

Politica
CAIVANO: Il dissesto conta solo quando si devono negare soldi per i servizi essenziali
CAIVANO – Non avremo mai voluto dare notizie di determinazioni scellerate fatte da quest’amministrazione che ha avuto la “codardia” di dichiarare dissesto senza prendersi le proprie responsabilità, sia perchè alcuni elementi facevano parte della vecchia amministrazione e sia perché il sindaco non ha mai avuto contezza del bilancio comunale, quando egli stesso era consigliere all’opposizione nella giunta Falco (ammissione fatta dallo stesso sindaco al gazebo domenicale del Movimento Caivano).
Sempre al gazebo del Movimento Caivano, il consigliere Fabio Mariniello, quando un cittadino gli fece presente che era impensabile che un’amministrazione dichiarasse dissesto ignorando le conseguenze, a dimostrazione di tutta la sprovvedutezza di questa gestione, lui rispose: “E che c’avevamo fascià ‘a capa primm do’ ‘o tiempo?”. Dimostrazione questa dell’impreparazione e della mancata previsione delle ripercussioni del dissesto sui servizi essenziali, le quali hanno scaturito una fuoriuscita di soldi pubblici superiore, rispetto a quando si era in regime di normalità. Infatti è di ieri la notizia che per assicurare l’assistentato materiale alla Matilde Serao e il trasporto degli alunni, si fossero spesi ben 20.000 euro, ma la beffa arriva con un’altro esborso “fittizio” di denaro pubblico, ossia di 450 euro oltre iva per la manutenzione di uno scuolabus di proprietà del comune, messo a disposizione per le famiglie della frazione di Casolla, solo perchè una cittadina di Caivano, aveva fatto presente che la determina di € 15.000 oltre iva, destinata a Caivano Soccorso, era troppo esosa rispetto all’impiego di due dipendenti comunali e la manutenzione del nostro scuolabus.
Ora la domanda che si dovrebbero fare i caivanesi è la seguente: Diamo 15.000 euro + iva per uno scuolabus privato, perchè il nostro è occupato per la sola frazione di Casolla o il nostro scuolabus è stato riparato ad hoc per Casolla, per giustificare la fuoriuscita di denaro pubblico a privati?
Politica
Campi Flegrei, arriva la svolta: il Senato approva il decreto

Il Senato ha approvato il decreto in materia di prevenzione del rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei. In particolare, i voti favorevoli sono stati 79, un solo contrario e 61 si sono astenuti.
Pertanto, il provvedimento già approvato dalla Camera, si avvia ad essere convertito in legge. Infatti, tale decreto introduce la possibilità di adottare un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico.
Il piano sarà composto da 4 attività:
-Uno studio di microzonazione sismica;
-Un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata;
-Un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione;
– Un programma d’implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
Inoltre, tale piano riguarderà il potenziamento d’iniziative già avviate e lo sviluppo di nuove iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi, con specifico riguardo alle persone con disabilità. Si prevede, entro 60 giorni, la definizione del piano d’emergenza per il territorio interessato dal fenomeno bradisismico, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e che contiene le procedure da adottare in caso di aggravamento del fenomeno in atto.
Infine, per quanto concerne i profili finanziari, la spesa complessiva derivante dalle disposizioni del decreto-legge ammonta ad un importo quantificato in 52,2 milioni di euro, sostenuto integralmente dallo Stato.
Afragola
Sul Comune di Afragola si abbatte la scure della Corte dei Conti. Chiesti bilanci e rendiconti risalenti al 2009.

AFRAGOLA – Si accendono i riflettori della Corte dei Conti sull’Amministrazione comunale di Afragola. In particolare la Guardia di Finanza sta agendo sotto la delega del Procuratore Capalbo e molto spesso fa capolino a Palazzo Moriani.
Le richieste della Corte dei Conti ai fini delle indagini sono inierenti la documentazione fiscale, bilanci e rendiconti a partire dal 2009 ad oggi. I giudici di Piedigrotta vogliono vederci chiaro ma soprattutto hanno tutto l’interesse di scovare i veri responsabili del dissesto finanziario che il Sindaco Pannone è stato costretto a dichiarare.
In virtù di questo non è escluso che anche ad Afragola possa ripetersi lo stesso iter giudiziario prodotto per Caivano dove sei ex Amministratori, dovranno rispondere di tasca propria la somma di 250mila euro nelle casse della Corte dei Conti per danno erariale.
Di solito il protocollo prevede che a finire sotto la lente di ingrandimento del palazzo di via Piedigrotta siano i provvedimenti amministrativi e documenti fiscali prodotti negli ultimi cinque anni e se è così, ad aver maggiori preoccupazioni saranno gli amministratori della consiliatura Grillo ma il fatto che le richieste della magistratura siano espressamente riferite ad un periodo temporale maggiore – a partire dall’anno 2009 – lascia presagire che gli inquirent, forse, abbiano il sospetto di un atteggiamento doloso da parte di una ben nota classe dirigente.
A far pendere i sospetti verso l’azione dolosa è anche un’altra richiesta che ha fatto la Corte dei Conti, ossia quella di voler sapere i nomi degli amministratori che negli ultimi anni si sono avvicendati tra il ruolo di consigliere e quello di assessore, ovvero tutti quelli che abbiano ricoperto il ruolo sia di controllore che di gestore, facendo decadere qualsiasi principio di trasparenza e di legittimità degli atti.
Un’altra richiesta avallata dall’organo di Piedigrotta sono le sbobinature dei consigli comunali dove si è fatta menzione, laddove sia stata fatta davvero, della crisi delle casse comunali e quali siano state le risposte e i provvedimenti adottati dalle varie amministrazioni finite sotto la scure della magistratura finanziaria.
Lo stesso organo giudiziario ha aperto un’altra procedura e lo ha fatto con un mezzo propedeutico. La Corte dei Conti ha inviato una lettera di diffida al Responsabile del Settore Finanze, in cui si richiede l’interruzione dei termini inerente la Farmacia Comunale, poichè si ha il sospetto di un danno erariale che si aggira intorno ai 372mila euro.
Inoltre la Corte dei Conti chiede lumi sull’atteggiamento delle Amminstrazioni che si sono succedute all’indomani del proprio deliberato del 2014 dove si denunciavano anomalie sui residui attivi.
Insomma, alla luce di quanto appena scritto si può benissimo asserire che l’unica pronta a fare una vera operazione verità è la Corte dei Conti poiché quella dichiarata dal Sindaco Pannone in occasione della dichiarazione di dissesto finanziario stenta ad arrivare ma soprattutto a far dipanare i dubbi sugli attori che da decenni isistono tra i banchi dell’aula consiliare.
Attualità
Linea 6, avanti con l’obiettivo apertura a fine giugno, gli aggiornamenti dell’assessore Edoardo Cosenza

Il programma per l’apertura della Linea 6 a fine giugno 2024 va avanti e procede senza intoppi. A fornire gli ultimi aggiornamenti, con un post sui social, è l’assessore comunale alle infrastrutture Edoardo Cosenza.
“Varie azioni importanti si sono svolte nell’ultima settimana. Il primo treno rinnovato ha iniziato la circolazione con soddisfazione di ANM e Hitachi. Il secondo treno ha iniziato il rinnovo delle ruote. Un vecchio treno è stato spostato nel tronchino di ricovero della stazione Municipio percorrendo tutta la linea. Insomma tutto procede come da programma”, scrive l’assessore.
Intanto Anm ha indetto una selezione esterna, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 7 risorse da inserire per la posizione di capo stazione per l’esercizio della Linea 6.
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