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Cronaca

Napoli. Infermiera aggredita al Santobono: erano stanchi di aspettare il proprio turno

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Ieri mattina gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, su segnalazione della Centrale Operativa sono intervenuti presso l’Ospedale Santobono per un’aggressione ai danni di un’infermiera.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno accertato che una donna, poco  prima,  aveva accompagnato la figlia per una visita e, dopo essere stata accolta ed invitata ad attendere il proprio turno, aveva iniziato a protestare per poi aggredire e colpire la vittima.

La donna, una 33enne napoletana, è stata denunciata per minacce e lesioni.

 

Cronaca

Orta di Atella (Ce), 3 kg di esplosivo in fabbrica: scatta il sequestro

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Dovrà rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo e omessa denuncia di materie esplodenti, il 50enne di Orta di Atella che, nella giornata di ieri 23 aprile, è stato deferito in stato di libertà dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Marcianise. 

All’interno della fabbrica di fuochi d’artificio, in disuso, già nella disponibilità del 50enne, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato Kg circa di materiale esplodente, per complessivi n. 83 artifizi di genere proibito, detenuto illegalmente.

Le operazioni di reperto e sequestro del materiale esplodente si sono svolte con l’ausilio tecnico degli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta che hanno provveduto alla classificazione di quanto rinvenuto e alla messa in sicurezza dell’area.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, morto 28enne in sella al suo scooter

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È deceduto dopo aver impattato contro un tir – sembrerebbe in sosta -, riversandosi esanime sull’asfalto dell’autostrada all’altezza dei caselli verso Castellammare di Stabia.
Il tragico incidente ha come vittima Salvatore Scotognella, 28 anni.

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Cronaca

Marcianise (Ce): autolavaggio sequestrato dai carabinieri ambientali

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Militari effettivi presso il Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, coadiuvati da personale specializzato del Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.C. di Caserta, hanno eseguito un controllo presso un’impresa dedita ad attività prevalente di autolavaggio in comune di Marcianise (CE).

All’atto dell’accesso, il lavaggio era in funzione.

Il personale del Dipartimento Provinciale di Caserta dell’A.R.P.A.C. ha proceduto all’apertura di due pozzetti ubicati all’interno del perimetro dell’autolavaggio, e precisamente a ridosso del cancello d’ingresso, accertando che le acque reflue, prodotte dal processo di lavaggio delle autovetture, arrivavano tramite un sistema di griglie di raccolta, fino al secondo pozzetto ove sono presenti tre tubazioni in ingresso ed una in uscita, ed attraverso questa, senza alcun trattamento depurativo, convogliate direttamente nella pubblica fognatura. Ciò è stato accertato attraverso l’ispezione del tombino sulla strada, al di fuori del perimetro dell’autolavaggio, constatando che l’acqua di colore scuro veniva immessa direttamente nella pubblica fognatura.

All’atto dell’apertura del tombino di ispezione l’area veniva invasa da maleodoranze tipiche degli idrocarburi delle automobili.

Nel corso del controllo si accertava che l’impianto di depurazione chimico-fisico di cui era provvisto l’autolavaggio era spento.

Inoltre, i rifiuti speciali derivanti dall’attività di autolavaggio, costituiti da imballaggi contaminati da sostanze pericolose, erano stoccati su un’area non pavimentata, carente della necessaria cartellonistica attestante la pericolosità e il codice identificativo dei rifiuti, in violazione delle norme attinenti il deposito temporaneo dei rifiuti pericolosi.

Nel corso delle operazioni si è anche proceduto al prelievo di campioni delle acque reflue industriali prodotte dall’autolavaggio oggetto di controllo.

Per quanto sopra esposto, ravvisate le ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti speciali costituiti da imballaggi contaminati da sostanze pericolose, nonché di realizzazione abusiva di uno scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura derivanti dall’attività di autolavaggio, i predetti militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intera attività di autolavaggio ed i due responsabili dell’impresa sono stati deferiti in stato di libertà.

Ai medesimi due soggetti sono stati altresì elevati sommari processi verbali amministrativi per un totale di euro 34433 per omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti e l’omessa comunicazione del modello unico attestante i rifiuti prodotti dall’attività oggetto di controllo negli anni 2021 e 2022.


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