Cronaca
CARDITO – E’ morta la democrazia, la libertà di stampa e la divulgazione d’informazione
Il Presidente del Consiglio Comunale Nunziante Raucci vieta a più non posso le riprese del Consiglio Comunale; identificati dai carabinieri due esponenti del Movimento 5 stelle, rei di aver voluto immortalare la seduta con una telecamera
Cardito: Era stato indetto per oggi 06/06/2016 il Consiglio Comunale, ma quello che è successo nell’aula Narciso oggi è stato letteralmente raccapricciante. Improcrastinabile uno dei temi all’ordine del giorno, ovvero, l’approvazione del bilancio; intorno alle ore 14.00 l’amministrazione tutta era raccolta in seduta consiliare, quando, due soggetti appartenenti al movimento 5 stelle di Cardito, con regolare preavviso, piazzano a centro aula un cavalletto con telecamera annessa, di qui, l’ira del Presidente del Consiglio Nunziante Raucci che interrompe la seduta, richiedendo l’intervento della Polizia Municipale. Arriva prontamente il Comandante Palumbo, che identifica i rappresentanti dei 5 stelle, da quel momento succede un marasma. Infatti, presenti in sala, oltre al giornalista di Minformo, un altro collega di un’altra testata locale, nel frattempo, in supporto della Municipale arrivano i Carabinieri della stazione di Crispano, capitanati dal Comandante Santoro, qualche consigliere in particolare, uno su tutti, Giovanni Aprovidolo, cercava di spiegare, a torto, ad un giornalista, l’illegittimità delle riprese video, aberrante tale disamina e imposizione, essendo Aprovidolo un avvocato.
Un altro suo collega e consigliere, ovvero Marco Mazza, asseriva l’esatto contrario, legittimando la libertà di stampa e delle videoriprese; va precisato che le forze dell’ordine sono intervenute tre volte, addirittura è stato contestato l’utilizzo della sola registrazione audio, cosa assurda, in quanto, chi svolge il lavoro di giornalista, non può certamente memorizzare gli interventi integrali di una seduta consiliare.
La norma che riportiamo, smentisce quello che, paradossalmente diceva il consigliere Aprovidolo, e l’assurda richiesta del Presidente del Consiglio Raucci, di seguito riportiamo quello che prevede l’articolo 25 della legge 675 del 1996 (Le disposizioni relative al consenso dell’interessato e all’autorizzazione del Garante, nonché il limite previsto dall’articolo 24,non si applicano quando il trattamento dei dati di cui agli articoli 22 e 24 è effettuato nell’esercizio della professione di giornalista e per l’esclusivo perseguimento delle relative finalità. Il giornalista rispetta i limiti del diritto di cronaca, in particolare quello dell’essenzialità dell’informazione riguardo a fatti di interesse pubblico, ferma restando la possibilità di trattare i dati relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente dall’interessato o attraverso i suoi comportamenti in pubblico), in più, il parere del Garante della Privacy (I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili, ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute, nei limiti in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità dell’attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute).
Precisiamo che, l’attuale amministrazione carditese, non ha mai regolamentato tale quesito, quindi, si fa riferimento alla norma nazionale. L’accaduto non ha precedenti, ed è di una nefandezza senza pari, consiglieri, assessori e sindaco, si riuniscono per dibattere e approvare cose che riguardano la res publica e i cittadini stessi non possono essere informati di tali scelte, ecco perché parliamo di un attentato alla democrazia, alla libertà di stampa e di diffusione delle videoinformazioni. Cosa c’è di così scottante e segreto da approvare? Cosa c’è da nascondere? Cosa i carditesi non devono e non possono sapere? Questo consiglio comunale rimarrà nella storia, per l’andamento vergognoso con il quale si è svolto, per le modalità tutt’altro che ialine, cosa c’è di trasparente nell’amministrazione del Cirillo bis, oltre alle loro facce? Nemmeno i conti non tornano, perché qualcuno così ha deciso, qualcuno così ha voluto, qualcuno di Hitleriana memoria…
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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