Cronaca
Frattamaggiore. Entrano in una villetta ma vengono beccati dai carabinieri: topi d’appartamento in manette
I carabinieri della stazione di Frattamaggiore hanno arrestato in flagranza per tentato furto aggravato in abitazione Mijailovic Robert, 27enne e Jevremovic Milosav Ivan, 20enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine e residenti presso il campo nomadi di Napoli- Secondigliano.
I due sono stati sorpresi e bloccati dai militari dell’arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, mentre uscivano da una villetta a schiera di Frattaminore.
I Carabinieri hanno accertato che i due si erano introdotti all’interno della villetta forzando la porta di ingresso.
I due uomini, probabilmente avvertiti da un complice che faceva da palo e sul quale sono in corso indagini per l’identificazione, alla vista dei carabinieri hanno tentato di fuggire. Sono stati bloccati dopo un breve inseguimento a piedi.
Perquisiti, sono stati trovati in possesso di due grossi cacciavite e dei guanti in lattice.
I proprietari dell’abitazione, immediatamente avvertiti, hanno trovato l’intera casa a soqquadro ma hanno riferito che nulla risultava essere stato rubato.
Gli arrestati sono in attesa di giudizio.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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