

Afragola
AFRAGOLA. Le delibere sul Piano Casa fanno emergere l’inconsistenza politica di Antonio Caiazzo
AFRAGOLA – Al centro del dibattito pubblico questa volta finiscono le delibere di rigenerazione urbana votate in aula lo scorso 5 maggio nel Consiglio Comunale passato alla storia per la maglietta indossata dal Consigliere Gennaro Giustino che ammoniva il comportamento opportunistico del Sindaco juventino Pannone nell’illuminare Palazzo Moriani d’azzurro e pubblicizzare la sua decisione con tanto di foto insieme al Consigliere milantista Giacinto Baia.
Le delibere in questione trattano la materia urbanistica e si rifanno ad una decisione di quest’Amministrazione sul famoso concetto di abbattimento e ricostruzione degli immobili del centro antico di Afragola, attenendosi però al vecchio Piano Casa del 2009.
Considerando che il centro di Afragola presenta solo cemento, pietre e zero verde, si è pensato bene di colmare la mancanza di verde da dover donare all’utilità pubblica con il famoso strumento di monetizzazione o attraverso convenzioni stipulate tra ente comunale e proprietario che intende riqualificare il proprio immobile. Fino a qui nulla quaestio.
Le varie inquietudini ma soprattutto dubbi sulla genuinità di tali decisioni insorgono principalmente quando si pensa che il 30 Giugno è il termine ultimo per presentare il PUC pena il commissariamento. A tal proposito già trattammo l’argomento tre anni fa (leggi qui).
E partendo proprio dalla Delibera votata dalla giunta Grillo, dove erano presenti gli attuali Consiglieri Giuseppe Affinito e Biagio Castaldo, cominciano le nostre riflessioni.
L’attuale delibera votata in Consiglio Comunale prevede uno schema di convenzione tipo – valida per tutti i casi che si presenteranno all’Ufficio Urbanistica – le cui autorizzazioni verranno gesttite direttamente dal Dirigente al Settore Urbanistica Ing. Nunzio Boccia, evitando, così, di fatto, di passare per il Consiglio Comunale come regola, finora, prevedeva.
Allora qui i dubbi sono due. Questa attuale delibera annulla, di fatto, gli indirizzi stabiliti dalla giunta Grillo nella sua vecchia delibera? Se è si perché? Perché per Affinito e Castaldo valevano gli indirizzi di Grillo votando le autorizzazioni in aula mentre a distanza di tre anni, con la incombente scandenza del PUC, si decide di passare la palla al dirigente? Poi. Considerando che da Dicembre 2022 fino ad ora sono state istruite solo tre pratiche edilizie, mantenendo in caldo tutte le altre e facendo pensare che tutta quest’urgenza non ci fosse. A questo punto la domanda è: quante pratiche saranno istruite fino al 30 Giugno con questo metodo, sicuramente meno burocratico ma più facilmente permeabile? Ma soprattutto, in queste delibere e col potere demandato in mano al dirigente, dove risiederebbe il bene per la città tanto paventato dal tecnico Consigliere di opposizione Antonio Caiazzo? E su Caiazzo vorrei aprire un capitolo a parte!
È noto a tutti gli addetti ai lavori che il centro sinistra afragolese da alcune settimane è solito riunirsi in tavoli programmatici per discutere del futuro della città ma soprattutto della linea di opposizione da adottare in aula. Il Consigliere Caiazzo, finora non si è perso un appuntamento e fino a quel famoso Consiglio del 5 maggio scorso si è sempre dichiarato in linea con le idee del centrosinistra afragolese.
“Ei fu siccome immobile” così comincia l’opera di Alessandro Manzoni dedicata alla morte di Napoleone Bonaparte che avveniva proprio il 5 maggio 1821 presso l’Isola di Sant’Elena, a distanza di 202 anni esatti, in aula ad Afragola moriva l’idea politica del Consigliere Caiazzo dinanzi ai propri interessi di tecnico edile, ammesso che abbia mai avuto una visione concreta della politica. Ma veniamo ai fatti.
Il dato politico di Caiazzo viene meno quando da un lato siede al tavolo con i Consiglieri di sinistra Iazzetta, Salierno e Russo per poi votare in maniera contraria e quindi favorevole alle delibere di cui sopra, insieme alla maggioranza, nell’aula consiliare. Giustificando la sua scelta come una votazione utile per il bene della città. Ma non solo. Il paradosso di Caiazzo lo si percepisce soprattutto quando pur di giustificare la sua scelta di votare a favore, dichiara che i dubbi dell’opposizione vengono fugati dal fatto che gli imbrogli si sono sempre fatti e si continueranno a fare anche con una delibera dubbiosa. Quindi cosa vorrebbe comunicare il consigliere metropolitano: che anche a lui queste delibere parrebbero presentare profili di dubbiosità ma la necessità di votarla a favore è più alta di qualsiasi altro interesse pubblico? Intanto da legislatore, il Caiazzo si dovrebbe preoccupare che un provvedimento da lui votato non presenti né bachi né lacune che facilitassero facili raggiri da parte di chi è intenzionato ad imbrogliare cercando di mantenere così il potenziale imbroglione nel recinto del violatore di regole e non legittimare il suo imbroglio!
Ma il modus operandi del Caiazzo che dice e fa tutto e il contrario di tutto è noto a tutti. Il Consigliere metropolitano, anche per mantenere quest’ultimo status, ci ha abituato anche a cose ben più gravi del semplice smentire accordi fatti ad un tavolo di opposizione ed è giusto che in questo scritto si faccia anche una breve cronistoria.
Caiazzo è colui che quando il Sindaco Tuccillo, all’atto dell’approvazione del suo ultimo bilancio – quello dell’esercizio 2017 – mentre rischiava la tenuta del suo mandato, da Consigliere di opposizione si andò a nascondere proprio nella stanza del Sindaco pur di non prendere parte alla votazione e non essere costretto a votare contrario così come il suo ruolo gli obbligava. All’epoca il bilancio passò grazie all’astensionismo di Caiazzo e al voto in più dell’allora ex Presidente del Consiglio Nicola Perrino che grazie alla scaltrezza di Gennaro Giustino fu impelagato in un discorso futuristico per le amministrative che di lì a poco si dovevano effettuare, convincendolo di votare a favore il bilancio.
Caiazzo è colui che nella campagna elettorale delle Amministrative 2018 fu il promotore del tavolo del centro civivo con Nicola Perrino Sindaco, salvo poi il giorno prima della presentazione delle liste, fare dietrofront, accettare la presentazione del simbolo “Forza italia” a sostegno di Claudio Grillo, ottenendo la propria elezione e quella di Aniello Baia, Tommaso Bassolino e Raffaele Fusco. Da capogruppo del partito azzurro, in quella consiliatura fu capace di sfasciare il gruppo primo eletto della coalizione di Grillo per andare a rifugiarsi in un gruppo civico a tre con Arcangelo Ausanio – dopo un fatto di aggressione verbale e fisica avvenuto sulle scale di Palazzo Moriani con lo stesso – e Biagio Montefusco.
Caiazzo è colui che nella scorsa Campagna elettorale del 2021 ha cominciato a sedersi ai tavoli da portavoce della candidatura a Sindaco di Gennaro Giustino, salvo poi andando ad elemosinare una candidatura tra le file nespoliane a supporto di Antonio Pannone e solo dopo aver incassato il rifiuto categorico dell’ex senatore cominciò a sedersi ai tavoli di Antonio Iazzetta del centro sinistra, decidendo, anche qui in extremis, di fare dietrofront e prendere la decisione di ritornare all’ovile, stavolta da ultimo arrivato, tra le file di Giustino nella lista “A Viso Aperto” gruppo politico da cui, ufficialmente, non ha ancora preso le distanze, nonostante i fatti dimostrino il contrario.
Dato il modus operandi appena illustrato del Caiazzo, non c’è da meravigliarsi se oggi vota in aula in maniera contraria a quei consiglieri che lui stesso reputa compagni di percorso e posso asserire, senza tema di smentita, che il dato politico sulle scelte di Caiazzo è pressoché inesistente, come è inesistente qualsiasi logica adottata dal consigliere metropolitano a meno che il tutto non si traduca in due motivazioni. Il suo lavoro da tecnico edile sul territorio e il suo interesse spasmodico di conservarsi la cadrega a Piazza Matteotti.
Afragola
Afragola. Prossimo Consiglio Comunale il giorno 30 maggio presso la Casa Comunale di Piazza Municipio

Il Consiglio Comunale è stato convocato, dal Presidente del Consiglio geom. Biagio Castaldo, presso l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Piazza Municipio per oggi martedì 30 maggio 2023 alle ore 14.00 per la trattazione dei seguenti argomenti: Lettura ed approvazione delle deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale nelle sedute del 03/04/2023 e 24/04/2023;Mozione presentata dai consiglieri Salierno Marianna ed altri avente ad oggetto: “mozione sul disegno di legge contenente disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario”;
Richiesta convocazione consiglio comunale art. 39 del TUEL ad oggetto: “voto di sfiducia all’assessore alla cultura dott. Ernesto Salzano”; Conferma Aliquota Addizionale Comunale all’ IRPEF Anno 2023”; Imposta municipale propria anno 2023 – approvazione aliquote; Approvazione del regolamento per la disciplina della tassa rifiuti (TARI) – adeguamento alla deliberazione n. 15/2022/rif”; Approvazione delle tariffe Tari (tassa rifiuti) anno 2023. La seduta del Consiglio Comunale potrà essere seguita in diretta streaming collegandosi al sito del Comune di Afragola www.comune.afragola.na.it
Afragola
AFRAGOLA. Carabinieri e GDF al Comune. Acquisiti bilanci dal 2015 e decreti di nomina della giunta

AFRAGOLA – Giornate intense quelle passate dai dirigenti della macchina amministrativa afragolese. Alcuni giorni fa i responsabili dei settori, più nello specifico quello delle Finanze, hanno ricevuto nei propri uffici i missari della Corte dei Conti.
Carabinieri e Guardia di Finanza hanno preso d’assalto il Municipio. A condurre le operazioni delle fiamme gialle è stato direttamente il viceprocuratore generale della Corte dei Conti Ferruccio Capalbo. Motivo della visita? Accertamento delle colpevolezze sulla dichiarazione di dissesto votata in aula nel giugno del 2022.
Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il viceprocuratore ha ufficialmente aperto un fascicolo per individuare i responsabili dello stato di dissesto del Comune di Afragola a partire dagli attori che hanno votato i bilanci previsionali e consuntivi dal 2015 fino all’ultimo bilancio stabilmente riequilibrato dell’esercizio 2022 che, è giusto ricordarlo, è stato rimandato al mittente dal Ministero degli Interni già due volte.
Ma prima abbiamo scritto che a far visita nella casa comunale sono stati Carabinieri e Guardia di Finanza, si perché gli uffici comunali sono stati raggiunti contestualmente da due indagini, la prima è quella appena descritta e la seconda parrebbe sia propedeutica alla denuncia sporta dal Consigliere Antonio Iazzetta nei confronti dell’Assessore Ernesto Salzano per l’aggressione ricevuta, la quale ha aperto uno scenario più ampio nelle stanze della Procura che hanno spinto la stessa a chiedere alla Polizia Giudiziaria l’acquisizione di tutte le nomine e le deleghe firmate dal primo cittadino. Nelle maglie delle indagini, pare ci fosse finito anche un altro assessore che non disdegna frequentazioni poco raccomandabili sul territorio. Ma questa è una storia che magari approfondiremo in altri editoriali.
Chi sono, invece, per la legge i responsabili del dissesto finanziario di Afragola? Stando a quanto ci dice il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali ndr) la normativa che si occupa di regolamentare le ipotesi di illecito per provocato dissesto ed in linea generale prevede l’irrogazione di sanzioni inibitorie e patrimoniali nei confronti di chi ha contribuito, nell’esercizio delle proprie funzioni, a determinare il dissesto dell’ente territoriale. Nello specifico le disposizioni (Art. 6, comma 1, d.lgs. 149/2011) in esame sanciscono delle conseguenze pregiudizievoli in capo agli amministratori degli Enti locali che la Corte dei conti ha riconosciuto responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario. Le sanzioni consistono nella:
- Interdizione, della durata di dieci anni, per tutti gli autori degli illeciti
dalle cariche di: assessore, revisore dei conti di enti locali e di
rappresentante degli stessi verso altre istituzioni ed organismi pubblici
e privati. - Incandidabilità, della durata di dieci anni, per sindaci e presidenti di
provincia.
Ma chi sono i potenziali maggiroi responsabili secondo la legge, tenendo conto degli ultimi cinque anni di Amministrazione comunale? Fare i conti è facile, chi ha amministrato la città negli ultimi cinque anni e siede ancora in Consiglio Comunale sono Biagio Castaldo e Giuseppe Affinito che nel 2018 vestivano i panni di assessori e oggi quelli di Consiglieri comunali. Benito Zanfardino 76, Maria Carmina Sepe, Antonio Lanzano, Arcangelo Ausanio, Assunta Di Maso e Francesco Fusco che siedevano nei banchi della maggioranza allora come oggi, poi c’è Antonio Caiazzo nella maggioranza nella passata consiliatura e all’opposizione – neanche tanto spietata o esplicita – in quella attuale. Tra le fila dell’opposizione da sempre troviamo: Gennaro Giustino, Gennaro Davide Castaldo e Lello Botta che hanno sempre votato a sfavore gli ultimi bilanci.
Tra tutti questi nomi potranno essere individuati, insieme al Sindaco Antonio Pannone e agli attuali amministratori ed assessori, i responsabili e quindi gli incandidabili per i prossimi 10 anni alle prossime elezioni amministrative e provinciali.
A tutto questo si aggiunge il fatto che lo scorso 26 Aprile è stato consegnato al Ministero degli Interni – che fece esplicita richiesta di dettagli sul Bilancio stabilmente riequilibrato antecedentemente consegnato – un dossier di 60 pagine contenenti note, prospetti e tabelle inerenti il previsionale dell’esercizio 2022.
A questo punto diventa remota l’ipotesi che il Ministero possa approvare il bilancio, anche perché sembra confusionario l’elenco temporale e modale degli allegati forniti.
Pertanto appare lecito pensare che l’Amministrazione Pannone veramente sia finita in un collo di bottiglia dal quale sembra difficile uscire indenni. I nodi da sciogliere diventano tanti – PUC, bilancio stabilmente riequilibrato e PNRR – praticamente si è arrivati al punto che le indagini della magistratura e della Corte dei Conti dettino l’agenda politica ad Afragola.
Il Sindaco Pannone da qui a poco avrà altre gatte da pelare se si considera che a tutto questo si ha a che fare anche con una giunta esautorata dal tanto non fare niente ed è per questo che forse il dominus ha deciso che entro il 30 Giugno, si vota il PUC e poi tutti a casa per un azzeramento completo dell’esecutivo e lì ne scriveremo delle belle. Restate sintonizzati.
Afragola
AFRAGOLA. Sfiducia all’Assessore Salzano. Tutto finisce a tarallucci, vino e rose rosse.

AFRAGOLA – La subcultura dell’Assessore Ernesto Salzano ha contagiato l’intera maggioranza e parte della minoranza. Allo scandalo di non essersi presentati in aula nonostante il sollecito del Prefetto Palomba fatto al Presidente del Consiglio dove suggeriva di fissare nei punti all’ordine del giorno la mozione di sfiducia dell’Assessore, si è aggiunto l’imbarazzo di aver beccato tutti, parte della maggioranza nelle persone di Giuseppe Affinito – costui lo si intravedeva anche dal video della diretta streaming in aula, al di fuori degli scranni, attento a controllare che nessuno dei suoi colleghi si presentasse – Benito Zanfardino e il Sindaco Pannone con tanto di fascia tricolore indossata, tutti intenti ad applaudire l’Assessore – contestato e resosi imbarazzante nei suoi modi poco ortodossi – mentre si dilettava come cantante provetto nell’interpretazione di “Rose Rosse” di Massimo Ranieri con tanto di allungamani sulla spalla della malcapitata e imbarazzata teenager finita al suo fianco.
Dopo il suo post social dove sbeffeggiava un agente di Polizia Locale, l’aggressione e le minacce verbali fatte al Consigliere Antonio Iazzetta e la sua performance da boomer regalata ieri dal palco del Gelsomino si può affermare tranquillamente che lo stile, l’etica e la morale di una persona non è certo dettata da un titolo di studio men che meno da un ruolo istituzionale ed è per questo che, una volta insorta l’opposizione, il Sindaco Pannone, oramai dichiarato pieno sostenitore degli atteggiamenti del suo assessore, tiene a far veicolare a mezzo social di messaggistica istantanea una foto scattata in un rinomato bar della città che ritrae insieme a parte della maggioranza, anche tre consiglieri di minoranza: Crescenzo Russo, Giacinto Baia e Antonio Caiazzo.

Che tipo di messaggio ha cercato di mandare la fascia tricolore con quegli inoltri immagine? Che parte dell’opposizione sia d’accordo col modus operandi dell’Assessore perché non indignata dall’assenza in aula della maggioranza si incontra per un aperitivo come se nulla fosse accaduto? Oppure vuole dimostrare alla parte restante dell’opposizione, che si batte realmente per il bene pubblico, la sua forza dei numeri corroborata anche dalla somma dei tre di minoranza?
Fermo restando che sia naturale incontrarsi in un bar a prendersi un caffè o aperitivo insieme alla controparte politica, ci mancherebbe altro, si tratta di rapporti umani che vanno al di là dello schieramento politico ma prestarsi a così chiare strumentalizzazioni – in un arco temporale così ristretto che va dallo scandalo del post pubblicato a quello dell’indignazione provata in aula per l’assenza della maggioranza ma soprattutto considerando anche l’eventuale ignoranza del precedente o post evento canoro, con tanto di applausi da parte della maggioranza, fascia compresa – fa denotare, senza ombra di dubbio, un bassissimo livello politico, umano e culturale della classe dirigente attuale afragolese.
Un atteggiamento del genere ce lo saremmo aspettati da un Giacinto Baia che dal momento dell’elezione a Consigliere è sempre stato alla ricerca spasmodica della “felluccia di pane” – come amava chiamarla il suo mentore – in maggioranza. Ce lo saremmo aspettati da Antonio Caiazzo che pur di conservarsi la cadrega a Piazza Matteotti e, contestualmente, tenere fede alle motivazioni che lo hanno spinto a votare favorevole alla delibera sul Piano Casa, non disdegna il fatto di intessire rapporti sempre più stretti con l’Amministrazione. Ma non riusciamo a spiegarci cosa ci facesse intorno a quel tavolo Crescenzo Russo, fedelissimo dell’ex Sindaco Domenico Tuccillo, da sempre rappresentante della fazione opposta e in netta contrapposizione col vero dominus dell’attuale Amministrazione. Magari sarà lui a spiegarlo direttamente alla città. Ai posteri l’ardua sentenza.
-
Attualità6 mesi fa
Napoli. Grido d’allarme del re delle cravatte Maurizio Marinella “Non trovo dei dipendenti, per tramandare la tradizione”
-
Politica4 mesi fa
Regionali Lazio. Più Europa punta su Raffaello Adesso
-
Attualità7 mesi fa
Napoli. Chiusure in Tangenziale per una settimana
-
Attualità5 mesi fa
Napoli. Arrivano le macchine “mangia plastica”, per ogni bottiglia si ottiene un ecopunto
-
Attualità5 mesi fa
Napoli. Notte bianca alla Sanità: trenta cantanti, da Rosario Miraggio ai Foja,
-
Attualità7 mesi fa
Napoli. Mostra d’Oltremare oggi il concorsone per la categoria C si contano 79mila gli ammessi
-
campania6 mesi fa
Napoli. Urla dei passanti, intervengono i Carabinieri e trovano un uomo in auto con un presepe
-
Afragola4 mesi fa
Chiudono due supermercati nel Napoletano, la scure sul Ipercoop di Afragola e l’Auchan di Nola