

Sport
Tim Cup: il Napoli si qualifica ai quarti di finale, all’orizzonte il Real Madrid
Napoli- “Tenevamo alla qualificazione perché la Coppa Italia è un nostro obiettivo“. Così Piotr Zielinski, autore della prima rete di ieri sera contro lo Spezia, nella competizione di Tim Cup.
“Siamo contenti perché non era una partita semplice. Lo sapevamo ed abbiamo dovuto lottare per vincere”. Il Napoli passa e va al prossimo turno: “Siamo contenti di essere passati ai quarti e ci attenderà -spiega Zelinski – un’altra gara impegnativa. Però adesso la testa è al Pescara, domenica ricomincia il campionato e vogliamo proseguire il nostro cammino”.
Si pensa anche alla Champions League e alla sfida col Real: “Sarà una partita molto bella, ma è un appuntamento che arriverà tra un mese, prima dobbiamo pensare a fare bene prima domenica e poi negli incontri a venire”.
campania
Dopo 15 anni sfratta la Wrestling Liuzzi che ha portato Melito sul tetto d’Europa

Ha le lacrime agli occhi Michele Liuzzi mentre racconta di essere stato sfrattato dalla palestra in cui, per 15 anni, ha insegnato lotta stile libero ai ragazzi di Melito. E da quella palestra, al centro del Rione 219 del Comune napoletano, uno dei più degradati di tutta la provincia, sono emersi campioni nazionali di tutte le età e anche una campionessa europea.
A sfrattare Liuzzi e i suoi ragazzi è stato il commissario prefettizio che è subentrato alla decaduta amministrazione melitese. “Mi hanno accusato di essere abusivo e di sottrarre lo spazio agli alunni della scuola elementare. E’ falso. Ho tutte le carte in regola e durante il pomeriggio la palestra è inutilizzata. Inoltre, ogni anno propongo corsi scolastici gratuiti ma rifiutano sempre. L’unica cosa vera è che abbiamo degli arretrati da pagare. Volevamo farlo ma ci hanno detto che non c’era possibilità”.
Ora, gli allievi sono costretti a spostarsi a Quarto a circa un’ora di auto da Melito. Una soluzione che pesa sulle famiglie e non può durare a lungo: “Ci hanno tolto tutto – afferma la madre di due ragazzi che frequentavano la palestra – Qui non c’è nulla, c’era solo la palestra di Michele Liuzzi. Adesso i nostri figli sono sul divano a giocare ai videogiochi”.
A sostegno della causa si è schierato anche Gennaro Esposito, presidente regionale Fijikam Campania lotta e consigliere comunale di Napoli: “Michele è una risorsa internazionale. Grazie a lui qui a Melito è giunto il più grande campione della storia di questo sport, John Smith, ed è stato organizzato un meeting con 150 giovani da tutt’Europa. La lotta non è una disciplina che fa arricchire. Quello che Liuzzi ha fatto è stato tutto per i ragazzi di questo quartiere, dove c’è solo degrado”.
Il coach spera che qualcosa possa smuoversi e lancia l’appello: “Non capisco perché questa fretta di sfrattarci e lasciare la palestra inutilizzata. Molti dei miei allievi sono stati arruolati da corpi di polizia grazie ai risultati sportivi. Stavamo vincendo e adesso è tutto finito”.
Calcio
Euro2024, la UEFA apre le porte ai social network: le ultime

Il calcio e in particolare la Uefa aprono le proprie porte al mondo dei social network, visto che nel corso del sorteggio per Euro2024 andato in scena lo scorso sabato, il massimo organismo europeo di calcio ha annunciato che durante i prossimi europei tedeschi ci saranno molte novità riguardo i professionisti accreditati alla manifestazione.
Pertanto, la principale novità riguarda i Tik Toker, che potranno accreditarsi al pari dei giornalisti per seguire le partite della competizione. Tale decisione è stata presa dalla UEFA, con i creator social che potranno prendere parte alle conferenze e a tutto ciò che ruota intorno alla partita.
Calcio
Tragedia nel mondo del calcio, muore a soli 34 anni, Emanuela Perinetti, figlia di Giorgio, si è spenta in ospedale

Si è spenta a 34 anni Emanuela Perinetti, figlia dello storico dirigente del Napoli di Maradona ( fu lui a comunicargli la positività alla cocaina nel ’92) e attuale responsabile dell’area tecnica dell’Avellino Giorgio Perinetti. Influencer Marketing Manager nel mondo del calcio, Emanuela Perinetti si era distinta nel mondo del calcio per la sua grande professionalità. La morte è sopraggiunta dopo un periodo di ricovero ospedaliero dovuto all’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Nel 2018 perse la mamma Daniela, deceduta a causa di un tumore al seno,
La notizia della morte di Emanuela ha suscitato un profondo cordoglio nel mondo del calcio.Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio per la fine prematura della 34enne è il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello, che ospitava spesso Giorgio Perinetti in trasmissione, oltre ad essere un grande tifoso irpino: “Abbiamo portato avanti la trasmissione fino alla fine, parlato abbondantemente di quanto è accaduto alle squadre italiane impegnate in Champions League. Consentitemi ora, in chiusura, di soffermarmi anche su altro. Siamo rimasti letteralmente sconvolti da una notizia terribile: la scomparsa della figlia di Giorgio Perinetti. Il dirigente, come è ben noto, è intervenuto più volte da noi, nella nostra trasmissione. Sono in difficoltà anche nell’inviargli un messaggio di cordoglio perché mi rendo conto di quello che sta vivendo. Non possiamo che pensare a lui in questo momento”.
L’Avellino, attuale società del dirigente romano, si è stretto attorno al suo direttore dell’area tecnica per il grave lutto. “L’U.S. Avellino 1912 si unisce al dolore del proprio direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti per la scomparsa della cara figlia”, si legge in una nota del club irpino. Anche il Venezia, uno degli ex club di Perinetti, ha voluto far sentire la propria vicinanza al noto e stimato dirigente con un messaggio sul sito ufficiale: “Il Venezia FC si unisce al dolore che ha colpito la famiglia Perinetti ed esprime le più sentite condoglianze per la prematura scomparsa di Emanuela, figlia maggiore di Giorgio Perinetti, che in qualità di Direttore Sportivo dal 2015 al 2017 ha guidato il club arancioneroverde prima alla promozione in Serie C e l’anno seguente alla conquista della Serie B ed alla Coppa Italia di Lega Pro. Addio, Emanuela”.
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