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Finiti i kit per la differenziata, protestano i cittadini

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Casoria – Un nuovo giallo si è consumato nella città. I protagonisti di questa storia sono 4, un bianco, un verde, uno trasparente e un altro azzurro: è il kit della differenziata.

Da due anni è obbligatorio ritirarlo in un uffici, center point creati ad hoc, presso la sede Work e Business in via Giolitti, al municipio di piazza Cirillo e alla sede comunale di Arpino situata in via Benedetto Croce. Questo perché? La risposta purtroppo è facile. L’attrezzatura per far lievitare la differenziata veniva distribuita direttamente porta a porta. Tuttavia purtroppo accadeva che il solito furbetto da pianerottolo non riusciva a resistere, lui doveva conquistare questo bellissimo servizio da ‘munnezza’, non bastandogli il suo, poteva accadere ‘ingenuamente’ che ne prendesse più di quanti gli spettassero. Sì perché davanti al kit della spazzatura si diventa tutti come bambini, come dolciumi della calza della befana, avere quella buste in più fa gola. Questa storia doveva finire.

Così dal Comune si decide di cambiare modalità di distribuzione e il cittadino doveva recarsi negli appositi uffici sopraindicati, munito di ‘codice fiscale e copia della bolletta attestante avvenuto pagamento tarsu’, recita il rigido regolamento. Ma ovviamente non siamo in Svezia, purtroppo, e il paradosso è che i database degli avvenuti pagamenti non risultano aggiornati sui computer. Nell’attesa che gli schemi informatici seguino il passo con l’Europa, i sacchetti sono finiti. Come si spiega se ogni sacchetto spetta ad ogni nucleo familiare? 80 mila abitanti, 25mila famiglie, 2 più due fa quattro, diviso tre con il riporto dell’impiegato comunale, è inutile perdersi in invocazioni sulla matematica come fanno in uno sketch i Ditelo Voi, la matematica non è un’opinione.

Contattando la Work & Business ci hanno spiegato che l’intoppo è al Comune dove non si finanziano nuovi mini kit, spiegandoci che l’unica soluzione è che il cittadino reclami negli uffici di competenza. La filosofia è: “Se non reclami non otterrai niente amico caro!”.

Commentano alcuni cittadini alterati davanti alla sede di Via Giolitti: ” Dunque chi arriva per primo vince il kit, non serve presentarsi con codice e bollette, perché io avevo la bolletta pagata, ma i loro computer non erano aggiornati. Anche i kit della spazzatura spettano solo ai furbi che ottengono tutto, noi onesti cittadini che paghiamo la TARSU dobbiamo comprarci le buste della spazzatura. Questo è il primo regalo che ci fa il nostro nuovo sindaco?”. Elena Petruccelli

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Bonus vacanze 2024, ecco a chi spetta l’agevolazione Inps

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Il Bonus Vacanze 2024 è rivolto ai pensionati residenti in Italia e iscritti a specifiche gestioni previdenziali. L’importo del bonus varia in base alla durata del soggiorno e al reddito ISEE del richiedente. Per soggiorni di almeno 15 giorni e 14 notti, il contributo può arrivare fino a 1.400 euro, mentre per soggiorni di 8 giorni e 7 notti è previsto un massimo di 800 euro. Il bonus copre parte delle spese per le vacanze dei beneficiari per viaggi prenotati tra il 1° maggio e il 17 dicembre 2024.

Il bonus è destinato ai pensionati residenti in Italia e iscritti a gestioni previdenziali specifiche, come la Gestione Dipendenti Pubblici, la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (ex Fondo Credito) e la Gestione Fondo Postelegrafonici (ex IPOST). Anche i coniugi conviventi e i figli con disabilità grave o invalidità civile al 100% possono beneficiare del bonus, purché inclusi nell’attestazione ISEE del pensionato.

Per soggiorni di almeno 15 giorni e 14 notti, il contributo massimo è di 1.400 euro, mentre per soggiorni di 8 giorni e 7 notti il massimo è di 800 euro. La copertura delle spese varia in base agli scaglioni ISEE: per redditi fino a 8.000 euro, la copertura è del 100%, mentre per redditi superiori a 72.000 euro.Anche le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro e almeno tre componenti possono beneficiare del Bonus Vacanze, ottenendo sconti fino a 500 euro.



(fonte: tgcom24)

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Inizia l’esodo: weekend da bollino rosso

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Al via il primo grande weekend di partenze: lungo la rete Anas, per l’ultimo fine settimana di luglio, è così atteso traffico in costante aumento da bollino rosso. E, in previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti per l’esodo estivo, viene limitata la presenza dei cantieri: da sabato 27 luglio e fino al 3 settembre sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi (1278).
Su alcune tratte caffè gratis per chi guida.
Dati positivi per il settore turistico: nell’ultimo weekend di luglio risultano prenotate 8 camere su 10.

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Crollo Scampia, Vincenzo De Luca: “Pronti a dare una mano. Sconcertati dalla perizia ignorata”

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“Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. Anche perchè leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook.

“Sapendo che c’era una perizia tecnica – ha sottolineato De Luca – di otto anni fa, immaginiamo come erano quei giunti 8 anni dopo e con i lavori in corso. Sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati sinceramente. Sono cose che saranno accertate dalle autorità competenti. Noi siamo pronti a dare mano per evitare altre tragedie e per far prevalere la solidarietà ma anche l’efficienza e la concretezza operativa”.

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