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Napoli. Lavori Galleria Vittoria: si punta a eliminare i pericoli per ottenere il dissequestro

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Proseguono i lavori per la messa in sicurezza della Galleria Vittoria a Napoli, affinché si giunga al tanto agognato dissequestro. A tal proposito, l’assessore Alessandra Clemente ha così dichiarato: “Il lavoro sulla Galleria Vittoria che sta facendo il Comune è importante. Stiamo dando massima priorità alla sicurezza e ad indagini dedicate e approfondite per restituire alla città il miglior risultato possibile grazie a professionisti esperti del settore”.

“Abbiamo commissionato ulteriori indagini dell’ammasso tufaceo fin sulla superficie della collina di Pizzofalcone oltre ad approfondimenti, alcuni dei quali hanno richiesto nuovi sopralluoghi e rilievi, che hanno riguardato, in particolare, lo studio geomeccanico dell’ammasso tufaceo in cui è scavata la galleria e lo studio idrologico delle acque, indagando reti idriche e fognarie, grovigli di allacci privati, cunicoli e cavità sotterranee; insomma si sta svolgendo un lavoro certosino, lungo e complesso, quotidiano, non visibile dal livello stradale”. 

L’amministrazione, ha stanziato già nel mese di dicembre le risorse necessarie e affidato ai tecnici comunali il compito di eseguire una campagna di indagini di ogni aspetto della galleria, per valutarne il complessivo stato di salute. Stando al risultato delle indagini, gli uffici comunali hanno quindi redatto un progetto di intervento approvato dalla Giunta con una delibera del 28 dicembre 2020, stanziando 607 mila euro per eseguire i lavori e individuando la ditta per la loro esecuzione. Alla Procura è stato chiesto il dissequestro della galleria per l’esecuzione dei lavori, richiesta allo stato respinta, a fronte della mancanza di ulteriori elementi. I tecnici sono dunque all’opera per fornire le rassicurazioni necessarie all’eliminazione del pericolo che porterebbe al dissequestro della galleria e iniziare con i lavori.

 

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Scomparsa nel Milanese la 29enne Giulia Tramontano: è al settimo mese di gravidanza

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Sono ore d’ansia e angoscia per la famiglia e gli amici di Giulia Tramontano, la 29enne di origini napoletane ma residente a Senago, nel Milanese, scomparsa improvvisamente dallo scorso sabato sera. La donna è al settimo mese di gravidanza, e secondo alcuni familiari avrebbe portato con sé soldi e passaporto.

Al momento, non si conoscono i reali motivi di questa fuga, anche se la famiglia esclude che si tratti di un allontanamento volontario. Infatti, la 29enne agente immobiliare, era sempre in contatto con familiari e amici, tranne che nella giornata di domenica, evento che ha messo in allarme i suoi cari che hanno subito denunciato la sua scomparsa.

Pertanto, Giulia è alta 1,68 cm, ha i capelli lunghi e biondi, oltre ad un tatuaggio sul braccio sinistro.

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Neonata abbandonata dalla madre fuori al Pronto Soccorso: i dettagli

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Vergognoso episodio avvenuto lo scorso 24 maggio a Milano, dove una neonata è stata abbandonata all’esterno del Pronto Soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni. Si tratta del terzo caso in due mesi, dopo il ritrovamento del piccolo Enea nel giorno di Pasqua e quello della bambina abbandonata dalla madre in uno stabile dismesso.

A darne notizia, ci ha pensato l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni, che ha così scritto in una nota:

“La bambina è stata subito presa in carico dai medici ed infermieri dell’ospedale di Sesto, che le hanno prestato le prime cure necessarie dopo le ore trascorse fuori dalla struttura in stato di abbandono, per poi disporne il trasferimento nella stessa giornata all’ospedale Niguarda, dove si trova attualmente e risulta in condizioni di salute stabili”.

In seguito, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, si è così rivolto alla madre:

“Faremo il possibile per assicurare che la bambina possa tornare dalla madre. Il nostro Comune ha predisposto una serie di progetti e misure di sostegno per dare supporto alle famiglie in difficoltà. Sul nostro territorio ci sono inoltre numerose realtà, che lavorano per risolvere queste storie tristi. La madre della bambina non deve avere paura e riconoscere la figlia, noi saremo al suo fianco, non verrà lasciata sola”.

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Mattarella riceve il premio Paolo VI: “Giusto devolvere la somma per i danni causati dall’alluvione”

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Dopo aver ricevuto da Papa Francesco il Premio Internazionale Paolo VI, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rilasciare queste dichiarazioni:

“Vorrei chiedere all’Istituto Paolo VI, di destinare la somma collegata al premio alla comunità intitolata a Giovanni XXIII nata in Romagna. Alcune delle sue case d’accoglienza sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Penso che con il premio più che la mia personale azione, si intenda e si è inteso indicare un modo di interpretare l’impegno nella società e nelle istituzioni, che in molti hanno praticato e sviluppato ispirandosi alla visione di Paolo VI e ai suoi insegnamenti, che tante volte ha espresso. E io spero di meritare la valutazione di averli bene interpretati”.

Ecco il commento di Papa Francesco:

“Sono lieto signor Presidente, di farmi strumento di riconoscenza a nome di quanti, giovani e meno giovani, vedono in Lei un maestro, un maestro semplice, e soprattutto un testimone coerente e garbato di servizio e di responsabilità”.

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