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Marcianise

Centro Campania, ruba 1600 euro di vestiti

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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno proceduto, presso il parco commerciale “Campania”, all’arresto in flagranza di reato per furto, di una trentaseienne di origini marocchine residente a Sarno.

La donna si era impadronita di alcuni capi di abbigliamento del valore di 1600 euro cercando di scappare dal negozio. I militari dell’Arma sono stati allertati dal personale della sicurezza e subito hanno bloccato la donna.

La responsabile è stata e restituita agli aventi diritto. L’arrestata è stata trattenuta presso le camere di sicurezza dell’Arma, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

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Acerra

Questione ambientale. “no alla quarta linea del termovalorizzatore” trasmesso alla Regione Campania

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‘No alla quarta linea del termovalorizzatore’, il documento dei sindaci trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania ed alla Città Metropolitana. Nove gli amministratori che hanno sottoscritto l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Acerra, che punta a creare una rete tra sindaci lavorando in maniera sinergica per la tutela ambientale e sanitaria dei territori. Firmatari i Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Marcianise, Marigliano, Pomigliano d’Arco e San Felice a Cancello, i quali si  impegnano ad istituire un Tavolo Permanente che tenga conto di un piano d’azione per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.

“La tutela della salute e dell’ambiente costituisce un obiettivo prioritario dell’azione amministrativa – recita il documento – anche e soprattutto al fine di contenere i rischi sanitari che rappresentano un problema particolarmente avvertito nelle nostre città. Il dramma ambientale di questi territori deve assurgere, in modo concreto, a ‘questione politica nazionale’ di cui i governi, nazionali e regionali, devono farsi carico per le rilevanti implicazioni sociali, umane, finanziarie ed epidemiologiche”.

I sindaci manifestano la contrarietà alla paventata realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra rifacendosi anche al principio di precauzione quale riferimento giuridico qualificante dell’azione amministrativa comunale al fine di prevenire e contenere ogni rischio per le proprie comunità. “Il termovalorizzatore di Acerra è l’impianto di trattamento rifiuti più rilevante della Campania ed è una delle concause che concorrono all’indice di saturazione – sottolinea il sindaco di Acerra Tito d’Errico ecco perché è fondamentale che Città Metropolitana individui questo territorio come area non idonea alla localizzazione di ulteriori impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Regione Campania”. Tra le richieste dei sindaci figurano:

non realizzare la quarta linea del termovalorizzatore ubicato sul territorio  di Acerra e di giungere ad un suo progressivo decremento operativo; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente la realizzazione di una nuova linea di combustione dell’impianto di Acerra, la cui ricaduta, in termini di sostenibilità ambientale coinvolge i territori limitrofi oltre che l’originaria ubicazione dell’impianto; prevedere l’eventuale carico di ulteriori impianti di trattazione termica dei rifiuti diluito su tutto il territorio regionale salvaguardando le province di Napoli e Caserta; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente l’insediamento di nuovi impianti  di trattamento dei rifiuti speciali nel comparto territoriale di riferimento;

prevedere forme incentivanti per i Comuni che raggiungono un’alta percentuale di Raccolta Differenziata ed un alto grado di riciclabilità del materiale riducendo al minimo i rifiuti pro capite destinati ad incenerimento; implementare percorsi di screening gratuiti in tutte le aree coinvolte in accordo con le Asl di competenza; rendere operativo con urgenza l’Osservatorio Ambientale Regionale del termovalorizzatore di Acerra previsto dall’art 21 bis della L.R. 26 maggio 2016  n. 14  coinvolgendo i rappresentanti territoriali dei Comuni interessati; implementare con urgenza le azioni di monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico per i Comuni sede di impianti di trattamento rifiuti, così come previsto dall’art.21 ter della L.R. 14/2016, estendendole ai Comuni limitrofi; la partecipazione dei Comuni al recupero di energia che si ricava dal termovalorizzatore.

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campania

Paura a Marcianise, incendio all’interno di un supermercato, si indaga sulle cause che hanno portato all’ingente rogo

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Pomeriggio di paura a Marcianise dove i vigili del fuoco del Comando provinciale di Caserta sono intervenuti per un vasto incendio. La zona, via Evangelista, il rogo all’interno di un supermercato. Sul posto sono intervenute la squadra del distaccamento di Aversa, con a supporto due autobotti. È mistero sulle cause che hanno provocato l’incendio. L’unica certezza, al momento, i danni. Ingenti: distrutti circa ottocento metri quadrati di merci varie, con una grossa nube nera ed un forte odore acre che ha invaso la zona circostante.

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Marcianise

Marcianise. Tragedia alla Coca-Cola, muore operaio

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Non ce l’ha fatta Salvatore Fattorusso, il lavoratore investito ieri. L’Ispettorato del lavoro ed i carabinieri stanno effettuando accertamenti sull’incidente mortale sul lavoro avvenuto nello stabilimento della Coca Cola Hbc Italia, situato nell’area industriale di Marcianise.

La vittima è il 58enne di Angri Salvatore Fattoruso, dipendente di un’azienda di autotrasporti sarda, che stava lavorando nel deposito di Coca Cola. Dai primi accertamenti emersi, è che il lavoratore è stato colpito da un camion che andava in retromarcia, ha quindi rimproverato l’autista per poi accasciarsi al suolo; portato in ospedale a Caserta, è deceduto nelle ore successive per arresto cardiocircolatorio.

L’area dove è avvenuto l’incidente è stata sequestrata e la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine. Sulla salma è stata disposta autopsia.

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