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CAIVANO – Buona affluenza al dibattito sulle barriere architettoniche ma l’amministrazione latita

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copeventoAll’Auditorium all’agorà “Vengo anch’io… No, tu no” oraganizzato dagli attivisti del MOVIMENTO CAIVANO c’erano tutti, mancavano solo il SINDACO, L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI e altri dirigenti, praticamente gli unici sensibili al tema delle Barriere Architettoniche si sono rivelati i due consiglieri di maggioranza Luigi Padricelli e Angelo Marzano che purtroppo per la cittadinanza caivanese non hanno potuto fare altro che promettere di portare il PEBA in commissione, ma non ci hanno potuto garantire che la maggioranza approvi, in alternativa però si sono presi pochissimo tempo, una settimana, per far si che i dissuasori alla villa venissero rimossi.
In poche parole l’assenza del Sindaco, il quale si sottrae ad un confronto su una tematica seria come quella dei problemi dei diversamente abili e la non incisività dalle azioni portate avanti dai due soli coraggiosi consiglieri dimostrano l’incapacità o la non volontà di quest’amministrazione di presentare una progettualitá tale da aver un P.U.C. con relativo P.E.B.A. annesso, degno di Caivano e dei caivanesi.
evento2Attenderemo con ansia le azioni e le mozioni promesse dai succitati consiglieri dopodiché ai diversamente abili non resta che DENUNCIARE SINDACO e PRESIDENTE DELLA REGIONE per omissione atti d’ufficio come prevede la legge.

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Stash dei The Kolors scopre Focaccia Factory a Londra e nasce un sogno italiano a Capri

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Londra, notte di musica, emozioni… e profumo di focaccia. Durante un concerto nella capitale britannica, è bastato un incontro, un assaggio e un’idea per accendere una scintilla: quella tra Focaccia Factory e Stash, frontman della band multiplatino The Kolors.

Dietro le quinte, ad accoglierlo, c’era Giuseppe Aporovidolo, fondatore di Focaccia Factory, già amico e concittadino di Stash, con cui condivide radici, passione e uno spirito creativo instancabile. È stato proprio lui a portare nel backstage le sue celebri focacce artigianali, preparate secondo ricette autentiche italiane, che hanno immediatamente conquistato il palato (e il cuore) del musicista.

Dopo il primo morso, Stash ha detto: “Dobbiamo portarla a Capri”.
E da lì, tutto è cambiato.

In meno di un mese, è nato un progetto tanto ambizioso quanto naturale: aprire una sede di Focaccia Factory nel cuore di Capri, in Piazzetta, luogo simbolo del lifestyle mediterraneo. Insieme, Giuseppe, Stash e un gruppo di amici e collaboratori appassionati hanno dato vita a qualcosa di speciale: un team affiatato, un’atmosfera unica e tutta la qualità che aveva già conquistato Londra.

Oggi siamo felici di annunciare che Focaccia Factory Capri è realtà.
Un luogo dove gusto, musica e spirito italiano si fondono, in un’esperienza che celebra l’amicizia, la creatività e le cose fatte con amore.

Vi aspettiamo giovedì 22 maggio dalle 14..30 in Piazzetta, dove la nostra focaccia ha trovato casa.
E questa è solo l’inizio…

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Pezzotto, la Guardia di Finanza sta inviando migliaia di multe ai fruitori

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Nelle ultime settimane, la Guardia di Finanza ha identificato e sanzionato 2.282 utenti in tutta Italia che utilizzavano IPTV illegali per accedere a contenuti protetti da copyright (Serie A, Netflix, DAZN, Sky, Disney+, ecc.) senza pagarne il regolare abbonamento.

Questa vasta operazione – coordinata dalla Procura di Milano e da diverse procure distrettuali antimafia – è frutto di una lunga indagine su reti pirata note come “IPTV illegali” o “pezzotto”, e ha coinvolto ben 80 province italiane, dimostrando come il fenomeno sia diffuso in tutto il Paese.

Le multe partono da diverse centinaia di euro e possono arrivare fino a 5.000 euro, secondo quanto previsto dall’art. 174-ter della Legge 633/1941 sul diritto d’autore. E no, non si parla solo di chi gestisce i server illegali, ma anche dei semplici utenti finali: chi guarda, anche solo per un mese, contenuti piratati è perseguibile a norma di legge.

L’identificazione degli utenti è stata possibile grazie all’incrocio dei dati IP forniti dagli operatori di rete, un procedimento già convalidato in altre operazioni simili come “The Net” e “Eclissi”, condotte nel 2023-2024. Ora però si è passati dalle indagini penali alle sanzioni amministrative dirette ai consumatori finali.

Secondo l’ultima relazione dell’AGCOM (2024), in Italia il fenomeno della pirateria audiovisiva è ancora molto presente: circa 2,3 milioni di persone nel 2023 hanno fatto uso di servizi IPTV illegali, generando un danno economico di oltre 700 milioni di euro l’anno per l’intera filiera dell’intrattenimento. Numeri impressionanti che hanno spinto lo Stato a intervenire in modo più deciso.

E le istituzioni non sembrano intenzionate a fermarsi: altre operazioni sono già in corso, e migliaia di altri utenti rischiano sanzioni nei prossimi mesi.

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Fake news o odio sui social, il Deputato Borrelli propone il Daspo digitale

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Sospendere o bloccare l’accesso ai social media e alle piattaforme digitali per influencer, tiktoker e creatori di contenuti che diffondono messaggi d’odio, disinformazione, contenuti violenti o truffaldini per una rete più sicura, trasparente e civile: è questo l’obiettivo della proposta di legge sul DASPO Digitale, ispirata a un’iniziativa dell’avvocato Angelo Pisani, presidente nazionale dell’associazione Noi Consumatori, che sarà presentata dal deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Nei prossimi mesi si avvierà la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare, con l’obiettivo di portare il testo all’attenzione del Parlamento e renderlo legge dello Stato.
La decisone è arrivata dopo le gravi accuse diffamatorie, nei confronti delle categorie professionali di medici ed avvocati, lanciate sui suoi canali social dalla tiktoker Rita De Crescenzo e dopo le ennesime minacce lanciate contro il deputato Borrelli l’indomani delle sue denunce sui campi boa abusivi.

La proposta – viene spiegato – prevede sanzioni progressive, che vanno dall’ammonizione con obbligo di rimozione dei contenuti, alla sospensione temporanea dai social, fino all’oscuramento dei profili e al divieto di aprirne di nuovi, anche per interposta persona.

Il DASPO si applicherà a chi ha almeno 10mila follower e genera profitto tramite la produzione di contenuti online. L’iter sarà gestito da AGCOM e da un apposito Osservatorio per l’Etica Digitale, che valuterà le segnalazioni in massimo 30 giorni, garantendo il diritto alla difesa dell’interessato.


(fonte: Ansa)

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