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Crispano: si dimette D’Errico, ecco chi prenderà il suo posto

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Giovanni D’Errico, ex Presidente del consiglio comunale di Crispano

Presentate lunedì scorso le dimissioni da parte del Presidente del Consiglio Giovanni D’Errico, le motivazioni non sono di natura istituzionale o politica, ma semplicemente professionali. L’ormai ex Presidente, ha rassegnato le sue dimissioni per forza maggiore, infatti, il lavoro che svolge, non gli permetteva di essere presente, con la massima libertà, alle riunioni comunali e quindi non poteva svolgere il ruolo che fino a qualche giorno fa ricopriva.
L’amministrazione entro una decina di giorni dovrà nominare il sostituto di D’Errico; il nome trapelato è quello della Dott.ssa Tania Di Micco, quasi certamente sarà lei il nuovo Presidente del Consiglio Comunale.
Sotto il profilo amministrativo, come tutti sanno, a Crispano si è insediata la Commissione d’Inchiesta, i termini “investigativi” sono ormai scaduti, infatti i 90 giorni sono trascorsi, si aspetta solo la decisione di quest’ultima, intanto l’amministrazione capitanata da Antonio Barra fa sapere che con la massima tranquillità e serenità attende il verdetto finale, inoltre ora più che mai trasuda dalla giunta tutta unione e coesione massima.
 

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CRISPANO. La Festa dei gigli a Crispano torna a brillare. Merito innanzitutto del Sindaco Emiliano

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CRISPANO – Crispano. La festa dei gigli, il giorno dopo. Sarebbe scontato parlare di un successo ma non in questo caso. Una super festa, con quattro obelischi in legno e cartapesta e quattro paranze a “ballare” per le strade di Crispano tra migliaia di persone, cittadini affacciati dalle finestre e dai balconi per salutare le “girate” e le “alzate”.

Tutto si è svolto nel rispetto della legge, delle regole, della civiltà. Un’altra grande prova della rinascita di Crispano e dei crispanesi avvenuta sotto la guida del sindaco Michele Emiliano. E non è uno spot. Chi conosce la storia di questa festa e quanto sia entrata di diritto nella “nera” e persino negli scioglimenti degli organi elettivi degli anni scorsi, sa altrettanto bene quanto valga la prova di maturità andata in scena ieri.

E soprattutto quanto lavoro ci sia stato dietro le quinte, negli anni, innanzitutto da parte del sindaco affinché Crispano e i gigli, Crispano e la sua tradizione popolare, siano tornati a splendere. Un dato che va sottolineato anche dopo l’uscita pubblica delle opposizioni. Hanno messo in evidenza il successo della festa di ieri affidando i meriti solo alle gestioni commissariali. Ed è ingiusto. I commissari qui mancano da sei anni. E in questi sei anni con Michele Emiliano e la sua Amministrazione la festa è migliorata fino ad arrivare a ieri con ben 4 gigli in paese. Da quanto non si vedevano quattro gigli a Crispano? E vi ricordate cosa accadde l’ultima volta tra le strade del paese? Rileggendo quelle cronache sembra di avere a che fare con un’altra città, un altro paese, un altro contesto, un’altra festa. Ed è chiaro che il merito è di tutti: dei commissari, delle forze dell’ordine, delle paranze, dei comitati, delle associazioni, dei cittadini, della politica. E perché escludere, come fa l’opposizione, da questo elenco proprio il sindaco Emiliano e il suo vice, Lara Imitazione? Non è corretto, è ingiusto e soprattutto, politicamente, esprime una scorrettezza istituzionale rispetto ai buoni propositi che la minoranza racconta nella sua comunicazione.

Sossio Vitale e company hanno perso un’altra occasione per dimostrarsi classe dirigente, classe di governo, ancora ancorati a quella contrapposizione sterile che si esprime persino sulla festa die gigli, ossia su un qualcosa che andrebbe tutelato, valorizzato, superando divisioni e barriere, solo per il buon nome di questa città.

Tentare di oscurare il lavoro di Michele Emiliano sul giglio è un boomerang perché i fatti di ieri raccontano tutta un’altra storia. E bene ha fatto il primo cittadino a non replicare. Offrendo una lezione di stile e di buona amministrazione. Prima i fatti. Questa volta davvero sotto gli occhi di tutti.

Bella festa e bravi tutti. Dal primo all’ultimo cittadino. Crispano è rinata da tempo e ieri è ufficialmente rinata anche la festa del giglio. Michele Emiliano può iniziare questa settimana soddisfatto ed orgoglioso per il lavoro svolto.

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CRISPANO. Sulla villa comunale l’amministrazione continua a collezionare figuracce…

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CRISPANO – Era novembre del 2024. Sette mesi fa. E in consiglio comunale la segretaria dell’Ente, insieme al sindaco, assunsero un impegno pubblico: “Entro dieci giorni la villa comunale sarà assegnata al vincitore della gara d’appalto”. Siamo arrivati al 5 maggio 2025 e nulla si è mosso. La villa comunale è chiusa al pubblicco, abbandonata, degradata. Il peggiore biglietto da visita dell’amministrazione Emiliano.

Quella promessa pronunciata in aula è l’ennesimo impegno disatteso. Hanno scritto il bando, la gara d’appalto si è svolta, c’è un vincitore ma l’amministrazione si è paralizzata non assegnando la villa e lasciandola addirittura in condizioni di estremo degrado. Un polmone di verde chiuso al pubblico, una scelta assurda per un’amministraziuone che si reputa capace. E’ vero che si è scelto di affidare una struttura pubblica alla gestione di un privato ma è anche vero che se il privato non arriva oppure sul percorso di privatizzazione si registrano degli imprevisti, l’Amministrazione comunale ha il dovere di gestire quella struttura.

Che senso ha chiuderla e lasciarla marcire nel degrado in attesa che arrivi un imprenditore a rimetterla in sesto? Si certifica solo che l’Amministrazione è incapace di governare il territorio. Per dirla in parole povere, in attesa che si concretizzi l’eventuale affidamento ai privati, perché il sindaco Emiliano ha preferito chiudere la villa comunale e lasciarla morire nel degrado assoluto quando il compito di un’amministrazione è quello di governare il territrio?

Parliamo della villa comunale quindi ordinaria amministrazione. Possibile che senza un privatro il Comune non riesca nemmeno a garantire un cancello aperto ad orari prestabiliti della villa comunale ed un taglio d’erba periodico al fine di restituire ai crispanesi una struttura pubblica così bella? L’opposizione sta sollevando il caso da mesi e non riesce a darsi una spiegazione del perché, al netto delle procedure di gara, l’amministrazione non sia in grado di tenere aperta e gestire una villa comunale. Un compito elementare, semplice, quelle piccole cose che rientrano nella normalità. A Crispano inizia a mancare pure questa. Un brutto campanello d’allarme. Nel secondo mandato di Emiliano iniziano ad emergere delle lacune enormi che nei primi cinque anni non si sono manifestate. E questo riguarda questioni di minore entità come la decisione di chiudere la villa, fino a questioni più serie come rifiuti e urbanistica.

Il Consigliere Sossio Vitale ha inviato l’ennesima sollecitazione all’ufficio competente, proprio sulla villa comunale, e agli atti risulta pure unì’altra Pec firmata dal consigliere Vincenzo Franzese. C’è necessità di capire come stanno le cose, le eventuali evoluzioni sulla gara d’appalto; perché sono stati disattesi gli impegni assunti in aula a novembre 2024 dall’Ente e soprattutto, al netto della gara, perché l’Amministrazione abbia scelto, nelle more dell’affidamento ad un privato, di abbandonare l’area verde attrezzata e di chiduerla al pubblico. Solo menefreghismo o incapacità? In nessun Comune prevale la logica “o arriva un privato a gestire le strutture pubbliche oppure l’amministrazione le abbandona nel degrado”. Che logica è quella in atto a Crispano?

I cittadini e la minoranza attendono di capire quale sarà la risposta dell’amministrazione alla richiesta di chiarimenti della minoranza e soprattutto la città attende che sia il sindaco a fornire risposte pubbliche e di merito. La villa comunale deve restare aperta e tocca all’Amministrazione gestirla, curarla, garantendo la cura del verde, delle giostrine dedicate ai bambini, dei lampioni. Se non fose così, se in assenza dei privati il territorio va lasciato nel degrado, i cittadini vorrebbero capire qual è il ruolo di un’amministrazione comunale…

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CRISPANO. Una riflessione sul “Forum” dei rancori

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CRISPANO – Una riflessione sulle elezioni del “Forum dei giovani” va fatta perché davvero si tratta di una bella iniziativa che si sta trasformando nell’ennesima faida dove i giovani occupano il ruolo di pretesto. L’ennesima faida che coinvolge la vecchia politica, con i suoi rancori, i suoi pessimi esempi e, cosa peggiore, li sta trasferendo anche ai giovani. Almeno a quelli della prima linea.

Il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Lara Imitazione, ha attuato un’idea che era nell’aria da tempo. Istituire anche a Crispano, finalmente, il “Forum dei giovani”. I complimenti per Imitazione sono arrivati da più parti, anche dalla stessa opposizione. Quest’ultima, oltre a riconoscere la bontà dell’iniziativa, ha anche consigliato all’Amministrazione di istituire in bilancio soldi per le Politiche giovanili e per i giovani, creando spazi di impegno, di partecipazione concreta, di confronto. Altrimenti, il “Forum” rischia di diventare l’ennesima iniziativa vuota, ipocrita, dove lo spazio verrà occupato da giovani politicizzati col ruolo di fare da cravatta ai più grandi. Una storia già vista e rivista in alcuni casi su questi territori.

Come sta andando a Crispano? Addirittura peggio. La campagna elettorale per il “Forum” è stata monopolizzata da tutta la politica e si sta trasformando in uno scontro, all’insaputa anche di molti giovani che non rientrano nelle dinamiche più putride del sottobosco, tra maggioranza e opposizione. Tra vecchi e nuovi. E non è nemmeno una battaglia ideologica. Come spesso accade da queste parti, lo scontro degenera nel corpo a corpo personale. Destra e sinistra si mischiano, non c’entra nulla l’ideologia di soggetti che non fanno parte nemmeno di partiti. Un vero e proprio scontro tra persone per i voti, fatto di inciuci, offese, veleni, bugie, colpi bassi, dove i giovani occupano un ruolo di facciata ma ai giovani nessuno è veramente interessato.

Spenderanno belle parole, smentiranno a chiacchiere ciò che scrivo in questa riflessione ma i fatti stanno raccontando tutt’altro, stanno confermando proprio ciò che sto dicendo. I voti non saranno espressione delle idee proposte dai giovani per Crispano. Saranno frutto della campagna elettorale dei politici che approfittano dell’ennesima occasione per scontrarsi, per farsi la guerra. Nemmeno tutti, scriviamo la verità. Sempre i soliti, pochi e rumorosi, che rischiano di diventare responsabili dell’ennesima degenerazione in cui può sprofondare questo territorio sfortunato. Un recinto nel quale nemmeno i giovani hanno la libertà di organizzarsi, di esprimersi scevri da condizionamenti, di rivendicare un ruolo, uno spazio di discussione, di riflessione, di partecipazione. Fungendo, magari, da esempio e da stimolo per la politica e per l’Amministrazione.

In questo modo la politica usa i giovani, non li valorizza. Li opprime, mostra loro il peggiore volto della politica, magari allontanandoli sempre di più dall’impegno pubblico. E non erano queste, non sono queste le intenzioni di tutti coloro che volevano offrire, anche tra maggioranza e opposizione, solo un contributo positivo. A dimostrazione che questo paese è tutt’altro che normalizzato, a testimonianza che la polvere è stata messa da questo punto di vista sotto al tappeto e alla prima “spazzata” tutto può riemergere nel suo volto e nelle sue dinamiche peggiori. Da un lato e dall’altro.

I giovani, quelli veri, i “giovani giovani” hanno la forza di ribellarsi di fronte a questo meccanismo e di isolare pure chi vuole per forza alimentare questo clima di rancore? I “giovani giovani” hanno la forza e gli anticorpi per sottrarsi a questo ruolo di strumento nelle mani dei più grandi per una resa dei conti che con i giovani e con Crispano non ha nulla a che vedere? I più grandi, almeno leggendo la carta d’identità, possono fermarsi lasciando i giovani liberi di muoversi, liberi di chiedere consensi, liberi di esprimere idee e anche di alimentare il classico e naturale spirito critico che un giovane dovrebbe avere?

Oppure i giovani a Crispano e solo a Crispano sono diversi dai giovani del resto del mondo e quindi devono prestare la faccia e limitarsi al battimani? I temi non mancano e purtroppo nemmeno la “campagna” per il “Forum” riesce ad alzare l’asticella del confronto.

Scusate la verità. Povera Crispano. Si cambi registro e subito perché questa pagina sta diventando triste. Ascoltando i vecchi e pure i nuovi. Molto triste davvero. Paragonando anche cosa è accaduto sullo stesso argomento nei paesi limitrofi che non sono certo Oxford. Eppure lì, festa di partecipazione e giovani protagonisti. A Crispano, al contrario, sta andando in scena il peggiore volto che la politica di questi territori possa mostrare. Senza che nessuno si chiami fuori. C’è ancora tempo per fermare questo meccanismo perverso. Lo si faccia subito perché davvero è brutto. Persino parlarne.

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