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POLITICA

L’italiano non è un popolo di rotonde

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Un vecchio adagio recita, “Si stava meglio quando si stava peggio”, almeno in Italia, dove i cittadini esprimono il meglio del loro comportamento caotico specialmente per quanto riguarda il  codice della strada.

Già sentirsi costretti ai limiti di velocità è una grande sofferenza, figuriamoci poi quando si tratta di prendere la decisione sulla precedenza alle rotonde, da sempre oggetti misteriosi e studiati da ufologi di fama mondiale.

Ma cosa hanno davvero che non funziona queste bestemmiate circolatorie? Quali e quanti misteri inducono amministratori locali, codice della strada, organi di controllo europei, a stimolare la scelta delle rotonde a discapito dei semafori?

La ragione è che questi costrutti, almeno stando alle statistiche, agiscono da fluidificanti per il traffico cittadino evitando, al contrario dei semafori, la sosta a motore acceso e quindi l’inquinamento che inevitabilmente ne deriverebbe.

Ma non c’è statistica che tenga, ogni rotonda è un dramma per qualunque automobilista italiano, l’idea della precedenza a destra non molla mai e così si passano intere giornate tentare di sfuggire alla sua morsa mortale.

La rotonda diviene un buco gravitazionale, chiunque venga risucchiato verso la sua tangente resta attratto dal suo nucleo ad alta concentrazione  da cui è difficile sfuggire.

Ma l’italiano medio è renziano, abituato al semaforo da cui prende ordini.

Il semaforo è un comando netto, non ha bisogno di ragionamenti, si passa con il verde, ci si ferma con il rosso, non da scelte, è risoluto e assolutista.

La rotonda, invece, prevede il rispetto per l’altro, la solidarietà della precedenza contro le normali regole, la pazienza di vederla liberata prima di impegnarla.

L’italiano non è un popolo di rotonde e girotondi, ha bisogno del rosso e del verde e, soprattutto, di chi prende le decisioni al posto suo.

Allora niente rotonde, perché si stava meglio quando al semaforo si aveva il tempo di rifarsi il rossetto e sorridere degli accodati strombazzanti.

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Attualità

Crollo Scampia, Vincenzo De Luca: “Pronti a dare una mano. Sconcertati dalla perizia ignorata”

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“Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. Anche perchè leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook.

“Sapendo che c’era una perizia tecnica – ha sottolineato De Luca – di otto anni fa, immaginiamo come erano quei giunti 8 anni dopo e con i lavori in corso. Sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati sinceramente. Sono cose che saranno accertate dalle autorità competenti. Noi siamo pronti a dare mano per evitare altre tragedie e per far prevalere la solidarietà ma anche l’efficienza e la concretezza operativa”.

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Politica

Autonomia differenziata, a Napoli raccolte 11mila firme per il referendum abrogativo

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La campagna per il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata continua a vele spiegate a Napoli.

Un movimento che vede il Sud in prima linea, con un bilancio positivo, in continua crescita. Ad oggi sono state raccolte, solo in città, 11mila firme.
L’obiettivo, arrivare a quota 500mila, è sempre più vicino. Nuova linfa, una spinta propulsiva, verrà data dall’attivazione della piattaforma online. Lì, accedendo con lo SPID, sarà possibile firmare da casa. Una mossa per invogliare ancora di più i cittadini e per arrivare, quanto prima, al voto.

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Crispano

Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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