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Marano di Napoli

MARANO. Chiusura stadio,Visconti:”Lavoriamo per trovare una soluzione”

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Sono passate 2 settimane da quando lo stadio di Marano ha chiuso battenti. Il Sindaco Visconti si è da subito attivato per trovare una soluzione per ripristinarne l’uso ma per far sì che ciò avvenga in modalità e termini consentiti dalla legge ci vorrà ancora del tempo.

E così, mentre la squadra di rugby svolge i propri allenamenti all’esterno dell’impianto, questo pomeriggio c’è stata una manifestazione simbolica da parte dell’atletica studentesca Marano. L’ associazione, che ormai da giorni non può usufruire della pista di atletica dello stadio comunale, ha svolto un allenamento nel Piazzale Escrivà antistante la sede centrale dell’ente cittadino. I circa 50 ragazzi sono costretti da giorni a girovagare tra gli spazi del Ciaurro, strade isolata cittadine e quando possibile lo stadio di Qualiano.

Qualche novità, però, potrebbe arrivare lunedì. Il Sindaco Visconti, infatti, incontrerà le Associazioni del territorio dei carabinieri, della finanza, dei renger e della protezione civile per capire se sia possibile una collaborazione per aprire a turno i cancelli dello stadio Nuvoletta in attesa di un bando che stabilisca criteri della gestione dell’impianto.

Attualità

Omicidio Giaccio sciolto nell’acido: 30 anni ai boss del clan Polverino e 10 anni al pentito Perrone

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Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha condannato Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, elementi apicali del clan Polverino di Marano, a 30 anni di reclusione per l’omicidio del giovane Giulio Giaccio, ucciso per errore e sciolto nell’acido 25 anni fa.

Dieci anni di reclusione, invece, per il collaboratore di giustizia Roberto Perrone. Nappi e Cammarota sono considerati i mandanti del delitto. Perrone era invece nell’auto dove fu giustiziato Giaccio. Per questo delitto sono indagati altri esponenti di spicco del clan Polverino: Salvatore Simioli, Raffaele D’Alterio e Salvatore De Cristofaro.

Le indagini sono coordinate dal pm della Dda di Napoli Giuseppe Visone e, prima ancora, dal pm Maria Di Mauro. Soddisfazione da parte dell’avvocato di parte civile Alessandro Motta. Le motivazioni della sentenza saranno note tra 90 giorni.


(fonte: ilmattino.it)

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Cronaca

Associazione mafiosa e corruzione: 12 anni e 6 mesi di reclusione per l’ex sindaco di Marano

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Inflitta una pena di 12 anni e 6 mesi di reclusione all’ex sindaco di Marano, Mauro Bertini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.

La decisione è dei giudici del tribunale di Napoli Nord, dopo un processo durato oltre tre anni e mezzo. Secondo i giudici, Bertini avrebbe favorito i clan nell’aggiudicazione degli appalti pubblici. Condannati a 3 anni l’imprenditore edile Angelo Simeoli (3 anni) e i fratelli Aniello e Raffaele Cesaro. Assoluzione invece per Eduardo Pellecchia.

La corte, presieduta dal giudice Eleonora Pacchiarini, ha riconosciuto il ruolo di Bertini nell’infiltrazione della camorra nella pubblica amministrazione locale, in particolare per quanto riguarda l’assegnazione di appalti edilizi.

L’ex primo cittadino di Marano era già stato coinvolto in passato in vicende giudiziarie legate alla criminalità organizzata.

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Cronaca

Marano di Napoli, scoperta pensione per cani tra sporchizia e abusivismo

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I Carabinieri Forestali del Nucleo di Pozzuoli nel comune di Marano di Napoli, grazie alla segnalazione di un’associazione animalista, hanno posto sotto sequestro una pensione abusiva per cani.

Gli animali erano tenuti in alcune stanze di un appartamento ed in box realizzati all’esterno dell’abitazione.

I cani scoperti, appartenenti a diverse razze, si presentavano – secondo i carabinieri – sporchi e detenuti in maniera irregolare. La persona proprietaria dell’immobile, una donna di 50 anni del posto, non esibiva la documentazione che attestasse il legittimo possesso degli animali, né – secondo gli investigatori – mostrava autorizzazione per esercitare il servizio di pensione per cani.

Considerando la specificità della situazione, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento del Servizio Veterinario della ASL Napoli 2 e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Marano di Napoli.
I cani sono stati visitati dai veterinari, mentre i tecnici comunali hanno rilevato che i box realizzati erano privi di autorizzazione edilizia. Al termine dell’ispezione, i cani, una quarantina, sono stati posti sotto sequestro in attesa di un destino migliore.
I box realizzati abusivamente sono stati sequestrati penalmente.

La persona responsabile dell’attività è stata denunciata in stato di libertà per maltrattamento di animali ed abuso edilizio presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord.

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