

POLITICA
[Green Eye] SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO
Hai mai preso davvero in considerazione l’idea che tutto ciò che ti circonda sta morendo?
Hai mai pensato davvero a cosa tu, come singolo individuo parte di un tutt’uno, potessi fare per migliorare, o semplicemente per salvaguardare la tua Terra?
Vorrei condividere il discorso finale, girato a Parigi alla conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici, il 30.11-12.2015, tratto dal documentario di Scorsese e National Geografic, Before the Flood, come spunto di riflessione personale, come promemoria collettivo, e come spinta a fare di più!
“Nel mio ruolo di Ambasciatore di Pace, ho viaggiato in tutto il mondo negli ultimi due anni, ho visto una città come Pechino soffocata dall’inquinamento, antiche foreste boreali in Canada completamente distrutte, e foreste pluviali in Indonesia ridotte in cenere.
In India ho visto raccolti sommersi da un’inondazione, e in America il livello del mare innalzarsi fino ad inondare le strada di Miami, in Groenlandia e in Artide, gli antichi ghiacciai stanno rapidamente scomparendo, ben prima rispetto alle previsioni scientifiche.
Tutto ciò che ho imparato e osservato nel corso del mio viaggio, non ha fatto altro che aumentare i miei timori. Penso alla vergogna che proveremo, quando i nostri figli e i nostri nipoti capiranno che noi avevamo la possibilità di fermare questo scempio, ma che semplicemente non c’era la volontà politica di farlo.
Si abbiamo raggiunto l’accordo di Parigi, mai nella storia dell’umanità era accaduto che così tanti paesi si riunissero per una stessa causa comune, e questo ci fa ben sperare.
Tuttavia la scienza ci dimostra che non è sufficiente! Ci vuole un cambiamento radicale e immediato, bisogna far nascere una nuova coscienza collettiva.
L’Umanità deve conoscere una seconda evoluzione! Il tempo a nostra disposizione non è molto!
Tutti noi dobbiamo ricordarlo, non dobbiamo adagiarci sugli allori. Tutto sarà inutile se i Leader Mondiali torneranno nei loro paesi senza mettere in pratica le promesse contenute in questo storico accordo.
Dopo 21 anni di dibattiti e di conferenze, è arrivato il momento di mettere da parte la reticenze, le scuse, le infinite ricerche, i tentativi da parte delle industrie petrolifere di condizionare la scienza e le scelte politiche che incidono sul nostro futuro.
Il pianeta conta su di noi, le future generazioni potranno lodarci, oppure denigrarci, noi rappresentiamo l’ultima speranza della Terra!
E’ nostro dovere proteggerla, o per noi, e per tutte le forme di vita che amiamo…
E’ la Fine!”
E tu cosa fai nel tuo piccolo?
Ecco 15 azioni quotidiane che possono aiutare a salvare il Pianeta!

- Risparmio energetico
La prima e tra le più importanti cose da fare per salvare la Terra è racchiusa nelle parole “risparmio energetico”. Dobbiamo imparare ad assumerci la responsabilità del consumo di energia che facciamo in casa, a lavoro e nell’utilizzo di piccoli e grandi elettrodomestici. Pensiamo a ogni azione della vita quotidiana, anche la più piccola e insignificante, attraverso la quale possiamo risparmiare energia: a partire dallo spegnere la luce quando lasciamo la stanza o spegnere gli apparecchi invece di lasciarli in stand-by, a sostituire le lampadine con altre a basso consumo o a come risparmiare col riscaldamento.
2. Utilizzare apparecchiature domestiche più efficienti
Per consumare meno energia, non basta solo ricordarsi di spegnere le luci e spostare la scrivania vicino alla finestra. È necessario scegliere apparecchi con la giusta classe energetica, come frigoriferi, televisori, lavatrici.
3. Lo spazzolino da Denti
Sembra una cosa assurda parlare di spazzolini da denti, eppure, quando lo cambiamo, produciamo molti più rifiuti di ciò che pensiamo. I dentisti, ad esempio, suggeriscono di sostituire lo spazzolino ogni 3 mesi o anche più spesso. Immaginate quanti se ne possono consumare e quanta plastica possiamo produrre. La soluzione non è smettere di lavarsi i denti, ma fare scelte sostenibili, come ad esempio prediligere degli spazzolini in legno riciclabile. Ce ne sono molti in commercio.
4. Non sprecare il Cibo
Abbiamo avuto già modo di parlare dello spreco del cibo e di come questo influisca anche sull’ambiente. È necessario, quindi, apportare il nostro contributo, ottimizzando il nostro modo di fare la spesa e cercando di non sprecare nemmeno un grammo di alimenti. Stiamo attenti alle scadenze, compriamo ciò che ci necessita e, per quanto possibile, ricicliamo. Importante, in questo contesto, affidarsi a colture locali, più sicure per la nostra salute e per l’ambiente.
5. Mangiare frutta e verdura
Il ciclo di produzione della carne bovina è responsabile del 18% delle emissioni mondiali di gas serra, oltre a favorire il processo intensivo di deforestazione per creare nuovi allevamenti. Cerchiamo, quindi, di eliminare del tutto o, almeno, di ridurre al minimo il consumo di carne, prediligendo frutta e verdura, meglio se provenienti da coltivazioni biologiche.
6. Acqua
Abbiamo parlato di risparmio energetico, non possiamo non parlare di risparmio di acqua. L’acqua è la risorsa più preziosa del pianeta. Cerchiamo di utilizzarla con parsimonia e controlliamo sempre rubinetti e tubature. Importante, non è solo l’uso dell’acqua che facciamo in casa, ma anche di quella che beviamo. L’acqua in bottiglia, ad esempio, non solo causa un’immissione esagerata di plastica nell’ambiente, ma dobbiamo anche considerare l’inquinamento prodotto durante il suo trasporto. Preferite, quindi, l’acqua del rubinetto quando possibile, o l’utilizzo di opportuni filtri per renderla più sicura. Infine, raccogliete e utilizzate l’acqua piovana per irrigare le vostre piante.
7. Car Sharing
Cerchiamo di ridurre al massimo l’utilizzo della macchina: prediligiamo mezzi sostenibili come la bicicletta, quando possibile, i mezzi pubblici o il car sharing. In quest’ultimo periodo, si sta diffondendo sempre di più l’uso di “condividere” l’auto con altre persone: questo è un ottimo modo per socializzare, dividere le spese e, soprattutto, ridurre il numero di veicoli in circolazione.
8. Stendere il bucato
Ecco un’altra cosa che sembra assurda: stendere il bucato. Detto così, in effetti, può non avere senso, ma pensiamo invece a tutta l’energia che viene sprecata con l’uso delle asciugatrici. Preferiamo a questo mezzo tecnologico uno semplice, utilizzato dai nostri genitori e che ci permetta, se fatto nella giusta maniera, di risparmiare elettricità nello stirare i nostri vestiti.
9. Favorire i G.A.S. ( gruppi d’acquisto solidali)
Pensate alla differenza che c’è tra comprare della frutta al supermercato e farlo, invece, direttamente dai produttori. Da qualche anno, e fortunatamente sono in crescita i gruppi di acquisto solidali, organizzati spontaneamente, partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti (principalmente prodotti alimentari o di largo consumo).
10. Borse di stoffa
Inutile ricordare il danno che le buste di plastica fanno all’ambiente. Prediligiamo, quindi, l’utilizzo di borse di stoffa. Se non vogliamo acquistarle, sul web, potete trovare tantissimi spunti per crearle da voi a partire da vecchie t-shirt. Utile e…creativo!
11. Riciclo
Prima di buttare qualcosa, chiedetevi sempre se quel determinato oggetto ha veramente esaurito ogni sua utilità. Potreste rimanere veramente stupiti di quante cose belle e utili di possono ricavare, ad esempio, dai barattoli di vetro, dalle bustine da tè già usate o, addirittura, dalle bucce della frutta.
12. Pannolini riciclabili
Ecco un tasto veramente dolente: i pannolini usa e getta. Sono una delle cose più inquinanti e difficili da smaltire che possiamo immettere nell’ambiente. Utilizzare dei pannolini lavabili può fare un’enorme differenza, oltre a irritare meno la pelle dei vostri bimbi. Pensateci.
13. Ridurre il consumo di carta
La tecnologia digitale ci ha dato una grande opportunità: quella di scrivere, leggere e inviare documenti senza la necessità di stamparli. Quando viaggiate, quando scrivete e comunicate, fate scelte sostenibili e chiedetevi se è veramente indispensabile stampare un documento, un biglietto del treno, o degli appunti didattici.
14. Raccolta differenziata
È il contributo più intelligente e più importante che potete dare all’ambiente. Se nel vostro comune non è ancora partita la raccolta differenziata, non perdetevi d’animo: mettete da parte tutto ciò che potete, come vetro, carta e plastica, e informatevi su quale sia il punto di raccolta più vicino. Anche questo è un inizio.
15. Convincere i propri amici
Ora, per rendere tutte le precedenti azioni ancora più utili e importanti, condividete la vostra esperienza con parenti, vicini, studenti e conoscenti, invitandoli a fare lo stesso.
SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO
Ghandi
POLITICA
CAIVANO. La Corte dei Conti indaga l’ex Sindaco Tonino Falco e sei dei suoi assessori. Tutti i nomi

CAIVANO continua a far parlare di sé. Un’altra indagine e altri personaggi politici raggiunti da provvedimenti della Magistratura. Questa volta è la Corte dei Conti che va a spulciare i motivi e i colpevoli del vero dissesto finanziario dell’ente comunale.
Notizia di questa mattina è quella che vede l’ex Sindaco Tonino Falco protagonista, insieme a sei dei suoi assessori, accusato di aver condotto al tracollo finanziario il Comune attraverso una «gestione disinvolta dei fondi pubblici», che avrebbe anche creato un «terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata».
I provvedimenti della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania riguardano l’ex sindaco Antonio Falco, per il quale si chiede la condanna al pagamento di 69.205,2 euro mentre si chiede la condanna al pagamento di 31.142,4 euro per gli ex assessori Francesco Casaburo, Bartolomeo Perna, Enzo Pinto e Vincenzo Semonella, Antonio De Rosa e Giulio Di Napoli.
Oltre alle sanzioni pecuniarie la Procura ha inoltrato anche la richiesta di applicazione, per tutti, della sanzione interdittiva di cui all’art. 248 del TUEL, comma 5, la quale prevede l’impossibilità di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
L’ udienza pubblica di discussione del ricorso sarà celebrata nel Gennaio 2024.
POLITICA
DL Campi Flegrei, Più Europa: “Monitorare e ascoltare i territori”

“Il Decreto Legge ‘Campi Flegrei’, che dovrà essere convertito in legge, prevede uno stanziamento di circa 53 milioni di euro per i comuni interessati dal fenomeno del bradisismo, che negli ultimi mesi ha fatto registrare numerose scosse nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida. Vigileremo affinché i soldi destinati ai Campi Flegrei non producano storture come è accaduto per la legge speciale 887/84, dove centinaia di migliaia di euro sono stati spesi senza un reale coinvolgimento delle comunità locali, utilizzando il sistema del commissario straordinario”. Lo affermano Bruno Gambardella, coordinatore regionale di +Europa in Campania, e Rosario Mariniello, membro della direzione nazionale. “In Parlamento – continua il segretario di +Europa Riccardo Magi – monitoreremo la situazione per fare in modo che le richieste dei Consigli Comunali e della popolazione residente nei Campi Flegrei siano accolte e tenute in considerazione, senza scelte calate dall’alto. Va fatta chiarezza quanto prima in merito all’articolo 4 del Decreto Legge che parla di ‘Pianificazione speditiva di emergenza in caso di recrudescenza del fenomeno’: il governo spieghi se sta pensando a sgomberi ed evacuazioni su larga scala anche in assenza di un concreto rischio di eruzione. Sorgono dubbi e preoccupazioni sulle condizioni per adottare il piano, le destinazioni dei cittadini, la durata e le finalità degli eventuali allontanamenti”, conclude Magi.
POLITICA
AFRAGOLA. Rapporti tra Camorra e Politica? Catalano si dimette a causa di una foto che lo ritrae col figlio del boss.

AFRAGOLA – Dopo i fatti di Caivano, l’ombra dei clan, questa volta quello dei Moccia, anche nella giunta Pannone? Non è detto, ma gli ultimi fatti di cronaca politica sono alquanto inquietanti.
Dopo l’inchiesta giornalistica del collega Nello Trocchia sulle pagine de “Il Domani” stamattina l’articolo apparso sulle pagine delle “Cronache di Napoli” a firma del collega Francesco Celardo.
Il primo parla di alcune dichiarazioni di un pentito di camorra che testimonierebbero collegamenti tra la vicesindaco e Sottosegretaria parlamentare Pina Castiello e il clan egemone sul territorio.
Il secondo ci spiega le vere motivazioni che hanno indotto ieri l’assessore Giuseppe Catalano a rassegnare le proprie dimissioni. Galeotta è stata una foto finita in mano ai politici di maggioranza che ritrae l’ormai ex assessore in compagnia del figlio del boss Antonio Moccia, Angelo ed un altro esponente borderline casoriano all’uscita di una festa scattata durante un non ben definito weekend.
La testimonianza di questo rapporto del Catalano con determinati ambienti – seppur i catturati nella foto non risultano né indagati né colpevoli di alcun reato ma potrebbero solo creare un fumus viste le parentele – ha dato il la ad alcuni esponenti di maggioranza, due su tutti, Giuseppe Affinito e Arcangelo Ausanio, di compulsare il Sindaco Pannone affinché si adoperasse per un azzeramento di giunta. Magra è stata la consolazione dei due, dove il primo soprattutto ha sempre definito, al netto di Pina Castiello, la giunta un esecutivo di bassissimo profilo. L’occasione poteva essere ghiotta per il Sindaco per dare una sterzata anche all’attività gestionale dell’Amministrazione ma così non è stato.
L’unica nota positiva, viste sempre le frequentazioni, è che l’Assessore Catalano si sia dimesso. Anche perché l’opportunità politica vuole che al minimo dubbio, nessun dubbio e se si considera che la vicesindaco è già finita nell’occhio del ciclone di un’inchiesta giornalistica, una nuova testimonianza di commistione non sarebbe proprio costruttiva per l’Amministrazione vigente.

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