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POLITICA

foodblogger, houseblogger, vineblogger, fashionblogger.

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C’era una volta il Blog, poi è arrivato Facebook.

C’erano un volta i blogger, poi sono arrivati i foodblogger,  gli houseblogger, i vineblogger, le fashionblogger.

Un mondo molto underground, di nicchia, per gli eletti, per la gente dal palato raffinato, con arredamenti firmati, vestiti griffati e  mattonelle del cesso di prima scelta.

Qualunque comune mortale non può comprendere cosa significhi appartenere a certe categorie, ci devi nascere. Non si diventa buongustai mangiando pasta e fagioli avanzata dal giorno prima, si devono conoscere gli accostamenti dei sapori, il contrasto tra il morbido e il croccante dei semi di finocchietto, le caratteristiche molecolari della mela annurca e del caco italiano. In pratica dei porci che non hanno altro da fare che ingolosire le persone che non possono permettersi certe pietanze.

Lo stesso discorso vale per i vine blogger e gli house blogger, rispettivamente ubriaconi e mobilieri.

Un discorso a parte deve essere fatto con le fashion blogger.
In pratica si tratta di donne a cui è mancato l’affetto da bambine, le mamme le hanno sempre costrette a indossare abitini rosa e scarpette con gli occhielli  indossate su calzettoni bianchi con l’orlo ricamato.

La loro è una vendetta contro il mondo delle mamme, una ritorsione che ha il sapore della rivalsa, insomma un regolamento di conti a tutti gli effetti.

Lo scopo principale delle fashion è quello di far vestire quante più ragazze possibili a cazzo di cane, con accessori dal costo spropositato di mila mila euro, con cappellini guarniti di frutta esotica e fiori di zucchine.

A volte ci riescono, spesso si perdono nella loro stessa inconcludenza e iniziano a fare altro, sempre nello stesso ambito,  ritirandosi in clausura in compagnia di ago e filo.

L’appello è che il popolo si accorga finalmente di questa minoranza etnica. Io stesso promuoverò una petizione on line affinché vengano istituite delle riserve che ne conservino la specie e la proteggano dall’insidia dell’estinzione.

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Attualità

Crollo Scampia, Vincenzo De Luca: “Pronti a dare una mano. Sconcertati dalla perizia ignorata”

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“Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. Anche perchè leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook.

“Sapendo che c’era una perizia tecnica – ha sottolineato De Luca – di otto anni fa, immaginiamo come erano quei giunti 8 anni dopo e con i lavori in corso. Sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati sinceramente. Sono cose che saranno accertate dalle autorità competenti. Noi siamo pronti a dare mano per evitare altre tragedie e per far prevalere la solidarietà ma anche l’efficienza e la concretezza operativa”.

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Politica

Autonomia differenziata, a Napoli raccolte 11mila firme per il referendum abrogativo

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La campagna per il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata continua a vele spiegate a Napoli.

Un movimento che vede il Sud in prima linea, con un bilancio positivo, in continua crescita. Ad oggi sono state raccolte, solo in città, 11mila firme.
L’obiettivo, arrivare a quota 500mila, è sempre più vicino. Nuova linfa, una spinta propulsiva, verrà data dall’attivazione della piattaforma online. Lì, accedendo con lo SPID, sarà possibile firmare da casa. Una mossa per invogliare ancora di più i cittadini e per arrivare, quanto prima, al voto.

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Crispano

Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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