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POLITICA

Attori e pubblico pagante

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Ogni copione che si rispetti, prevede una trama e, minimo, un protagonista. Se a un certo punto scompare uno dei due non ha più senso recitare, la trama da se non si tesse e il protagonista senza di essa è come un vagabondo in una landa sconosciuta.
Adesso immaginate un palcoscenico e voi su di esso.
Alle vostre spalle ci sono le quinte, il lato più nascosto allo spettatore.
Davanti c’è la buca con l’orchestra e il suggeritore.

Oltre i fari sapete che è presente il pubblico, pagante o meno che sia, è il vostro pubblico e non potete prescindere dalla sua esistenza, è ciò che da senso all’arte che divulgate. C’è, tra voi ed esso, un filo invisibile che vi lega, uno scambio che è iniziato ancora prima dello spettacolo, quando ha deciso di seguirvi nell’avventura del palcoscenico.
Si apre il sipario, il pubblico applaude sulla fiducia, voi non avete ancora proferito parola, è come aveste firmato una cambiale e adesso vi tocca pagare. Nessuna paura però, se non incasserà la sua parte, niente vi sarà tolto se non la fiducia in voi stessi, niente altro. Ma se succedesse un’altra volta, allora sarete costretti ad abbandonare la vostra arte e dedicarvi ad altro, e questa sarebbe una mostruosa sconfitta, per voi almeno, il pubblico vi dimenticherà presto e troverà un altro sollazzo.

Adesso comincia lo spettacolo.

Conoscete a perfezione il copione, quindi la trama, quindi sapete perfettamente tutto ciò che dovete dire e fare.
Tutto fila liscio fino a quando seguite la trama. Immaginate però che all’improvviso essa sparisca, che nella vostra testa non ve ne sia la minima traccia, mentre le persone davanti a voi, quelle al di la dei riflettori, attendono di essere ricompensate della fiducia che hanno riposto in voi e nel vostro spettacolo.
Siete pronti ad inventarvi un’altra storia abbastanza convincente che sostituisca la prima? Così, su due piedi, sembra una cosa impossibile, ed effettivamente lo è.
Niente trama niente storia, niente storia niente esibizione.
Il pubblico comincerà a fischiare, a lanciarvi ortaggi, a insultarvi ferocemente. Poi andrà via deluso.

Questo vi avrà insegnato almeno due cose:

primo, che ogni storia prevede una trama;

secondo, che se si deludono le aspettative di chi ha riposto in voi una fiducia cieca, questi sarà il vostro peggior nemico.

Così è nella vita.

L’altro anello fondamentale di questa menata che sto raccontando, è il protagonista.
La seconda ipotesi, quindi, è quella in cui a sparire sia proprio quest’ultimo.
Stessa scena, si apre il sipario, il pubblico applaude, l’occhio di bue si accende per illuminare il punto in cui si posizionerà il protagonista, ma… sorpresa, la scena è vuota.
Non che non ci sia la storia, quella va avanti comunque, gli interpreti continuano a recitare, la musica e gli effetti funzionano che è una bomba, gli oggetti si spostano ad hoc, eppure niente ha un senso, non si riesce a capire dove voglia parare la commedia, i lunghi silenzi per l’assenza del protagonista, assumono contorni sempre più inquietanti. Le persone iniziano a borbottare, poi a fischiare, poi ancora a lanciare oggetti all’indirizzo della scena, e a farne le spese, questa volta, sono gli interpreti che, bontà loro, non avevano mai recitato meglio in vita loro.
Da questo avete imparato un’altra cosa: il pubblico vuole sia la trama che il protagonista, ha pagato per una storia completa, non sia mai che si debba accontentare.

Così è la vita.

Vi state chiedendo il senso di questa lunga menata?
A dire il vero me lo chiedo anche io.
A pensarci bene, però, un’intuizione l’ho avuta.
In un modo o in un altro, tutto deve svolgersi alla perfezione. Nella vita reale siamo tutti protagonisti, il pubblico è formato da protagonisti e gli interpreti sono protagonisti. Se ne sparisce uno, poco male, nessuno se ne accorgerà, o almeno nessuno avrà la percezione di come e quanto sia cambiata la trama e di conseguenza la storia, perché essa è un continuo divenire.

E se il pubblico fischia?

In teoria un protagonista non potrebbe fischiare se stesso, se accade, però, significa una sola cosa: quegli spettatori non fanno parte della storia, ne sono avulsi, non possono modificarla minimamente, non hanno nessuna potenza o influenza, possono solo fischiare e lanciare ortaggi, magari urlare, ma cambiare la trama proprio no.

C’è tanta gente oggi che fischia e lancia ortaggi, che grida e rivuole i soldi del biglietto…

Siate protagonisti e non pubblico pagante.

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Attualità

Crollo Scampia, Vincenzo De Luca: “Pronti a dare una mano. Sconcertati dalla perizia ignorata”

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“Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. Anche perchè leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook.

“Sapendo che c’era una perizia tecnica – ha sottolineato De Luca – di otto anni fa, immaginiamo come erano quei giunti 8 anni dopo e con i lavori in corso. Sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati sinceramente. Sono cose che saranno accertate dalle autorità competenti. Noi siamo pronti a dare mano per evitare altre tragedie e per far prevalere la solidarietà ma anche l’efficienza e la concretezza operativa”.

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Politica

Autonomia differenziata, a Napoli raccolte 11mila firme per il referendum abrogativo

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La campagna per il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata continua a vele spiegate a Napoli.

Un movimento che vede il Sud in prima linea, con un bilancio positivo, in continua crescita. Ad oggi sono state raccolte, solo in città, 11mila firme.
L’obiettivo, arrivare a quota 500mila, è sempre più vicino. Nuova linfa, una spinta propulsiva, verrà data dall’attivazione della piattaforma online. Lì, accedendo con lo SPID, sarà possibile firmare da casa. Una mossa per invogliare ancora di più i cittadini e per arrivare, quanto prima, al voto.

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Crispano

Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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