

Caivano
[VIDEO] CAIVANO: Falso esposto M5S, ma la Procura si mobilita, possibile scioglimento del Consiglio Comunale?
Non fa sconti a nessuno chi ha presentato un esposto a nome del Movimento Caivano e che è palesemente un falso.
A parte l’indignazione del gruppo di attivisti di Caivano i quali hanno subito chiarito la situazione in seguito alla chiamata ricevuta dalla tenenza dei Carabinieri, presentando, a loro volta, una denuncia nella quale dichiarano la loro estraneità, sia riguardo i fatti raccontati e il logo palesemente contraffatto, sia le modalità stesse della denuncia, in quanto firmata solo con il logo, per altro vecchio di oltre un anno, mentre gli attivisti hanno sempre apposto la firma dei singoli appartenenti al gruppo negli altri esposti da loro realmente presentati.
Ma veniamo al dunque.
Dicevamo che l’autore del falso esposto racconta di una realtà Caivanese che rasenta i mitici racconti del ben noto Gomorra televisivo.
Alcuni consiglieri si sarebbero macchiati del reato di corruzione, voto di scambio, concussione, appropriazione indebita e altre malefatte perpetuate anche perché intimoriti da gente che li avrebbero invitati a compiere azioni, contro l’amministrazione comunale, sotto la minaccia di una pistola.
È quanto racconta a proposito di un incontro con Stefano Lanna con alcuni individui che pretendevano la riapertura di un distributore di carburanti sequestrato sulla S.S. Sannitica, fatto poi avvenuto realmente (quello della riapertura del distributore N.D.R.).
Stessa situazione riguarda l’Housing sociale. Stefano Lanna, avrebbe sostituito temporaneamente l’altro dirigente Raffaele Celiento, per favorire l’acquisto di un appartamento da parte di un extracomunitario residente, operaio della stessa ditta di costruzioni che lo aveva realizzato.
Non sono andati leggeri nemmeno con il consigliere Gaetano Ponticelli, reo, sempre secondo l’esposto, di aver preteso lo spostamento temporaneo di un dirigente a causa della sua riluttanza verso la festa dei Gigli, per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale nei confronti delle paranze locali.
Altri due consiglieri, lo stesso Ponticelli insieme a Fabio Mariniello, avrebbero ricevuto mazzette per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dalla ditta Buttol.
Non è andata bene neanche al buon Vito Coppola, accusato di essere il capo di un Clan criminale, rappresentante della lotta armata brigatista, di essere colluso con le associazioni per lo spartimento del denaro che confluisce nelle loro casse, vittima, poi, del Ponticelli e del Mariniello, i quali pretendevano continuie proroghe all’azienda di raccolta rifiuti.
Non molla nemmeno sul cimitero, quando racconta di come l’imprenditore di pompe funebri Alessio Vanacore, attraverso una ditta a lui vicina, abbia ottenuto un appalto in cambio dell’assunzione di alcuni parenti di consiglieri ed ex candidati.
Accusato per estorsione, sempre secondo l’esposto, anche l’ex assessore Falco Luigi detto “sterpigno”.
Insomma, uno scenario da incubo.
Ben hanno fatto i ragazzi attivisti a prendere le distanze da tali dichiarazioni.
Ci chiediamo cosa e chi ci sia dietro tutta questa infame macchinazione di una becera demagogia che rasenta l’idiozia? Fatti raccontati nella fattispecie di romanzi criminali, il peggio del peggio che si può immaginare possa riguardare un’amministrazione comunale.
Che non sia legato a questo esposto il vile atto compiuto verso l’attivista del Movimento Caivano Mario Abenante?
Cosa cercavano quella notte, per oltre 45 minuti, tra le carte nel suo ufficio, come dimostra il video in basso? E cosa pensavano potesse contenere l’hard disk portato via insieme al resto della refurtiva lasciando il computer seppur di valore?
Forse erano trapelate indiscrezioni riguardo l’esposto? E chi sarebbe il mandante in cerca di prove inesistenti riguardo la denuncia spedita anche alla Camera dei Deputati, al direttorio del M5S, All’ANAC di Cantone, alla Rosy Bindi a ad altre decine di personalità della politica italiana?
Domande che difficilmente troveranno una risposta, dato che l’atto vile è stato bloccato dalla denuncia del Movimento Caivano per abuso del logo e per la falsità delle dichiarazioni in essa contenute.
Chi vuole che questa amministrazione vada a casa ci metta la faccia, provi a non nascondersi dietro il dito dell’anonimato, abbia il coraggio di produrre le prove di quanto ha scritto o taccia per sempre, come conviene a tutti i vigliacchi e ai pusillanimi.
DI SEGUITO IL VIDEO DEL FURTO SUBITO DALL’ATTIVISTA MARIO ABENANTE NELLA SUA ATTIVITA’
Caivano
Caivano: Omicidio Natale, si chiude il cerchio, tre proiettili per punire lo sgarro.

Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti tre persone gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di omicidio e dei connessi reati di detenzione e porto di arma da sparo, aggravati dal metodo mafioso.
In particolare, gli indagati, il 4 ottobre 2021 in Caivano, avrebbero ucciso Natale Antonio, esplodendo tre colpi di pistola che attingevano la vittima alla testa ed al torace.
L’omicidio sarebbe stato deliberato e premeditato per punire il Natale, che avrebbe sottratto armi, droga e denaro al gruppo criminale Bervicato, per conto del quale effettuava attività di spaccio di droga. Il cadavere del Natale veniva rinvenuto in un fondo agricolo il giorno 18 ottobre 2021. L’odierna attività fa seguito all’arresto di un’altra persona avvenuto nell’aprile scorso.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Caivano
CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Il Riesame conferma il carcere per i maggiori indiziati.

CAIVANO – Dopo diversi giorni dall’ultima udienza, il Tribunale del Riesame di Napoli ha reso note le proprie decisioni circa gli indagati del “Sistema delle estorsioni” che vide coinvolti 16 persone tra politici, funzionari, imprenditori ed ex pregiudicati del territorio caivanese.
Secondo le decisioni del Tribunale del Riesame, restano in carcere, in attesa di giudizio: Alibrico Giovanbattista, Peluso Carmine, Pezzella Martino, Zampella Vincenzo, Bervicato Raffaele, Lionelli Raffaele, Volpicelli Massimiliano, Angelino Antonio, Angelino Gaetano, Celiento Vincenzo e Cipoletti Giovanni.
Mentre per Bernardo Giuseppe, Della Gatta Domenico e Galdiero Domenico vengono sostituite le misure cautelari dagli arresti domiciliari al divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi di imprese e divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Per Armando Falco invece, scatta la piena liberà per mancanza di gravi indizi di reato.
Caivano
CAIVANO: condotte “scriteriate” e gestione “disinvolta” dei soldi pubblici. Verifiche di Carabinieri e Corte dei Conti

Sanzioni oltre i 250mila euro.
Per 7 persone, tra cui un ex-sindaco e assessori, impossibilità per 10 anni di ricoprire incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali
Creato “un terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata”
Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, nella giornata odierna, i Carabinieri del Comando Compagnia di Caivano (NA) hanno dato esecuzione alla notifica ad un ex-sindaco e 6 assessori del comune di Caivano, nell’arco temporale compreso tra l’anno 2006 e l’anno 2015, del ricorso per responsabilità sanzionatoria conseguente al dissesto finanziario dell’ente, deliberato dal Consiglio comunale dell’ente nel 2016 (delibera consiglio comunale n. 38/2016).
Le complesse ed articolate indagini delegate dalla Procura – pubblici ministeri Licia Centro e Davide Vitale – assistite da copiosa documentazione contabile raccolta agli atti e da consulenze tecniche specialistiche, hanno consentito, all’esito di un lungo percorso istruttorio iniziato nel 2016 al momento della ricezione della delibera di dissesto trasmessa dal Segretario generale dell’ente, di suffragare l’ipotesi di responsabilità, ora sottoposta al vaglio della locale Sezione giurisdizionale, dei suddetti amministratori locali.
Nella ricostruzione del requirente pubblico gli stessi, con le loro condotte scriteriate e la disinvolta gestione dei soldi pubblici, avrebbero condotto al tracollo finanziario un ente locale già afflitto da svariate ed incancrenite problematiche gestionali, creando un terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata ed alimentando un generale clima di illegalità, recentemente balzato, anche per altri, spesso consessi episodi, agli onori della cronaca.
Dalle pagine del ricorso con cui è stata contestata agli ex amministratori dell’ente di avere causato il dissesto con le loro condotte scriteriate, gravemente colpose, emerge come i bilanci, approvati dalla compagine amministrativa oggi convenuta in giudizio, fossero caratterizzati dalla esposizione di residui attivi inesistenti, che alimentavano una fittizia capacità di spesa, da una massiccia mole di debiti fuori bilancio, frutto di una gestione degli appalti improntata alla illegalità, come accertato anche dall’ANAC in una indagine amministrativa concomitante, con una totale assenza di qualsiasi provvedimento atto e/o direttiva volto a sanare le rilevantissime criticità contabili, tra cui spicca anche la bassissima capacità di riscossione delle entrate, sensibilmente inferiore alla media nazionale.
Alcuni degli amministratori oggi chiamati in causa, risultano peraltro essere già stati oggetto delle attenzioni della Procura contabile con riferimento alla incresciosa vicenda della gestione degli alloggi di ERP del “parco verde “ di Caivano vicenda oggetto di una ponderosa ed ampiamente motivata sentenza di condanna della locale sezione giurisdizionale laddove si evidenziano soprattutto le condotte ed il ruolo dell’ex Sindaco, dominus di un sistema di illegalità nella gestione complessiva dell’ente, che si specchiava in bilanci contrastanti con le più elementari regole della contabilità, ed in primis, con i principi di veridicità e prudenza nella formazione dei bilanci pubblici.
All’esito della capillare ricostruzione delle condotte e del loro impatto causale sul tracollo finanziario dell’ente, la Procura ha chiesto per gli ex amministratori convenuti, la condanna alla sanzione pecuniaria prevista dalla normativa sui dissesti pubblici nella misura massima possibile, vale a dire 20 volte l’importo della indennità di carica da ultimo percepita dal Sindaco e dagli assessori chiamati in giudizio. L’applicazione di detto criterio ha portato alla richiesta di applicazione di sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di euro 256.059,60 oltre alla richiesta di applicazione, per tutti, della sanzione interdittiva di cui all’art. 248 del TUEL, comma 5, la quale prevede l’impossibilità di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
L’ udienza pubblica di discussione del ricorso sarà celebrata nel Gennaio 2024.
-
Attualità3 mesi fa
La vacanza a Napoli si trasforma in un incubo per una coppia”Restituiscici qualcosa”
-
Attualità3 mesi fa
Autovelox sulle autostrade a Napoli,
-
Caivano3 mesi fa
CAIVANO. Il prete Patriciello scrive una lettera aperta alla Meloni chiedendo di legittimare l’illegalità.
-
Afragola4 mesi fa
AFRAGOLA. Caso Trimarchi. Parla l’altra vittima. “La mia spritzeria è in regola. Io vittima dei moralisti da tastiera”
-
Caivano3 mesi fa
CAIVANO. Le 13enni e i ragazzi dello stupro vivono al Rione IACP (Bronx) e non al Parco Verde.
-
Afragola5 mesi fa
Ad AFRAGOLA il Calcio è fermo al palo ed ha un solo colpevole
-
Caivano1 mese fa
Maurizio Patriciello l’eroe a mezzo servizio che svicola le responsabilità e tira in ballo la criminalità a proprio uso e consumo.
-
Caivano4 settimane fa
CAIVANO. Si infittisce la rete del “Sistema delle Estorsioni”. I nomi dei nuovi arrestati.