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Diario di Bulla: “Babbo Natale dei cuccioli”

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E anche quest’anno a Natale tanti cani sono stati regalati, ma dopo il piacere di ritrovare il nuovo amico sotto l’albero, bisognerebbe non dimenticarsi di prendersene cura…
Come al solito abbiamo chiesto alla nostra amica cinofila, Federica Roano, di darci qualche suggerimento.
Ecco qualche consiglio utile!

Il diario di Bulla:

A diarodibulla-01me il Natale piace: si mangia, si sta insieme a tante persone che mangiano (e fanno cadere le cose buone), si mangia di nuovo. Ci sono anche i regali: le sciarpe della nonna, i maglioni degli zii, i guanti di circostanza. E i cuccioli. A Natale spuntano fuori un sacco di cuccioli. Molto spesso si regalano ai bambini perché crescano felici insieme. Molti miei amici sono arrivati in famiglia a Natale e devo dire che non tutti se la passano bene.

C’è Lucky ad esempio: lui era un cucciolo di pastore tedesco regalato a Marco, un bimbo di 5 anni che ama tanto i cani. Mi ha raccontato che all’inizio andava tutto più o meno bene (a parte i bisognini che facevano arrabbiare tanto la sua nuova famiglia), poi però le cose sono cambiate: crescendo, lui non sapeva bene come comportarsi e aveva bisogno di una guida per interpretare il mondo degli umani ma non riusciva a farsi capire né a capire come funzionassero le cose. Così, ha iniziato a integrarsi a modo suo ma la sua famiglia si arrabbiava e mentre prima almeno un po’ veniva portato fuori, successivamente stava sempre in casa perchè dicevano che era scostumato. Un altro problema era che quando giocava con Marco si eccitava e per sbaglio gli faceva male…

Pure Giannina ha avuto qualche problemino: lei è una Chihuahua e da cucciola è stata regalata a Sara, una ragazza di 13 anni che voleva tanto un cane. Così la mamma le ha detto che poteva averlo ma solo se poi ci badava lei. All’inizio Sara ce la mise tutta ma poi doveva studiare e andare a danza e così non aveva modo badare a lei. Giannina era così stressata e insoddisfatta che ha iniziato a mordere, però nessuno l’ha capita e visto che è piccola, nessuno si preoccupava del perchè lei mordesse. La sua famiglia poi dice che è anche un po’ la razza così sprucida… nessuno ha capito che lei ha bisogno di essere trattata un po’ più da cane.

Eppure io vedo tanti cuccioli che lavorano con la mia proprietaria: fanno giochi, ci incontriamo tra noi cani, vengono dati tanti consigli e così da grandi questi cuccioli diventano “grandi cani” (così li chiamano i loro proprietari). Io spero tanto che i cuccioli di Natale vengano capiti e aiutati a capire il mondo umano (che è proprio strano!).

Se avete problemi di gestione, contattate un educatore cinofilo con approccio cognitivo/zooantropologico: sarà facilissimo avere da grande un “grande cane”!

Grazie a Federica Roano

Educatore cinofilo

Consulente di fiori di Bach per persone e animali www.fioridibacheanimali.it

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Caivano

CAIVANO. Angelino vende fumo ai suoi elettori. Come Totò vendeva la sua Fontana di Trevi

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CAIVANO – In una città chiamata alle grandi sfide dopo gli scioglimenti, spesso la politica si affida a scorciatoie comunicative, come se il trofeo dell’attenzione fosse diventato ormai l’unica posta in palio. In questa semplificazione la politica si rifugia sempre più spesso nella ricerca spasmodica di opportunità prive di contenuto, fatica e sudore, come se si potesse sostituire il consenso con l’incanto.

Così possiamo assistere al festival dell’ipocrisia, alle esibizioni dei venditori di fumo degni eredi del Cavalier Ufficiale Antonio Trevi, personaggio storico interpretato dal grande Antonio De Curtis alias Totò nella famosa scena della vendita della Fontana di Trevi nel film “Totò Truffa ’62”.

Tutto è successo nella giornata di ieri. Subito dopo l’uscita della notizia sulla risoluzione del caso delle terapie negate ai bambini affetti da autismo al centro Antares si sono sprecati post di accaparramento meriti dei soliti politicanti di turno. Tutto è partito quando da un giornale locale appare un post condiviso dalla pagina ufficiale del prossimo candidato a Sindaco per Caivano Conta Antonio Angelino che riportando la notizia nella sua interezza la arricchiva col seguente periodo: “Il nostro contributo a tutti i livelli sarà sempre a favore dei cittadini, e continueremo a batterci per garantire servizi e per informare celermente la comunità circa i risvolti istituzionali”. Periodo chiave questo che ha scatenato l’indignazione di chi ha lottato alacremente per la risoluzione del problema. E anche se, furbescamente aggiungerei, subito dopo il leader di Caivano Conta, raddrizza il tiro ringraziando cittadinanza attiva e Istituzioni preposte non evita il linciaggio mediatico da parte di chi si è indignato a questo presunto appropriarsi di meriti che in realtà non si sono mai posseduti.

È risaputo che tale problematica sia stata risolta dall’allarme lanciato dai genitori, insieme all’Associazione “La Battaglia di Andrea” nei confronti del Sindaco di Crispano Michele Emiliano, in qualità di Presidente dell’Azienda Speciale delle Politiche Sociali dei comuni Caivano, Cardito, Crispano e Afragola, che a sua volta informa il vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo e insieme allertano la Regione Campania e la vicenda viene presa in considerazione direttamene dall’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini insieme alla vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino che contattando Asl competenti e direzione del centro Antares, risolvono temporaneamente il problema del sovraffollamento terapeutico tra Asl NA2 Nord e Asl Caserta.

Quindi di Antonio Angelino, finora semplice cittadino che non ricopre nessun ruolo e nessun potere avrebbe mai potuto avere nel risolvere tale questione, manco l’ombra ma come legittimo e fisiologico che sia. Forse è anche questo che ha fatto scatenare l’indignazione e l’ilarità a tratti di chi è andato a commentare sotto il post del giornale locale. Ve ne riportiamo qualcuno: scrive Luigi di “La Battaglia di Andrea”: “io ho l’associazione che ha risolto il problema, ho visto che condividevate una persona che non conosco, che non ha combattuto con noi e quindi in buona fede ho commentato, precisando come stavano le cose”. Scrive Rita: “chi si deve vendere la fontana di trevi? Siamo tutti felici che il problema si stia risolvendo, ma è uno squallore il fatto che i politicanti si attribuiscono cose che non gli appartengono e che fanno politica sulla pelle dei bambini. VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA”. Ancora Rita rispondendo a Luigi di cui sopra: “purtroppo ci sono dei POLITICANTI che vogliono attribuirsi meriti che non hanno. Complimenti a chi ha combattuto e ottenuto!” Alessandro scrive: “infatti stanno tutti ad alzare questa bandiera . Da un articolo ho letto che devono ringraziare Padre Maurizio Patriciello” – Perché in un altro post si dava la notizia di una fantomatica lettera scritta dalle mamme e che il parroco avesse inviato direttamente alla Premier Giorgia Meloni – Luigi a questa affermazione tiene a replicare: “hanno risolto l’associazione La Battaglia di Andrea, Michele Emiliano, Valeria Ciarambino e Lucia Fortini. Termino solo con quest’altro che sembra esaustivo alla natura del mio editoriale di stamattina ma ce ne sono anche altri degni di nota. Tonia mamma coraggio scrive: “Ci siamo fatti un cuore così perchè finalmente tutti i bambini in cura presso il centro in questione, ricevessero senza restrizioni le terapie che gli spettavano di diritto! Sono state settimane durissime per noi genitori che, rimboccandoci le maniche e chiedendo i dovuti chiarimenti a chi di dovere ed ad associazioni di settore come La Battaglia di Andrea, siamo riusciti ad ottenere questo grandissimo risultato! Solo Grazie all’ausilio dei Sindaci dei paesi coinvolti nella questione, al commissario Straordinario di Caivano che ci ha ricevuto per ascoltarci, e all’impegno concreto della Vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino,noi genitori siamo riusciti ad ottenere il risultato tanto sperato, il riconoscimento del diritto dei nostri bambini a ricevere le giuste terapie, senza alcuna riduzione ne dimissione. Adesso a problema risolto strumentalizzare tali notizie a fini politici è una mancanza di rispetto per un genitore che si è fatto in 4 per far valere il diritto del proprio figlio e di tutti i bambini colpiti da questa ingiustizia, partendo dal nulla, e con grande senso di smarrimento! Tanto si sa, le cose importanti da rendere note alla cittadinanza sono sempre altre…”

Inutile ribadire che parecchi di questi dissidenti sono stati bloccati direttamente dall’Amministratore della pagina del leader di Caivano Conta Antonio Angelino, in spregio al dialogo, dibattito, confronto e senso di democrazia che un aspirante amministratore dovrebbe possedere in maniera innata.

Quindi è ora di dire basta anche a questa politica politicante. Non è possibile che un soggetto politico, comunque appartenente a quella classe dirigente fallimentare che ha portato Caivano a due scioglimenti consecutivi per camorra e che rappresenta, secondo la Prefettura, una continuità amministrativa, in assenza di temi e contenuti, debba continuare a prendere in giro la cittadinanza e i prossimi elettori con mezzucci da prima repubblica. La gente non ha più l’anello al naso e l’indignazione sotto quel post ne è la dimostrazione.

Caivano ha bisogno di voltare pagina. Ha bisogno di mettere un punto a questo tipo di politica, iniziare da capo e guardare al futuro con tanta, tanta, fiducia verso tutto il nuovo che si presenterà.

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Politica

Rientrata la questione autistici al Centro Antares. Lotta vinta grazie alla vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino

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CAIVANO – Finalmente si è arrivati alla fine del caso della riduzione delle prestazioni per bambini affetti dallo spettro di autismo al Centro Antares. Dopo il tavolo tecnico tenutosi il 13 maggio negli uffici della Regione Campania con la presenza della vicepresidente del Consiglio Valeria Ciarambino (leggi qui), stamattina il Direttore dell’Azienda ha disposto che le terapie in corso previste dai progetti riabilitativi individuali per i pazienti già in trattamento devono essere regolarmente garantiti fino al raggiungimento degli obiettivi previsti.

Rientrato il problema del centro di riabilitazione di Caserta, dopo la sospensione della riduzione delle terapie oggi arriva anche il reintegro dei piccoli pazienti dimessi. “Siamo felici di annunciare tutto questo – dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea associazione che è stata molto vicina ai genitori in lotta – stiamo combattendo al fianco di questi genitori dal primissimo momento insieme a Michele Emiliano, presidente dell’azienda consortile A.C.C.C. 19 un insieme ad un gruppo di genitori che si sono rivolti a noi. In questa lunga battaglia abbiamo avuto dei grandissimi sostegni istituzionali come quello dell’assessore alla sanità Lucia Fortini e della vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino – prosegue Marauccianche stamattina c’è stato un altro incontro insieme ad altre mamme con Michele Emiliano ed anche a loro abbiamo rassicurato che stavamo lavorando per sistemare definitivamente la situazione – conclude Maraucci.

La notizia dell’avvenuta risoluzione arriva proprio a mezzo whatsapp che informando uno dei genitori in lotta scrive: “Oggi si è tenuto l’incontro tra l’ASL di Caserta e i rappresentanti del Centro Antares, ad esito del quale, pur rappresentando le proprie difficoltà, il centro si è impegnato a garantire la continuità terapeutica e a non procedere a nuove dimissioni, richiamando i pazienti già dimessi. Andrà in ogni caso trovata una soluzione al flusso sempre più numeroso di piccoli pazienti che dall’ASL Na2 Nord si rivolgono all’ASL di Caserta. Anche su questo vi terremo aggiornati”.

Segno tangibile che dopo i solleciti fatti dai sindaci di Crispano e Cardito, l’unica a prendere a cuore la situazione è stata proprio la vicepresidente Ciarambino che insieme ai genitori e all’Ass. La Battaglia di Andrea sono stati gli unici ad intestarsi e a vincere la lotta.

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Caivano

CAIVANO. Si sgretola il tavolo del Csx. Oramai è chiaro che non si può non prescidere da una nuova classe dirigente

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CAIVANO – Il Campo largo si è ristretto! Il tavolo del centro sinistra si è rotto. Ieri sera nella sede del Movimento 5 Stelle in via Roma si è svolto il quarto incontro del tavolo proposto dal PD e che prevedeva l’intervento dei partiti che fanno parte del campo largo a livello nazionale.

Disposti in tondo c’erano i rappresentanti del PD, Verdi, Sinistra Italiana, Italia Viva, Noi Campani e i pentastellati padroni di casa. A prendere subito la parola, data l’assenza del deputato Penza è un certo Pasquale Ristoranto e anche lui, commettendo lo stesso errore dei suoi commensali negli scorsi incontri, come primo punto all’ordine del giorno, vuole tracciare il profilo di quella che deve essere la sintesi della loro ipotetica coalizione e parte col dire che il candidato sindaco debba essere espressione dei partiti oppure della società civile e che non abbia mai rivestito ruoli politici, mai consigliere, mai assessore e mai sindaco.

Insomma. Pur tenendo conto che tra i candidati al Consiglio comunale in quella schiera ci sarà inserito di tutto e di più, almeno sulla figura del Sindaco vogliono salvare la faccia attenendosi non solo alla mia proposta editorialista di sempre ma anche a quello che in realtà è il sentiment del popolo caivanese. Sulla stessa linea dei pentastellati si sono disposti anche i Verdi, Italia Viva e Noi Campani.

Una cosa è certa. A Caivano non si può non prescindere dalla proposta di una nuova classe dirigente e data l’enorme difficoltà ad aggregare, anche chi voleva e poteva derogare sulla vecchia nomenclatura se ne sta rendendo conto. Così cominciano a scimmiottare il progetto messo su da Caivano Liberal Democratica, senza però tenere ancora fermamente fede al criterio naturale del gruppo rappresentato da Giuseppe Libertino, ossia tutti nomi nuovi, dal sindaco all’ultimo candidato al Consiglio comunale.

Da quelle dichiarazioni è evidente che i tre partiti – M5S, Italia Viva e Verdi – estromettono dai loro pensieri il candidato a Sindaco che poteva piazzare sul tavolo proprio il PD, ossia Mimmo Semplice. Anche perché da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, a muovere i fili di questo principio è proprio il fratello dell’ex Sindaco, Donato Falco – assente alla riunione – che da un lato candida il figlio tra le file del PD e dall’altro lato tenta di replicare il copione del 2020 mettendo a capo della coalizione una persona mite, moderata e acculturata ma che non si sia mai interessato alla politica, almeno da diversi anni e che ha già in mente, chiaro, il suo nome. A tempo debito ve lo sveleremo.

Termina così con un nulla di fatto l’ennesima riunione e l’amaro che resta in bocca ancora a chi ama questa città è il fatto che la vecchia classe dirigente ancora litiga sulle poltrone, ancora non ha fatto seria introspezione sugli errori commessi nel passato recente e con la solita presunzione cerca un riscatto sociale e politico nel nome di quella innocenza e impunità singola che non assolve affatto dalla responsabilità politica, oggettiva e collettiva che la vecchia nomenclatura dovrebbe prendersi.

Dal canto suo il Movimento 5 stelle, convinto pure del fatto che ci sono liste civiche di sinistra che non si avvicinano al tavolo causa presenza del PD, ha deciso di iniziare degli incontri bilaterali con tutte le forze progressiste e democratiche di Caivano e lo fa attraverso un post apparso stamattina sui social.

Errare è umano ma perseverare è diabolico. Il M5S ricomincia da capo ma nella sostanza non cambia i criteri di aggregazione e non ha ancora compreso che forse, slegandosi da diktat calati da Roma che nulla hanno a che vedere con la realtà locale caivanese, il partito dei pentastellati, al netto dei suoi alleati che presentano profili in odore di fumus, potrebbe essere davvero l’unico partito del rinnovamento, in quella schiera, e che potrebbe presentare una lista fatta di nomi nuovi così come vuole la gente di Caivano. Invece no. Si ricomincia da capo perché poi il giorno della presentazione delle liste sempre deve arrivare e qualcuno sempre sarà disposto a cedere pur di non essere escluso dai giochi. Ed è proprio questo il principio che non ha mai assicurato la governabilità su questo martoriato territorio. E se mala tempora currunt, sed peiora parantur.

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