

Arzano
Paura ad Arzano: al fuoco una fabbrica di prodotti chimici
Incendio in una fabbrica di prodotti chimici: si tratta della fabbrica D’Amato.
Il rogo si è sviluppato alle 14.00 di questo pomeriggio ed ha coinvolto l’azienda.
Sul posto, nella zona industriale della città, i vigili del fuoco che sono intervenuti a seguito delle segnalazioni dei cittadini.
L’incendio ha sprigionato un’alta e densa nuvola di fumo nero che ha invaso il cielo. Il fumo è visibile a chilometri di distanza, tanti residenti hanno lanciato l’allarme.
I pompieri, intervenuti sul posto, hanno messo in sicurezza l’area e spento le fiamme.
Al momento non si conosce con esattezza l’esatta dinamica e se ci siano o meno feriti, sul posto anche le forze dell’ordine.
Ambiente
L’AMBIENTE AL CENTRO – da Arzano un messaggio di speranza.

Grande partecipazione, questa mattina, all’evento organizzato nella sala conferenze del Liceo Giordano Bruno, Istituto inserito nel circuito “GREEN” e nel patrimonio immateriale dell’UNESCO da Luigi Giovenco, presidente della commissione Ambiente del Comune, che ha visto la presenza dei vice Presidenti di Senato e Camera, Sen. Mariolina Castellone (sua la proposta di Legge sull’istituzione dei Registri dei tumori, ancora in attesa dei relativi decreti attuativi) e On. Sergio Costa (già ministro dell’Ambiente durante il Governo Conte), nonché del primo firmatario della Legge contro gli Ecoreati e già sottosegretario Salvatore Micillo. Dopo i saluti del Sindaco Cinzia Aruta e della Dirigente scolastica dott.ssa Maria Luisa Buono, si sono succeduti poi negli interventi l’assessore all’ambiente dott.ssa Maddalena Tramontano, l’ex sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo, che ha sottoposto all’attenzione della platea il grave problema delle ecomafie e dei disastri ambientali oggi regolamentati da una Legge dello Stato, l’On. Agostino Santillo e l’ex presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Presente il Consigliere Regionale Massimiliano Manfredi. Il delicato tema ambientale, in tutte le sue articolazioni, affrontato in un’aula gremita di studenti e di cittadini: dalle emergenze climatiche alla corretta differenziazione dei rifiuti, in un’analisi approfondita di criticità e di possibili soluzioni, ponendo al centro la COMPETENZA.
Il Prof. Donato Giovannelli, docente universitario dell’Università Federico II e ricercatore del CNR, ha sottolineato l’influenza dell’antropocene nel peggioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta. Fenotipo genetico, costruzione della nicchia, eredità ecologica: principi basilari per comprendere l’urgenza di porre rimedio alla distruzione umana dei territori, delle acque, dell’atmosfera.
Il suo invito alla riflessione rivolto ai giovani è di quelli che non si possono ignorare. Non abbiamo un “piano B”, né un pianeta di riserva. Segue, in conclusione, l’intervento della prof.ssa Giuliana Di Fiore, che ringrazia i presenti e riporta al centro il valore etico dei temi ambientali, capaci di unire anche forze politiche significativamente diverse.
Come ribadito nel suo intervento dall’ex ministro e generale dei carabinieri forestali Sergio Costa, “siamo noi ad avere bisogno del pianeta, non è certo il pianeta ad avere bisogno di noi”.
Arzano
Arzano. Autorizzazioni mancanti e sicurezza violata. sequestri e denunce

Nel corso della mattinata di ieri, nell’ambito di uno specifico servizio, i Carabinieri della Tenenza di Arzano, coadiuvati da tecnici dell’ASL di Napoli Nord 2, hanno sottoposto a sequestro preventivo un’azienda arzanese che produce tacchi per scarpe. Nel corso del servizio, infatti, sono state rilevate alcune violazioni per quanto concerne le norme in materia di sicurezza sul lavoro, oltre che la mancanza di alcune autorizzazioni. Per questi motivi i locali e i macchinari della predetta impresa sono stati sottoposti a sequestro con il conseguente deferimento in stato di libertà dell’amministratore unico dell’azienda.
Arzano
Napoli. Traffico di banconote false, scoperta una banda che le scambiava con criptovalute

Una persona in carcere, cinque ai domiciliari e per altre due è scattato divieto di dimora nella provincia di Napoli Si è conclusa così un’articolata indagine dei carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, avviata nel 2018, su un traffico transnazionale di banconote false.Le indagini hanno complessivamente consentito di delineare le dinamiche distributive della valuta falsa, attraverso un vendor attivo sui marketplace dal 2012, il quale, ricorrendo a complessi processi di ‘anonimizzazione’ telematica, gestiva i pagamenti in criptovalute e le conseguenti forniture effettuate da spedizionieri che inviavano plichi e pacchi postali – celando la valuta falsa all’interno di materiale vario
Ad Arzano è stata poi chiusa una stamperia clandestina digitale per la produzione di banconote false, i cui produttori sono stati già arrestati il 1 dicembre 2021, in esecuzione della misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord nell’ambito della medesima operazione. Al momento sono oltre 50 gli indagati. Le misure cautelari eseguite nella mattinata di oggi sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. Gli indagati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa.
Inoltre, per i terminali localizzati all’estero, nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia sono stati interessate le polizie di Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Lituania.
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