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Sanità

Asl Napoli 1, indetto sciopero di 24 ore degli operatori sanitari

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Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl proclameranno 24 ore di sciopero, dalle 8 del 17 giugno alle 8 del 18 giugnoin tutti i servizi ospedalieri e territoriali della Asl Napoli 1 esternalizzati in appalto alla cooperazione sociale.

È questa la decisione presa al termine della procedura di raffreddamento terminata ieri pomeriggio con esito negativo presso la Prefettura di Napoli e sulla quale grava l’assenza dal tavolo proprio della Asl. Del resto, la direzione dell’azienda sanitaria aveva rifiutato il confronto con lavoratori e sindacati riuniti in assemblea davanti agli uffici di Strada del Principe.

Sicché, la cittadinanza napoletana si vedrà per un giorno priva di servizi offerti da operatori socio sanitari, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e piscologi 

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Attualità

Sorelline siamesi separate con un intervento chirurgico di 12 ore

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Cinquanta professionisti, 12 ore di sala operatoria per un complicato e delicato intervento chirurgico necessario per la separazione di due gemelle siamesi, due bimbe nate in Burkina Faso nel dicembre 2024 e unite nella regione toracica e addominale.

E’ successo all’Istituto Giannina Gaslini di Genova.

Le bambine, che condividevano il fegato e parte del pericardio, sono giunte in Italia il 20 maggio grazie all’associazione Una Voce per Padre Pio, nell’ambito del programma umanitario sanitario attivato in collaborazione con il Gaslini. Il caso è stato seguito in ogni sua fase grazie al cofinanziamento dell’associazione Patrons of the World’s Children Hospitals e di Regione Liguria, nell’ambito della normativa nazionale per l’assistenza sanitaria ad alta specializzazione a cittadini stranieri in condizioni di fragilità.

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Salute

Vaccini contro il cancro, arriva lo studio dell’ospedale Pascale di Napoli

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L’ospedale Pascale di Napoli, Istituto Tumori del capoluogo campano, è una eccellenza nazionale nella lotta al cancro.

Proprio dal nosocomio partenopeo arriva uno studio – pubblicato sulla rivista specializzata Journal of Translation Medicine – che mira a ridurre tempi e costi dei vaccini contro i tumori, una speranza, ci si augura, sempre più vicina nella prevenzione e nel trattamento delle neoplasie. Lo studio, che per la prima volta evidenzia l’impiego di un pool di molecole condivise, mira a sviluppare vaccini non più pensati per essere utilizzati da un singolo paziente, ma adatti a tutti coloro siano affetti dallo stesso tipo di tumore, aprendo così la strada a nuove prospettive sia in termini di velocità della cura, ma anche dal punto di vista economico.

Lo studio – condotto dal gruppo di ricerca Modelli Immunologici Innovativi del Pascale, diretto dal dottor Luigi Buonaguro e realizzato insieme alle dottoresse Angela Mauriello, Beatrice Cavalluzzo, Concetta Ragone e Mariella Tagliamonte – mira a superare le attuali limitazioni, sia tecnologiche che economiche, dei vaccini contro il cancro. Attualmente, infatti, un vaccino anti-cancro basato su antigeni mutati costa tra i 300 e i 400mila euro; la sua preparazione, inoltre, basata su un singolo paziente, richiede tempi molto lunghi. L’obiettivo dello studio del Pascale è quello di individuare molecole condivise da utilizzare nella preparazione del maggior numero di vaccini adatti a pazienti affetti da una stessa tipologia di tumore. Lo studio dovrà essere suffragato dai risultati dei test clinici.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, due persone potranno tornare a vedere grazie alle cornee donate da un 45enne

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Da oggi 2 persone potranno tornare a vedere grazie alla donazione delle cornee da parte di un quarantacinquenne di Sorrento deceduto nella rianimazione dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia la notte tra sabato e ieri.
Una volta constatato il decesso, la decisione di donare è stata presa dai familiari supportati dallo staff di rianimatori è specialisti della rianimazione stabiese diretta da Maria José Sucre che ha prestato le cure per la patologia cardiaca di cui soffriva il donatore.

«Si tratta – spiega la dottoressa Sucre responsabile dei reparti di anestesia, rianimazione e terapia antalgica del nosocomio stabiese – del primo caso di donatore di cornee appena deceduto, possibilità estesa a tutti i reparti di degenza ospedaliera: cardiologia, neurologia, medicina, chirurgia. Una nuova modalità che aprirà grandi opportunità di cura per i pazienti del territorio con gravi patologie oculari».

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