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AFRAGOLA. Il centrodestra ha il nome del suo candidato a sindaco. Il centrosinistra strizza l’occhio al centro

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AFRAGOLA – Nell’indecisione della data delle prossime elezioni amministrative dove non si sa se si andrà a votare a giugno o a settembre, le varie fazioni politiche cominciano le grandi manovre e a muoversi sono sempre le stesse facce note.

Pochi giorni fa a casa dell’ex Presidente del Consiglio Tommaso Bassolino si è svolta una riunione tra ex consiglieri rimasti fedeli a Grillo compreso l’ex sindaco. La riunione è stata fortemente voluta dall’ex vicesindaco Biagio Castaldo e lo scopo di essa più che la proposta per il futuro era l’analisi della caduta della consiliatura Grillo.

Il meeting è terminato con un nulla di fatto poiché nell’individuare le colpe, ognuno, come fatto quando si era al potere, si è arroccato sulle proprie posizioni.

Dal canto suo, anche se in quella riunione non si è fatto avanti, l’ex Sindaco ha già fatto sapere di essere disposto a scendere di nuovo in campo, più che altro per dimostrare che con una squadra fatta da uomini che non pensano solo ed esclusivamente al proprio interesse riesce a dimostrare di saper amministrare alla perfezione.

In realtà, oltre Grillo, sono tanti quelli che covano i sogni di gloria, a partire dall’ex vicesindaco Biagio Castaldo, Antonio Caiazzo, Domenico Tuccillo, Giovanni Boccellino, Nicola Perrino, Gennaro Giustino, Tommaso Malerba e non ci meraviglieremo se ci fossero altri.

Un nome su tutti necessita di particolare attenzione ed è quello di Giuseppe Affinito che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo rappresenterà la sintesi della coalizione di centrodestra. Il suo nome è stato messo sul tavolo dall’ex senatore Nespoli. La dimostrazione lampante di quanto scoperto è anche la posizione presa in quella riunione sopracitata quando continuava a prendere le difese del collega Arcangelo Ausanio nei confronti di chi voleva accusare quest’ultimo di tradimento.

L’ex assessore, sempre visto negli ultimi anni come fedelissimo di Claudio Grillo e su cui l’ex Sindaco ha sempre confidato – mossa poi rivelatasi totalmente fallace – farà un po’ fatica a spiegare alla città del come è potuto essere stato fedele fino alla fine nei confronti dell’ex Sindaco e dopo pochi giorni rappresentare il candidato sindaco di chi ha mandato tutti a casa. Ma siamo sicuri che anche questo sarà spiegato in perfetto politichese.

Il centrosinistra per non cedere il passo farebbe bene, dal canto suo, a cercare di serrare i ranghi e presentarsi compatto alle prossime urne con una sintesi d’impatto, visto che con tutti i nomi fatti prima è quasi sicuro che non si vinca al primo turno e su questo anche il PD ci sta pensando.

All’interno del partito di Zingaretti afragolese non tutti vedono di buon occhio il Consigliere Domenico Tuccillo, il suo primo antagonista ce l’ha proprio in casa ed è rappresentato da Giovanni Boccellino ma lo stesso, contestualmente, sarebbe anche propenso a dare uno sguardo verso il centro un po’ più liberale e non è l’unico, visto che da indiscrezioni pare che alcuni elementi del partito democratico a livello provinciale stiano verificando anche l’opportunità di guardare oltre il recinto domestico e scovare dal giardino del vicino alleato la scelta giusta.

A tal proposito si potrebbe anche ipotizzare un centrosinistra unito con una tendenza al centro individuando nel politico che più di tutti ha lottato affinché il mandato Grillo volgesse al termine ed innestare una nuova stagione per Afragola la propria sintesi. Stiamo parlando di Gennaro Giustino. Il leader di “A viso aperto” in realtà potrebbe essere visto tranquillamente come un uomo di sinistra rimasto fedele e vicino alle file del PD negli ultimi dieci anni come fatto da nessuno anche iscritto tra le file dei dem. L’ex Consigliere è stato candidato alla regione a supporto di De Luca nel 2015, così come la sorella alle ultime regionali, è stato eletto ed è rimasto fedele al Sindaco del PD dal 2013 al 2018 senza mai recriminare prebende o tirare per la giacca il primo cittadino, è stato candidato tra le file del centrosinistra, presentando una lista nella coalizione formata dal PD nonostante la consapevolezza dello svantaggio dei sondaggi cittadini. Illustrato ciò si potrebbe comprendere tranquillamente il perché alcuni elementi sovracomunali del partito di Zingaretti potranno guardare con interesse oltre il proprio steccato.

Una sola cosa è certa, cambieranno gli scenari, cambieranno gli schieramenti ma i nomi in campo con molte probabilità saranno sempre gli stessi, finora la società civile ancora dorme e forse non si sveglierà mai, visto che Afragola già da diversi anni è assuefatta a questa classe dirigente.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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