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Cibo

[RICETTA] Pasta alla puttanesca

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… Questi maccheroni, sebbene più ricchi dei loro parenti, si chiamavano alla marinara. Ma subito dopo la seconda guerra mondiale, a Ischia, il pittore Eduardo Colucci, non so come né perché, li ribattezzò con il nome con cui oggi è generalmente conosciuto.

Colucci, che viveva per gli amici, d’estate abitava a Punta Molino – in quel tempo uno degli angoli più pittoreschi di Ischia – in una rustica e minuscola costruzione; camera con cucinino e un terrazzo in mezzo al quale si innalzava un albero di ulivo. Oltre ai consueti più intimi amici, sfilavano sulla sua terrazza le più svariate personalità italiane e straniere. E lui, dopo aver offerto come aperitivo un fresco e genuino vinello d’Ischia, improvvisava spesso una cenetta a base di questi maccheroni che erano la sua specialità. …  (Jeanne Caròla Francesconi, La vera cucina di Napoli, Newton, 1995)

Ingredienti

  • 1^ passata
  • 100 gr capperi
  • 100 gr olive nere
  • 1° spicco d’aglio
  • un misurino d’olio
  • sale
  • Pasta (preferibilmente spaghetti)

Preparazione:

Portare in ebollizione due o tre volte almeno i capperi cosi da togliere il sale.
Sgusciare le olive e sciaquarele.

In una pentola fare soffriggere l’aglio dopo e l’olio, aggiungere la passata olive e capperi.

in un altro tegame fare bollire l’acqua, aggiungere la pasta e salarla.

Una volta scolata la pasta aggiungetevi la salsa e servite a tavola.

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Attualità

Napoli, la medicina incontra cinema e cibo per il benessere globale all’Università Parthenope

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L’arte e la medicina si arricchiscono a vicenda creando un ciclo virtuoso di conoscenza, cura e miglioramento della qualità della vita. Mercoledì 4 e giovedì 5 giugno all’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel Palazzo Pacanowski (via Generale Parisi, 13), si terrà il meeting “Sound, Light & Medicine: Food and Movie Edition”, ideato dal dottor Fabio Perricone, caratterizzato da un approccio scientifico multidisciplinare e innovativo.

L’evento, giunto alla quinta edizione, nasce con l’intento di promuovere un approccio integrato alla prevenzione e alla cura delle patologie riproduttive, sessuali ed endocrine, valorizzando la collaborazione tra differenti professionalità sanitarie. La riflessione scientifica sarà accompagnata da un’originale integrazione con il linguaggio artistico – musica, cinema, fotografia e alimentazione – come strumenti per migliorare il benessere psicofisico, secondo quanto indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la guida scientifica di Carlo Alviggi, Andrea Garolla, Fabio Perricone, Rosario Pivonello.

«Il nostro obiettivo – spiega Perricone, esperto in medicina della riproduzione presso il centro Genera Napoli, e presidente delle associazioni Infofertili e MedinArt – è coniugare rigore scientifico e contaminazione culturale, offrendo un’esperienza formativa unica nel suo genere. L’evento rappresenta un’occasione per rafforzare la rete tra accademia, professionisti sanitari e studenti, ponendo al centro la persona e il suo benessere globale, mettere a fuoco l’aspetto umano del paziente, operare come curatori delle loro anime».

Durante le due giornate di lavori, esperti provenienti da tutta Italia affronteranno temi clinici e scientifici di grande attualità, con sessioni dedicate a medicina di genere, nuovi approcci terapeutici e prevenzione, con un’attenzione trasversale al ruolo dell’ambiente, dell’alimentazione e degli stili di vita.

«Arte e medicina sono connessi bidirezionalmente a più livelli. L’arte in tutte le sue forme può essere uno strumento di comunicazione efficace per migliorare l’interazione medico-paziente, la comprensione dei concetti medici e la sensibilizzazione alla prevenzione. Inoltre può rappresentare uno strumento di cura, riducendo lo stress ed il disagio emotivo dei pazienti, migliorando il loro benessere. Infine, può contribuire a creare un ambiente più accogliente e umano in contesti ospedalieri», ha aggiunto Rosario Pivonello, professore ordinario di endocrinologia dipartimento Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli.

«Nell’epoca della medicina di precisione, il professionista è sempre più chiamato a una rigorosa applicazione delle evidenze scientifiche. Il rischio è che aspetti quali l’empatia e l’umanizzazione possano passare in secondo piano rispetto a una componente tecnica dominante. Coltivare l’arte significa nutrire la propria creatività e affinare la sensibilità, elementi fondamentali che ci aiutano a essere medici migliori» così Carlo Alviggi, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, presidente Eletto Società Italiana Fertilità e Sterilità e presidente dell’associazione culturale Muse fatta di artisti non professionisti che si esibiscono in attività benefiche.

«In pieno fil rouge con il potere comunicativo dell’arte trattato durante il meeting sarà il tema della prevenzione», come sottolinea la dottoressa Cristina de Angelis. Si parlerà anche dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel futuro della Procreazione Medicalmente Assistita con la dottoressa Elisabetta Trabucco.

Particolare attenzione è anche rivolta al coinvolgimento degli studenti universitari (valido come Corso di aggiornamento ECM in Andrologia, Endocrinologia e Ginecologia), che interverranno in maniera attiva durante l’evento, con l’obiettivo di favorire un dialogo generazionale aperto e arricchente.

“Sound, Light & Medicine: Food and Movie Edition” gode del patrocinio di AGEO – Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri, Ordine Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia, Ordine Psicologi Regione Campania, SIAMS – Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, SIE – Società Italiana di Endocrinologia, Società Italiana di fertilità e Sterilità. Partner dell’iniziativa è CinemaFiction, factory napoletana di produzione e formazione. Coordinatori scientifici Cristina de Angelis (Ricercatore in endocrinologia “Federico II”), Elisabetta Trabucco (Ginecologa specialista in PMA).

Presidenti onorari Giuseppe Bifulco (Professore di ginecologia e ostetricia “Federico II”), Annamaria Colao (Professore ordinario di endocrinologia “Federico II”), Titta Fiore (giornalista e presidente Film Commission Regione Campania), Carlo Foresta (già Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Padova).

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Cibo

La mozzarella di bufala sotto la lente della scienza: a Napoli il primo congresso internazionale

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La mozzarella di bufala campana Dop ha il suo primo congresso internazionale.

Istituzioni, ricercatori, imprese e operatori della filiera s’incontreranno a Napoli il 24 e 25 settembre per la “First International Conference on Buffalo Mozzarella and Milk Products”.
Un evento “di alto profilo scientifico”, assicurano gli organizzatori, che ha l’obiettivo di fotografare lo stato attuale e di delineare le sfide future del comparto a livello internazionale, presentando le più recenti innovazioni e i risultati più rilevanti della filiera bufalina e del comparto lattiero-caseario nel mondo.
A promuovere il congresso è il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, in collaborazione con l’università degli studi di Napoli “Federico II”.

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Attualità

Salerno, il cavolfiore della Piana del Sele diventa prodotto Igp: c’è il via libera della Commissione Ue

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La Commissione Ue ha dato via libera all’inserimento nel registro delle Indicazioni Geografiche Tipiche (Igp) del cavolfiore della Piana del Sele, prodotto in provincia di Salerno.

“La qualità riconoscibile del cavolfiore della Piana del Sele e le sue caratteristiche distintive sono dovute soprattutto alle peculiarità ambientali presenti solo nell’area di coltivazione. I terreni agricoli – spiega la Commissione – presentano uno spesso strato di topsoil vulcanico e alluvionale, formatosi in seguito alle numerose eruzioni del Vesuvio e all’azione alluvionale del Sele e degli altri fiumi di superficie che attraversano la zona”, che poi conclude: “il risultato sono terreni ricchi di macro e microelementi che conferiscono al prodotto caratteristiche uniche in termini di compattezza, adattamento alle diverse condizioni di cottura e sapore”.

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