Resta sintonizzato

Attualità

Perchè Minformo?

Pubblicato

il

minformoMi sono chiesto quale potesse essere l’utilità di un ennesimo rotocalco locale, ho cercato di darmi una risposta guardandomi intorno, nel panorama confuso del giornalismo “paesano” e ci ho trovato il niente. Spesso un ammasso di parole lanciate sulla carta, come dadi sul tavolo di un casinò, con la speranza che il caso formuli la giusta combinazione.
E niente succede, se non il risultato di avere della carta straccia gettata negli angoli dei bar, guardata con sufficienza perfino dai vecchietti che giocano a tressette tra il fumo del monopolio e le bestemmie al cristo di turno.
Un tipo di giornalismo che ricalca l’ambiente in cui sopravvive grazie a sponsor generosi o al politico che giustifica il suo far niente in qualche intervista concordata. Accade allora che il fumo dei roghi intossichi anche quel poco di buono che c’è. La terra in cui viviamo, che mai è stata ingrata, sembra ribellarsi perfino a questi venditori di miasmi insaporiti dal profumo della sagra della salsiccia e della bancarella del torrone alla festa padronale.
Un giornalismo che svuota se stesso per assoggettarsi alla pratica di un onanismo di biblica memoria.
Ci vuole altro allora.
Ci vuole la riscoperta del territorio, un’archeologia dell’esistenza. Bisogna scavare laddove si ha la sensazione che la manualità, il prodotto sincero di generose e laboriose mani, l’associazionismo disinteressato, il sapere e la cultura della zona, è stato sepolto, per riportarlo alla luce e mostrarlo a chi ha voglia di abituarsi alla bellezza.
Non abbiamo bisogno di tragedie per fare giornalismo. La descrizione della morte quale istanza di pubblicità la lasciamo agli altri, noi siamo altro; passione, competenza, talento. Molti lo vendono a prezzi stracciati, noi lo offriamo gratuitamente per informare con coscienza chi vuole prendersi un attimo di pausa dall’orrore del quotidiano.

Attualità

A Salerno un presidio di solidarietà per il Colonnello indagato nell’omicidio Vassallo

Pubblicato

il

SALERNO, 14 novembre 2025 – Un’ondata di solidarietà ha animato questa mattina la Cittadella Giudiziaria di Salerno, dove un nutrito gruppo di amici ed ex colleghi si è radunato in sostegno del Colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, indagato nell’inchiesta sull’omicidio del “sindaco-pescatore” Angelo Vassallo.

I manifestanti, alcuni giunti perfino da Lazio e Sicilia, hanno indossato magliette e casacche con la scritta “Io sto con Fabio Cagnazzo” e hanno posizionato uno striscione con la richiesta “Verità e giustizia anche per Fabio Cagnazzo”. Il presidio si è tenuto in concomitanza con il prosieguo dell’udienza preliminare all’interno del Palazzo di Giustizia.

Un amico del Colonnello ha preso la parola, sottolineando le ragioni della mobilitazione: “Siamo qui per testimoniare vicinanza a Fabio e chiedere la verità processuale. Siamo estremamente convinti dell’innocenza di Fabio, lui è il primo che chiede giustizia non solo per sé ma anche per il sindaco Vassallo”.

Il portavoce ha poi aggiunto un’affermazione forte, evidenziando il profilo di Cagnazzo: “Lui è un uomo delle istituzioni, è un colonnello dei carabinieri che ha arrestato centinaia di latitanti e non è possibile che debba essere il capro espiatorio di questa vicenda”.

Presente al presidio anche la sorella del Colonnello Cagnazzo, mentre il figlio di Angelo Vassallo, Antonio, è stato visto accedere in Tribunale, rendendo l’atmosfera ancora più carica di attesa e tensione.

Continua a leggere

Attualità

Studenti in piazza a Napoli, anche bara per morte scuola pubblica

Pubblicato

il

Espongono striscioni e urlano slogan contro ‘genocidio, repressione e riarmo, gli studenti che sono scesi in piazza oggi a Napoli in un corteo partito da Piazza Garibaldi.

La manifestazione rientra nelle iniziative del #Nomeloniday promosso in diverse piazze italiane.
    In marcia anche una bara con sopra un fiore e una croce a simboleggiare la morte della ‘scuola pubblica, laica, antifascista’.

Tra i temi della protesta la denuncia della situazione a Gaza ed il no alla ‘militarizzazione’ del sapere e la necessità di una inversione totale rispetto alle politiche sul clima.

Continua a leggere

Attualità

Campania maglia nera nella lettura e nell’ educazione: meno della metà degli adolescenti legge libri

Pubblicato

il

Un allarmante quadro sulla condizione degli adolescenti in Campania emerge dalla 16esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, “Senza filtri”, diffuso da Save the Children. La regione si conferma in ritardo su indicatori cruciali legati alla povertà educativa, alla cultura e al benessere.

La Campania si distingue negativamente per la scarsa partecipazione dei giovani ad attività culturali ed educative al di fuori del contesto scolastico:

Raffaela Milano, direttrice del Polo ricerche di Save the Children, ha sottolineato che le disuguaglianze economiche, educative e sociali si fanno più pesanti proprio in questa fase cruciale della crescita, rischiando di compromettere il futuro delle nuove generazioni. La situazione critica si riflette anche nel sistema educativo:

Dispersione Implicita: La Campania registra il tasso di dispersione implicita (ragazzi che terminano gli studi senza possedere le competenze di base) più alto tra le regioni italiane, toccando il 17,6%.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy