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POLITICA

Il matrimonio del secolo

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I fiori erano stati sistemati ai lati delle panche a formare un corridoio profumato, un drappo bianco dai ricami delicati copriva parte della balaustra antistante l’altare, il leggero brusio degli invitati si trasformò in frastuono quando l’ingresso della sposa spense l’impazienza del compagno che aspettava da almeno due ore.
Tutto pareva compiersi secondo la tradizione, nessuna sbavatura, neanche il ritardo giacché rientrava nella regola.
Lo sposo sorrise mentre la libidine, al pensiero della notte successiva, gli faceva colare una goccia di sudore dalla tempia al taglio del mento, sensazione che veniva amplificata dall’abbigliamento succinto della prossima moglie, il giusto che bastava a coprire le pudenda. Nessuno si era scandalizzato, nessuna meraviglia, anche quello rientrava nella norma.
L’officiante era ancora assente e qualcuno era andato a sincerarsi della sua presenza. “Arrivo, arrivo” aveva detto mentre si guardava allo specchio per assicurarsi che dal suo viso non trapelasse l’emozione. D’altra parte era la prima volta che si celebrava un matrimonio del genere e lui sapeva che sarebbe stata l’unica, l’onore che gli era stato dato sarebbe stato motivo di orgoglio per l’eternità.
La platea fu zittita dal suono di una campanella e gli sposi si girarono immediatamente ponendosi di fronte all’altare e di spalle ai convenuti.
Lei ghignò, lui rise di gusto.
Nessuno ebbe il coraggio di impedire il fattaccio neanche quando il celebrante pronunciò la formula “se qualcuno è contrario si opponga adesso o taccia per sempre”.
Buonsenso chiuse le spalle e abbassò la testa, poi uscì tra gli sguardi increduli dei presenti che si aspettavano una sua reazione.
Avidità e qualunquismo trascorsero la loro prima notte di nozze e da allora, ogni notte, si uniscono carnalmente per generare la stupidità umana.

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Attualità

Crollo Scampia, Vincenzo De Luca: “Pronti a dare una mano. Sconcertati dalla perizia ignorata”

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“Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. Anche perchè leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook.

“Sapendo che c’era una perizia tecnica – ha sottolineato De Luca – di otto anni fa, immaginiamo come erano quei giunti 8 anni dopo e con i lavori in corso. Sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati sinceramente. Sono cose che saranno accertate dalle autorità competenti. Noi siamo pronti a dare mano per evitare altre tragedie e per far prevalere la solidarietà ma anche l’efficienza e la concretezza operativa”.

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Politica

Autonomia differenziata, a Napoli raccolte 11mila firme per il referendum abrogativo

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La campagna per il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata continua a vele spiegate a Napoli.

Un movimento che vede il Sud in prima linea, con un bilancio positivo, in continua crescita. Ad oggi sono state raccolte, solo in città, 11mila firme.
L’obiettivo, arrivare a quota 500mila, è sempre più vicino. Nuova linfa, una spinta propulsiva, verrà data dall’attivazione della piattaforma online. Lì, accedendo con lo SPID, sarà possibile firmare da casa. Una mossa per invogliare ancora di più i cittadini e per arrivare, quanto prima, al voto.

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Crispano

Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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