Presentate le liste, tra formazioni civiche e classici sodalizi legati ai partiti, il futuro Primo Cittadino di Casavatore sarà deciso tra un mese esatto, tra il primo turno del 25 e 26 maggio e l’eventuale ballottaggio di giugno.
Ben 11 le liste in lizza, cinque facenti capo all’ex Sindaco Vito Marino, denominate “Cammino in Comune” – “Casavatore sei tu” – “Idea Democratica” – “Insieme per Casavatore” e “La voce dei cittadini”, ed altrettante quelle a sostegno del giovane Avvocato Fabrizio Celaj, identificate come “Casavatore civica” – “Casavatore Viva” – “Lista Spinuso in azione” – “Partito Democratico” e la lista dell’ex consigliere del M5S, ormai orfana di simbolo e denominata furbescamente “Movimento per Casavatore”. Assente da tale ultima lista gran parte (oltre i due terzi) degli attivisti del M5S già allontanati dal plenipotenziario ex Consigliere.
Si fa spazio nella competizione anche il partito di maggioranza di Governo Fratelli d’Italia, con il candidato Sindaco Dott. Mauro Muto, già in passato Primo Cittadino di Casavatore e Direttore sanitario di prestigiosa Azienda Ospedaliera Campana.
Numerosi i “figli d’arte” presenti nei tre schieramenti e diversi gli ex politici, tra trombati eccellenti, parenti mascherati e silenti assessori fantasma già distintisi nella passata amministrazione per il loro totale immobilismo, che ha prodotto conseguenze di tutto rispetto, fuorché per i cittadini: è sufficiente pensare alle scuole al collasso, all’ambiente devastato, alla partecipazione popolare ridotta a zero, alle strutture sportive volutamente abbandonate, alle politiche sociali al palo, al solito cemento a go-go, alla TARI sulle pertinenze quadruplicata, alla percentuale della raccolta differenziata in calo ed alla sicurezza del territorio peggiorata, nonostante il miracolo economico del PNRR e i relativi stanziamenti a pioggia, non certo merito dei politici, i cui effetti tuttavia saranno da valutare solo al completamento (ove mai dovesse avvenire) delle opere finanziate, come del resto si è registrato in TUTTI i Comuni.
Non stupisce i più informati la mancata autorizzazione della lista del Movimento Cinque Stelle, dovuta evidentemente all’emorragia di veri attivisti sul territorio ed all’assenza di un gruppo territoriale, volutamente mai costituito allontanando sapientemente i pochi volenterosi. Il simbolo presentato rasenta poi la presa in giro, raffigurando temi da sempre ignorati dal consigliere uscente, che non ha mai sottoscritto personalmente alcuna proposta in merito ad anziani e disabili, né tantomeno per la famiglia e per l’ambiente.
Scomparsi gazebo e banchetti, poi, ogni iniziativa è stata soffocata sul nascere per più di tre anni dallo sparuto gruppetto di imperterriti e sconosciuti fedeli all’unico ormai ex consigliere. Una scelta scontata, quindi, quella della dirigenza del Movimento, per questioni di palese inadeguatezza, almeno per quanto risulta da fonti non ufficiali.
Non bisogna infatti sottovalutare il dettaglio che nessuno dei punti del “patto di sangue” con il Sindaco sostenuto dal PD (poi dallo stesso sfiduciato evidentemente per impedire l’approvazione del P.U.C. ed altri provvedimenti non graditi) sia stato nei fatti raggiunto.
Doveroso pertanto limitare i danni, nella speranza di ricostruire un VERO Movimento Cinque Stelle sulle macerie generate dall’inerzia di un solo portavoce, peraltro mai confrontatosi con gli iscritti se non in riunioni segrete con pochi adepti, e dei numerosi “assessori lampo”, tutti inspiegabilmente calati dall’alto.
Con tali presupposti la lista “scimmiottante” tenterà comunque il colpo gobbo utilizzando un nome simile, nella speranza di attirare i “voti d’opinione” convincendo gli elettori del VERO Movimento a barrare un simbolo con uguali colori ed un titolo fuorviante.
Il tutto nel disperato tentativo di racimolare qualche misera carica, meglio ancora se ben retribuita, una volta smarrita l’identità con l’espresso rifiuto, forse definitivo, di concedere l’ambìto simbolo.
Un copione già visto, patetico leit motiv dominante di pochi personaggi che non hanno mai rappresentato altro che se stessi.
Insieme a tante nuove promettenti risorse, vecchie volpi e giovani lupi travestititi da agnellini si contenderanno tra un mese le tante posizioni di responsabiltà nell’esclusivo interesse del Paese.
Oppure in quello personale. A noi la scelta.