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Politica

CAIVANO: Al consiglio comunale torna di moda la Dittatura Socio-Fascista

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Caivano. Al consiglio comunale di stasera si è assistito ad una scena di censura degna delle più aspre dittature registrate finora nel panorama politico mondiale. Premesso che il Comune di Caivano con det. 1463, il 2 Settembre 2015 nella persona del dirigente Vito Coppola autorizzava un’associazione locale di riprendere in videostreaming (diffusione in diretta a mezzo internet), i lavori del consiglio comunale, oggi il Presidente del Consiglio Dr. Lello Del Gaudio dietro suggerimento del consigliere Gaetano Ponticelli vietava al sottoscritto e al suo collega le riprese fatte da smartphone.

Il consigliere Gaetano Ponticelli esponente di destra per vocazione, evidentemente dalla sua posizione non ha potuto notare gli altri cittadini muniti di cellulare o videocamere ma si è preoccupato solo ed esclusivamente degli attivisti del Movimento 5 stelle che riprendevano il consiglio comunale, scena già vissuta dai colleghi del meetup di Cardito, ove la testata Minformo ha dedicato intere pagine. Il consiglio comunale di oggi aveva come punto all’ordine del giorno l’approvazione del dissesto comunale, un tema molto caro alla comunità caivanese e vista l’assenza dell’associazione incaricata del videostreaming, i cittadini caivanesi, oggi, non hanno potuto godere di quest’utile servizio, coincidenze?

Peccato per il Presidente del consiglio e del consigliere Ponticelli che il sottoscritto oggi in quella sede non era in veste di cittadino attivo pentastellato, ma da editore di una testata giornalistica e coadiuvava il lavoro del nostro direttore responsabile Stefano Andreone, anch’egli presente e a cui gli è stata negata la stessa possibilità di riprendere la seduta. I due esponenti comunali hanno vietato la ripresa alla nostra testata avvalendosi del comma 3 dell’art. 21 del regolamento del consiglio comunale che recita: “Il Presidente ha facoltà di autorizzare o negare, motivatamente, anche durante il corso della seduta, riprese e trasmissioni radiotelevisive e fotografiche. Nelle ipotesi in cui si verificassero riprese e trasmissioni non autorizzate, si applicano le disposizioni di cui agli articoli 16 e 17 del presente regolamento, rispettivamente per i Consiglieri e per il pubblico presente”. Peccato per loro però che così facendo si dimenticano delle leggi nazionali, della democrazia e del codice deontologico sull’attività dei giornalisti, infatti la legge 675/96 all’art. 25 recita che la diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha chiarito l’Autorità, senza il consenso degli interessati.

Laddove il Garante della Privacy in alcuni casi, riconosce al Consiglio Comunale il diritto di normare eventuali autorizzazioni, si ricorda ai nostri lettori e al consigliere Ponticelli che vietare le riprese ai non autorizzati è in netta contrapposizione ideologica con le riprese in videostreaming autorizzate dal dirigente del IV settore, oltre che eticamente immorale verso quella trasparenza tanto decantata dalla sua stessa amministrazione.

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Caserta

Piantedosi: “Il Comune di Caserta sciolto per assenza di legalità”

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Alla gestione dei parcheggi pubblici ai servizi socio-assistenziali, dai lavori nelle scuole o nelle strade alla manutenzione del verde: nel Comune di Caserta la camorra o soggetti ad essa contigui si infiltravano per lucrare guadagni negli anni dell’amministrazione targata Pd dell’ex sindaco Carlo Marino, in carica dal giugno 2016 all’aprile scorso, quando il Governo ha sciolto l’ente comunale per infiltrazioni camorristiche.

Un quadro di illegalità e condizionamenti diffusi e profondi che emerge in dalla relazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, allegata al Decreto del Presidente della Repubblica in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Ministro parla di “una evidente assenza di legalità dell’azione amministrativa e uno stato di precarietà degli uffici comunali, da cui conseguono irregolarità gestionali e un preoccupante livello di compromissione dell’amministrazione comunale”, e di una struttura politico-amministrativa “costantemente orientata ad eludere i principi di legalità, trasparenza, imparzialità e correttezza, tendenza aggravata dai rapporti di collegamento diretto e indiretto tra il sindaco, l’ex vicesindaco e l’ex assessore con la criminalità organizzata”.

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POLITICA

Bradisismo, il Sindaco di Pozzuoli: “Rubate questa notte le batterie dei semafori provvisori”

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“Purtroppo questa notte hanno rubato le batterie dei semafori posizionati a via Pergolesi per regolare il senso unico alternato, istituito nella giornata di ieri a causa delle lesioni al campanile della chiesa. Stiamo provvedendo alla sostituzione, ma consentitemi di esprimere un senso di amarezza profonda per un gesto assurdo, compiuto in una situazione in cui siamo tutti al lavoro per gestire questa emergenza”.

Lo denuncia sui social il Sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni.

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Politica

Quasi giunti alla risoluzione al problema della riduzione delle prestazioni riabilitative ai bambini speciali

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NAPOLI NORD – Anche se il tema della riduzione delle prestazioni riabilitative ai minori affetti da Sindrome dell’Autismo sia stato trattato in maniera differente da più fazioni di genitori che a loro modo hanno più o meno protestato alla riduzione comunicata in maniera unilaterale dal Centro Antares di San Marco Evangelista, la situazione pare stia rientrando di buon grado data l’altissima attenzione data dai media al problema e l’interesse dei Sindaci dell’area a nord di Napoli e alcuni esponenti della Regione Campania.

A tal proposito riceviamo e pubblichiamo le parole di una mamma coraggio: “Sono felice di aver fatto questa lotta – dichiara Romina – una lotta iniziata insieme al sindaco di Crispano Michele Emiliano – che subito ha coinvolto il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo e gli altri sindaci del comprensorio – che fin dal primo giorno si é messo in contatto con le istituzioni regionali, e lotta subito sposata dalla vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino. Mi auguro che oltre a restituire le terapie ai bambini che se le sono viste dimezzate, saranno ripresi anche bambini che sono stati dimessi – conclude Romina.

Grande soddisfazione arriva anche da parte di Michele Emiliano e dall’associazione La Battaglia di Andrea. “La cosa più importante è riconoscere le cure ai bambini – commentano Emiliano e Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea – qualsiasi problema ci sia da affrontare per risolvere i problemi quotidiani che affrontano i centri si può affrontare insieme, senza creare, anche involontariamente, problemi a bambini che purtroppo già ne hanno tanti. Se c’è da fare una lotta contro la delibera tanto incriminata che noi leggiamo come discriminazione territoriale, saremo i primi a scendere in campo e se c’è da combattere magari per aggiornare il fabbisogno territoriale, noi siamo disposti a combattere anche insieme ai centri, purché si combatta sempre tutti insieme nel rispetto dei bambini”.

La vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino si sta impegnando anche per far reintegrare i bambini che erano già stati dimessi.

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