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Cronaca

Ospedale del Mare. Dopo la voragine parcheggiatori abusivi fuori controllo

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Dopo  che un’immensa voragine si è aperta nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli è caos tra i parcheggiatori abusivi all’esterno della struttura.
A denunciare quanto sta accadendo è stato ancora una volta il Consigliere Francesco Emilio Borrelli che sulla sua pagina Facebook ha parlato del caos parcheggi ed abusivi della sosta dopo la voragine nel parcheggio interno dell’Ospedale del Mare, precisando che “lunedì 15 febbraio il parcheggio verrà riaperto ma per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è stato chiesto un intervento di task-force alla Municipale”.
Dopo la voragine apertasi nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, la situazione parcheggiatori abusivi all’esterno della struttura ospedaliera è fuori controllo. Oltre al problema abusivi vi è quello dei dipendenti dell’ospedale nel trovare un posto auto per le proprie vetture come in tanti stanno segnalando al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Come è possibile che chi viene a lavorare in questo ospedale non abbia altra soluzione che parcheggiare in strada sottoponendosi al rischio di prendere una multa o incappare nei parcheggiatori abusivi? Per stessa ammissione delle guardie giurate loro che vengono a lavorare tutti i giorni sono costretti a lasciare l’auto in strada prendendo spesso multe” hanno segnalato a Borrelli.
Lunedi 15 febbraio il parcheggio del Lotto 1 dell’Ospedale del Mare sarà riaperto, come ci è stato comunicato dal direttore dalla ASL Napoli 1. Noi avevamo chiesto un’accelerazione sui lavori per il ripristino del parcheggio per non creare ulteriori disagi al personale sanitario e ai pazienti. Questo ovviamente non fermerà del tutto il fenomeno degli abusivi della sosta, per questo abbiamo chiesto alla Polizia Municipale di organizzare un’attività di task-force nell’area interessata” ha dichiarato il Consigliere Borrelli, chiedendo l’intervento tempestivo della Polizia Municipale.

Cronaca

Spari tra la folla davanti al bar: gambizzato un 25enne

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Momenti di terrore nella serata di ieri, giovedì 19 giugno, a Scafati, nella provincia di Salerno: un giovane di 25 anni è stato gambizzato, ferito da colpi di pistola alle gambe tra la folla, mentre si trovava all’esterno di un bar in via Martiri d’Ungheria.

Soccorso dal 118, il giovane – già noto alle forze dell’ordine – è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, dove è ricoverato: da quanto si apprende, il 25enne non sarebbe in pericolo di vita.

Sulla vicenda indagano i carabinieri che, giunti sul posto, hanno effettuato i rilievi del caso per ricostruire i contorni dietro il raid e identificare il responsabile, o i responsabili.

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Cronaca

Danneggiata la statua di Giògio Cutolo in piazza Municipio a Napoli

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Il monumento posizionato in piazza Municipio a Napoli per ricordare Giovanbattista Cutolo, il ragazzo ucciso in quella zona a colpi di arma da fuoco a soli 24 anni, è stata inaugurata a marzo e seriamente danneggiata a maggio: «Proprio il giorno della mia denuncia sulle videochiamate effettuate dal carcere dal killer di Giogiò», sottolinea la mamma del musicista assassinato nell’agosto del 2023, Daniela Di Maggio.

Da due mesi la targa che raffigurava Giogiò mentre suona il corno è rotta e sistemata momentaneamente con dello scotch.

«I ragazzi che si occupano di pulirla la trovarono a terra, rotta e danneggiata anche nell’effige». Daniela racconta di avere presentato denuncia: «Gli inquirenti mi hanno detto che poteva trattarsi anche di qualche soggetto che, manovrando un monopattino, l’avrebbe potuta rompere. Per me invece siamo di fronte ad un nuovo oltraggio a mio figlio».

Per questo la donna annuncia che provvederà a sostituire le parti rotte: «Perché questa gente non può averla vinta».

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Capua

17enne ucciso nel Casertano: c’è un sospettato

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Ci sarebbe un sospettato per l’omicidio del 17enne gambiano, avvenuto ieri pomeriggio nel ristorante della Masseria Adinolfi di Sant’Angelo in Formis, frazione di Capua: è un altro straniero, un bengalese, che pare lavorasse già da tempo nella struttura, e che avrebbe litigato con la vittima, colpendolo poi più volte al corpo.
I sostituti della Procura di Santa Maria Capua Vetere Mariangela Condello e Gionata Fiore, coordinati dal procuratore Pierpaolo Bruni, hanno aperto un fascicolo per omicidio volontario, ma mantengono, con i carabinieri della Compagnia di Capua delegati alle indagini, il riserbo sugli accertamenti in corso, anche perché il quadro non è stato ancora ricostruito con chiarezza.

Di certo c’è che il lavoratore bengalese e la vittima hanno litigato; la stessa proprietaria della struttura, sentita dagli inquirenti, avrebbe infatti confermato di aver visto il primo brandire un’arma, probabilmente delle forbici, senza però vederlo colpire il gambiano.

Anche il presunto aggressore avrebbe reso delle dichiarazioni, dicendo di aver litigato con il 17enne ma di essere poi svenuto, e di non ricordare dunque nulla.
Sembra inoltre che subito dopo il fatto sia stato chiamato il 118, mentre i carabinieri sono arrivati in un secondo momento, trovando una scena del delitto in cui gli elementi di prova non emergevano con nitidezza; la forbice, che potrebbe essere l’arma del delitto, è stata rinvenuta ma sembra senza impronte. Si tratta di particolari che si apprendono da fonti investigative, che non cristallizzano dunque un quadro chiaro, e che potrebbero anche essere confutati nel prosieguo degli accertamenti.

Importanti saranno anche i riscontri sulla condizione lavorativa della vittima e del presunto aggressore. In particolare la vittima pare lavorasse a giornata e comunque da pochi giorni; sono in corso accertamenti anche sulla presenza di eventuali contratti part-time fatti al 17enne. La famiglia Adinolfi ha dato incarico all’avvocato Mauro Iodice di rappresentarla.

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