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La regione Lazio acquista mascherine e camici cinesi senza certificato: tre arresti

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La Guardia di Finanza, continua ad indagare nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma, sulle mascherine cinesi acquistate dall’Italia nella prima fase dell’emergenza Corona-virus. Sono state disposte infatti, tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Andelko Aleksic, Vittorio Farina e Domenico Romeo, indagati per frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata, nonché, i primi due, anche per traffico di influenze illecite.

Come riporta La Repubblica, al centro dell’inchiesta vi è la fornitura di 5 milioni di mascherine FFP2 e 430 mila camici alla Regione Lazio da parte della European Network Tlc, nella prima fase dell’emergenza sanitaria, per un prezzo complessivo di circa 22 milioni di euro. Alla stessa società sono stati effettuati sequestri relativi al profitto dei reati contestati per un importo di quasi 22 milioni di euro. I certificati d’idoneità richiesti all’impresa milanese di Aleksic non sarebbero mai stati forniti: infatti, in un primo momento l’azienda avrebbe prodotto documenti rilasciati da enti non riconosciuti, mentre dopo avrebbe prodotti falsi certificati di conformità.

 

 

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Senato, stop al numero chiuso in Medicina: la situazione

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Stop al numero chiuso a Medicina, almeno secondo quanto deciso dal Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato, che ha adottato praticamente all’unanimità il testo base.

Ad annunciarlo il presidente della Commissione Roberto Marti, il quale ha espresso molta soddisfazione per l’adozione del testo, con la massima convergenza di tutte le forze politiche. Ecco le sue dichiarazioni in merito:

“È stato un lavoro intenso che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche, l’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente non più una roulette russa: affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.

Tale decisione ha trovato la ferrea opposizione del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli:

“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”.

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Roma-Fiumicino, l’onorevole Fassino denunciato per furto al duty-free dell’aeroporto

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Problemi in aeroporto per l’onorevole Piero Fassino, denunciato con l’accusa di furto di un profumo da 100 euro al duty-free a Roma-Fiumicino.

I fatti risalgono allo scorso 15 aprile, quando Fassino si trovava nel principale aeroporto romano in attesa di un volo per Strasburgo.

Tuttavia l’onorevole ha smentito tale notizia, poiché si sarebbe trattato di un semplice fraintendimento, visto che quando l’onorevole si trovava al duty-free per prendere un profumo alla moglie, gli è squillato il telefono e per rispondere avrebbe quindi appoggiato la confezione nella tasca del giaccone in attesa di andare alle casse.

A quel punto, forse distratto dalla telefonata e sovrappensiero per il volo, Fassino avrebbe superato le casse senza pagare il profumo. Pertanto sarebbe stato fermato dall’antitaccheggio, con l’arrivo della vigilanza che ha subito segnalato agli organi di Polizia.

Inoltre alcuni testimoni riferiscono di una discussione pacata tra Fassino e la sicurezza, con l’onorevole che per dimostrare la sua buona fede si sarebbe anche offerto di acquistare due confezioni del profumo, ma trovando l’opposizione degli addetti alla sicurezza del duty-free, i quali hanno comunque proceduto con la denuncia.

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Totò diventerà un brand

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Nel 2023, il Tribunale di Torino ha concesso agli eredi di Antonio De Curtis la possibilità di poter proibire l’utilizzo, senza autorizzazione, del nome d’arte del grande comico partenopeo. La decisione si estende anche alla sua celebre poesia “‘A livella”.
Sicché, molte attività commerciali, soprattutto nel napoletano, saranno costrette a cambiare denominazione.
Partite le missive dei legali degli eredi di Totò, con la diffida ai titolari dei locali.

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