di abiti e accessori – come un paio di occhiali – uguali a quelli adoperati dal rapinatore, hanno indotto gli inquirenti a emettere un provvedimento di fermo, notificato con non poche difficoltà dalla Polizia di Stato: l’indagato, infatti, risultato con precedenti per reati contro il patrimonio, per alcune ore è riuscito a sfuggire alla misura precautelare.

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Cronaca

Melito, auto si cappotta e finisce contro vetrina di un bar

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Poco dopo le 13 di oggi, un incidente che sarebbe potuto diventare molto pericoloso – non ci sono conseguenze – è avvenuto a via Po a Melito, in provincia di Napoli.

Una Fiat Panda grigia è uscita di strada, ribaltandosi e terminando la sua corsa contro la vetrina di un bar della zona. I due giovani a bordo sono usciti indenni dall’autovettura nonostante il violento impatto.

L”auto, dopo aver perso il controllo, ha abbattuto diversi paletti di delimitazione del marciapiede e danneggiato un altare votivo che era nelle vicinanze. Sono stati dei passanti i primi a soccorrere e ad estrarre dalla vettura capovolta i due occupanti.

Poco dopo i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area e rimuovere il veicolo incidentato. L’esatta dinamica dell’incidente è in corso di verifica da parte della polizia municipale.

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