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POLITICA

CAIVANO: Monopoli, nessuno tocchi la sua campagna pubblicitaria, pena la censura

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CAIVANO. Il fatto che il sindaco Monopoli non ama il contraddittorio già lo si sapeva ed il popolo caivanese ne ha avuto anche conferme durante il periodo di campagna elettorale, non presentandosi ai vari confronti con altri candidati sindaci e durante la sua attività da sindaco che, attraverso la sua fanpage ha eliminato e bannato (bloccato) tutti quei cittadini caivanesi che commentavano in modo critico verso le sue scelte od il suo operato.

Il dott. Monopoli si è sempre vantato dei suoi ideali antidemocratici, infatti non a caso c’è chi asserisce che nel suo studio di medico, in bella mostra, si trova un mezzo busto di Benito Mussolini. E come si fa a pensare che uno che ha come mito il più grande dittatore, censore e antisemita della storia italiana, possa governare un paese difficile come Caivano con la ragione e la democrazia?

Il momento in cui ci si accorge di essere stati bannati

Il momento in cui ci si accorge di essere stati bannati

Dare una risposta a questo quesito appare piuttosto impossibile, alla luce anche di quanto accaduto pochi istanti fa, dove mi trovo io personalmente ad essere bannato perché ho lasciato un commento critico sotto un suo post pubblicato direttamente dalla sua fanpage ufficiale. Il post in questione è un vero e proprio spot pubblicitario degno del miglior Armando Testa italiano, ricco di demagogia e privo di contenuti, dove si vuole “vendere” tutta la sensibilità di un sindaco di estrema destra, cavalcando l’onda mediatica di una disgrazia immane come quella del terremoto del Gran Sasso, infatti il sindaco cardiologo dal noto social network comunica alla cittadinanza che da qui a breve, egli stesso si farà promotore di una “non demagogica iniziativa” (il che fa pensare che anche lui, forse,  è consapevole della demagogia intrinseca del post e dell’iniziativa), invitando gli altri sindaci dei paesi limitrofi, imprenditori e tutti i cittadini che vogliono donare soldi per la ricostruzione di Amatrice e Accumoli.

Post pubblicato dal sindaco Monopoli

Post pubblicato dal sindaco Monopoli

Alla vista di tanto populismo e prima che i conati mi impedissero di leggere, ho fatto in tempo a commentare tutta la mia avversità a cotanto spreco di parole. Il mio commento ha ricordato al sindaco che la sua campagna pubblicitaria era in netto contrasto con la realtà di Caivano, che vede, anche grazie alle sue scelte scellerate, un comune in totale dissesto e che dal bilancio che il sottoscritto si è dovuto sorbire e studiare, per conto proprio e del bene pubblico, esce fuori un quadro economico disastroso delle nostre casse. Era molto più giusto, secondo il mio pensiero nel commento, che il nostro sindaco dicesse la verità al popolo caivanese, piuttosto di far credere ai cittadini che Caivano potesse affrontare fantomatiche donazioni.

Il mio commento sotto il post

Il mio commento sotto il post

Un sindaco eletto, in nome della democrazia dovrebbe fare tesoro delle critiche che, grazie all’uso dei social network, arrivano in modo diretto e in base alle proprie idee creare la giusta mediazione col popolo che lo vede rappresentante e dipendente. Invece no, il nostro “bravo” e censore sindaco, ha pensato bene di bloccare il mio profilo su facebook, in modo tale da impedirmi di commentare sotto i suoi futuri post. In poche parole, il sindaco ha tolto la voce ad un cittadino che attraverso i suoi contributi gli paga pure parte dello stipendio, ha fatto in modo che la sua fanpage di facebook risulti come una pagina che descriva in modo immacolato la grandezza del suo impero, proprio come faceva il suo idolo quando manovrava la stampa come d’altronde fa lui col suo “cane da compagnia” che scrive a comando su varie testate giornalistiche di regime.

La risposta del sindaco, priva di contenuti, al mio commento

La risposta del sindaco, priva di contenuti, al mio commento

 

Politica

Regionali, Tajani: “”Credo che in Campania si debba puntare su una scelta civica”

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“Credo che in Campania si debba puntare su una scelta civica”.

Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani parlando a margine di una conferenza stampa alla sede del partito delle prossime elezioni Regionali e amministrative.

“Bisogna aggregare – ha osservato – e non sempre gli uomini di partito riescono a farlo. A me interessa vincere, non mettere una bandierina”. Lo stesso, a suo avviso, ha detto, vale per Milano. “Credo che in Campania e a Milano – ha osservato – per vincere si possa puntare su un nome civico”.

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Afragola

Afragola, uomo freddato in un negozio, Francesco Silvestro (FI): “La risposta dello Stato deve essere ferma!”

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“Quanto accaduto ad Afragola è un fatto gravissimo che conferma una realtà da tempo segnalata: la pressione criminale nella zona è fuori controllo. La risposta dello Stato deve essere ferma, coordinata e visibile, come lo è stata a Caivano. Nessun territorio e nessuna comunità va lasciata sola.”
Lo dichiara il Senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, in merito all’agguato mortale nei confronti di un 45enne avvenuto nella serata di ieri ad Afragola, che aggiunge: “Faccio i miei complimenti al prefetto di Napoli, Michele di Bari, per il suo tempestivo intervento e per la decisione di intensificare i controlli delle forze dell’ordine. E’ importante – prosegue il Senatore – che il Governo garantisca per Afragola la stessa attenzione, lo stesso rigore e lo stesso impianto operativo che sono stati messi in campo a Caivano. Non si può tollerare che la criminalità organizzata si riorganizzi spostandosi di pochi chilometri. Lo Stato deve dimostrare di esserci, con atti concreti e presenza continua.”

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POLITICA

Regione Campania, Assessorati: rinnovati i vertici delle direzioni generali

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Regione Campania, rinnovati gli incarichi dei direttori generali degli assessorati.

Nino Postiglione, attuale direttore generale dell’unità Tutela della salute e coordinamento del Sistema sanitario regionale viene confermato nel ruolo grazie a una proroga di tre anni consentita dal Pnrr e comunque in ragione del nuovo limite di età fissato a 70 anni.

Gli altri incarichi attribuiti, quasi tutti nel segno della continuità, sono quello di Maria Messina confermata a capo delle Risorse umane. Una conferma arriva anche per Rosanna Romano alla direzione Politiche culturali e turismo e Massimo Bisogno confermato alla direzione Ufficio per l’amministrazione digitale, Antonietta Mastrocolaalle Risorse finanziariee Pasquale Manduca che continuerà al vertice delle Risorse strumentali. I due fratelli Dario e Paolo Gargiulo sono assegnati rispettivamente a capo delle Politiche sociali, politiche giovanili e sport e dell’area Lavoro e formazione professionale.

Luigi Riccio che proviene dall’area edilizia sanitaria dell’assessorato alla Salute viene nominato a capo della direzione Politiche agricole, alimentari e forestali. Daniela Michelino assume le redini della direzione generale dell’area Sviluppo delle attività produttive e Vito Merola all’ Istruzione, università, ricerca e innovazione. E poi Giuseppe Carannante è il nuovo direttore generale per la Mobilità, Rosario Manzi direttore generale ciclo integrato delle acque, Massimo Bisogno è direttore generale dell’ufficio per l’amministrazione digitale, Giovanni Diodato è direttore dell’ufficio appalti-Centrale di committenza regionale, Fabrizio Manduca va al vertice dell’ufficio opere pubbliche ed interventi strategici, Liberato Russo a quello legalità e sicurezza integrata, sistemi territoriali, immigrazione, Maria Somma all’Autorità di gestione Fondo sociale Europeo-Autorità responsabile piano per lo sviluppo e la coesione. Sergio Negro infine va alla direzione Autorità di Gestione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) mentre Almerina Bove resta al timone dell’Avvocatura. 


(fonte: ilMattino)

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