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AFRAGOLA. La vicenda del premio all’addetto stampa assume sempre più i contorni dell’illegittimità

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AFRAGOLA – Vicenda Alaia parte II. Quello che sta avvenendo intorno alla vicenda che vede aumentare il premio di produzione dell’addetto stampa del Comune per una cifra che equivale a 9mila euro assume sempre di più i contorni dell’illegittimità.

Come tutti sanno una volta pubblicata la determinazione dirigenziale quanto scritto per diventare esecutivo ha bisogno dell’avvalimento del Responsabile alle Finanze. Ovviamente tutti credevano che per almeno questi giorni tutto ciò non sarebbe stato possibile visto che la dott.ssa Flagiello è a casa in malattia. Ma a rendere tutto esecutivo ci pensa l’onnipresente Marco Chiauzzi, che nel frattempo rientrato al lavoro dopo aver risolto parzialmente le sue vicende giudiziarie, appone la sua firma in totale assenza di un qualsiasi decreto che gli consentisse di dare esecutività a quel provvedimento.

L’indignazione tra i dipendenti comunali si fa sempre più fitta visto che ad oggi sia loro che gli addetti ai lavori si domandano: quanti ragionieri ha il Comune di Afragola? Ovvero: chi è il ragioniere del Comune di Afragola?

Intanto da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, dopo il nostro articolo di ieri (leggi qui) il sindaco ha chiesto parere alla Segretaria Comunale sulla legittimità del suo atto e questo dimostra quanti e quali siano i dubbi del primo cittadino prima di mettere mano alla penna. Vi terremo aggiornati.

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Afragola

Perchè proprio a me

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Afragola– Grande partecipazione da parte delle famiglie del territorio afragolese e non solo, ieri presso la Parrocchia San Giorgio Martire di Afragola. Il Parroco: don Massimo Vellutino con due psicologi esperti in campo familiare ed educativo: Mariano Iavarone e Amalia Rodontini con tanta empatia, fulcro dell’incontro di ieri, hanno lanciato un appello a tutti i genitori: diventare protagonisti attivi nella salvaguardia e nell’educazione dei ragazzi. Un Patto Educativo per “prendere in carico”, anzi “prendersi cura”, di ogni singola persona e contesto, mobilitando intorno ad esse competenze ma soprattutto un’infinita umanità. Perciò il patto non potrà che essere persona per persona, famiglia per famiglia, quartiere per quartiere, municipalità per municipalità. Con una capacità di affrontare i numerosi aspetti del disagio di ogni singolo minore “a rischio” con uno sguardo integrato e approfondito.

L’incontro di ieri è stato un grande test di sussidiarietà e democrazia partecipativa. Fondamentale è la regia, di cui deve farsi carico l’ente pubblico, il Comune, con uno sforzo di dialogo e ascolto che precede qualsiasi impiego di risorse. Tutti gli attori coinvolti hanno poi una parte chiara di corresponsabilità e devono essere corresponsabili sia nei diritti sia nei doveri. La regia è essenziale, ci si raccordi, ci si parli, ci si intenda su obiettivi e visione.

Radici forti…ali leggere! Rappresentano la base solida, la stabilità e la connessione con la famiglia e la comunità. Sono le radici che permettono di rimanere ancorati alla realtà, e di sentirsi parte di un gruppo, ma allo stesso tempo la leggerezza delle ali per mantenere l’autonomia, la libertà di espressione, la capacità di prendere decisioni e di volare verso il futuro. Le ali rappresentano l’indipendenza, la possibilità di esplorare nuove esperienze e di raggiungere i propri obiettivi. 

Il patto educativo formalizza l’impegno di tutte le parti (scuola, famiglia e alunno) a collaborare per la crescita armoniosa del bambino basandosi su una visione condivisa dell’educazione, con l’obiettivo di creare un ambiente di apprendimento positivo e sostenibile. 

Le “radici forti e ali leggere” rappresenta l’equilibrio ideale tra la stabilità e l’autonomia, per favorire la crescita armoniosa e lo sviluppo di individui resilienti e capaci di affrontare il futuro con fiducia.

Genitori non isoliamoci, ritorniamo ad essere uniti perchè il confronto e la collaborazione sono gli unici mezzi a nostra disposizione per aiutare i nostri ragazzi in questo mondo troppo veloce, globalizzato e contorto.

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Afragola, uomo freddato in un negozio, Francesco Silvestro (FI): “La risposta dello Stato deve essere ferma!”

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“Quanto accaduto ad Afragola è un fatto gravissimo che conferma una realtà da tempo segnalata: la pressione criminale nella zona è fuori controllo. La risposta dello Stato deve essere ferma, coordinata e visibile, come lo è stata a Caivano. Nessun territorio e nessuna comunità va lasciata sola.”
Lo dichiara il Senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, in merito all’agguato mortale nei confronti di un 45enne avvenuto nella serata di ieri ad Afragola, che aggiunge: “Faccio i miei complimenti al prefetto di Napoli, Michele di Bari, per il suo tempestivo intervento e per la decisione di intensificare i controlli delle forze dell’ordine. E’ importante – prosegue il Senatore – che il Governo garantisca per Afragola la stessa attenzione, lo stesso rigore e lo stesso impianto operativo che sono stati messi in campo a Caivano. Non si può tollerare che la criminalità organizzata si riorganizzi spostandosi di pochi chilometri. Lo Stato deve dimostrare di esserci, con atti concreti e presenza continua.”

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Afragola, Martina Carbonaro: la Presidente della Commissione Femminicidio incontrerà i genitori della vittima

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Oggi alle 15.30 nella sede del Comune di Afragola la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere Martina Semenzato, incontrerà i familiari di Martina Carbonaro.

All’incontro saranno presenti il Prefetto di Napoli Michele di Bari e il Sindaco di Afragola Antonio Pannone.

“È un dovere morale essere vicina a questa famiglia – afferma Semenzato – Tutti i femminicidi sono uguali per dolore e drammaticità, ma alcuni colpiscono per la giovane età della vittima e dell’assassino e per l’efferatezza del gesto. Abbiamo bisogno di una torsione culturale forte e quantomai di quel patto di corresponsabilità che nasce in famiglia, viene raccolto dalla scuola e dalla società civile e messo a terra naturalmente dalla politica. La Commissione che presiedo lavora già in maniera trasversale sui temi del femminicidio e della violenza di genere e di questo – conclude – ringrazio i commissari e le commissarie di maggioranza e opposizione”.



(fonte: Ansa)

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