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Cronaca

Tragica lite familiare: figlio uccide il padre a martellate

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Una tragica lite familiare è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 22 febbraio, a Porto Viro, in provincia di Rovigo dove un uomo ha ucciso il padre a martellate.

Il 57enne Giovanni Finotello è stato ucciso a martellate dal figlio al culmine di una lite.

L’uomo sarebbe stato raggiunto dal figlio che lo ha colpito con diverse martellate alla testa e al busto. Inutile la corsa in ospedale: il 57enne è morto poco dopo il suo arrivo.

L’allarme è scattato nel pomeriggio di oggi, alle 14.30 circa, quando è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine in via Siviero, nel piccolo comune di Porto Viro.

È qui che sono giunti i carabinieri della compagnia di Adria dove si sono trovati dinanzi al corpo in fin di vita di del 57enne Giovanni Finotello, colpito dal figlio 29enne con diverse martellate.

Trasportato d’urgenza alla casa di cura “Madonna della Salute” di Porto Viro, è deceduto poco dopo il suo arrivo.

Il figlio, fermato dai militari, è stato portato in caserma per essere interrogato. Al momento sembra che l’aggressione sia avvenuta al termine di un furioso litigio tra i due.

 

 

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Cronaca

Napoli, si fingono tecnici Enel e derubano un’anziana: la situazione

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Furto commesso ai danni di un’anziana a Napoli, per la quale i carabinieri della Stazione di Napoli-Capodimonte hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di Vincenzo Castellano e Davide Esposito.

In particolare, i due sono entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti gravemente indiziati di un furto commesso nell’abitazione di una 79enne napoletana. Infatti, i due si sarebbero presentati a casa della donna come tecnici dell’Enel, e approfittando della distrazione dell’anziana avrebbero rubato alcune carte di prelevamento, grazie alle quali avrebbero successivamente intascato circa 1800 euro.

Pertanto, grazie alle analisi delle telecamere installate lungo la strada, i carabinieri sono riusciti a ricostruire le mosse dei due, e li hanno rintracciarti e associati agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, parla il killer: “L’unica forma di pentimento è togliermi la vita”

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Dopo aver confessato l’omicidio di Giulia Tramontano, il barman Alessandro Impagnatiello avrebbe confessato al suo avvocato la frustrazione per il gesto che ha commesso, pronunciando queste parole:

“L’unica forma di pentimento che abbia un senso è togliermi la vita”.

Pertanto, il suo legale Sebastiano Sartori, al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo nel quale il suo assistito ha confessato l’omicidio, ha “aggiunto particolari che riguardano l’ultima fase dell’accoltellamento”, “negando la premeditazione e dicendo che ha fatto tutto da solo”.

Tuttavia, il colloquio dell’assassino è durato meno di un’ora, e il suo difensore ha negato che l’uomo avesse assunto sostanze stupefacenti la sera del delitto, e che non ha chiesto alcun trasferimento del suo assistito presso qualche struttura psichiatrica o sanitaria, poiché a suo dire egli “può stare in carcere”, ma ha intenzione di “approfondire alcuni aspetti”.

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Cronaca

Genova, donna travolta da un’auto in corsa mentre era sul marciapiede

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Attimi di paura a Genova, dove una donna di 68 anni è stata travolta da un’auto in via San Martino, ed ora versa in gravi condizioni all’ospedale.

In particolare, l’incidente è avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Papigliano, e sulla cui dinamica stanno ora indagando gli investigatori. Pertanto, alla guida della vettura vi era un uomo di 72 anni, risultato negativo ai primi test di alcol e droga.

Tuttavia, stando alle prime informazioni, la donna potrebbe essere stata investita mentre era sul marciapiede. Al momento, l’ipotesi più probabile è che l’uomo potrebbe aver perso il controllo dell’auto per un improvviso malore alla guida, travolgendo poi la malcapitata.

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