

Caivano
CAIVANO: Razionalizzazione scolastica inesistente a una settimana dall’inizio delle attività didattiche
CAIVANO. In termini negativi la giunta Monopoli non si fa mancare nulla, dopo il dissesto dichiarato, forse in modo incosciente rispetto a tutte le conseguenze che il fallimento comunale potesse portare, ecco che si presenta la prima di una lunga serie. Allo stato attuale, a distanza di sette giorni dall’apertura dei cancelli delle scuole, il comune di Caivano si presenta ancora sprovvisto di un piano di razionalizzazione scolastica serio, tant’è vero che il dirigente dell’ex V settore ad oggi non ha ricevuto nessun indirizzo politico, nè in merito alla refezione scolastica per la quale non è stato indetto nessun bando pubblico e quindi c’è il dubbio che le casse vuote del comune siano la scusa per non permettere ai figli dei cittadini che pagano le tasse di mangiare a scuola nelle ore lavorative dei genitori, né in merito al trasporto pubblico dei bambini che devono raggiungere i plessi scolastici, per il quale non è stata fatta nessuna pianificazione. Anche in quest’ultimo caso c’è tutta la probabilità che gli alunni che abitano lontano dai plessi restino appiedati.
Il fatto più grave invece è che, da quello che trapela dalle stanze dei bottoni, il sindaco Monopoli per far fronte alle enormi spese del comune, ha deciso di imporre dei tagli e sembra che uno dei tanti, sia stato pensato a discapito dell’assistentato materiale. Gli assistenti materiali alla persona o assistenti educativi culturali sono operatori dipendenti del comune o di cooperative sociali. Il compito dell’assistente materiale è di sostenere il processo di integrazione degli studenti disabili non autonomi, aiutandoli ad andare in bagno, a mangiare, a spostarsi negli spazi della scuola sia esterni che interni all’edificio, ad accompagnare l’alunno in gita scolastica e nello svolgimento di attività che richiedano spostamenti, nella cura dell’igiene personale. In base anche all’esperienza vissuta in prima persona, seguendo la lotta che alcuni cittadini caivanesi stanno facendo sul territorio per l’eliminazione delle barriere architettoniche, non avendo, il comune di Caivano, presentato mai un PEBA (piano per le eliminazione delle barriere architettoniche) in regione Campania, si può pensare che forse il nostro sindaco abbia poca considerazione delle persone diversamente abili, e non ci meraviglierebbe se questa voce del taglio all’assistentato materiale si trasformasse in una crudele realtà.
Caivano
Caivano: Omicidio Natale, si chiude il cerchio, tre proiettili per punire lo sgarro.

Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti tre persone gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di omicidio e dei connessi reati di detenzione e porto di arma da sparo, aggravati dal metodo mafioso.
In particolare, gli indagati, il 4 ottobre 2021 in Caivano, avrebbero ucciso Natale Antonio, esplodendo tre colpi di pistola che attingevano la vittima alla testa ed al torace.
L’omicidio sarebbe stato deliberato e premeditato per punire il Natale, che avrebbe sottratto armi, droga e denaro al gruppo criminale Bervicato, per conto del quale effettuava attività di spaccio di droga. Il cadavere del Natale veniva rinvenuto in un fondo agricolo il giorno 18 ottobre 2021. L’odierna attività fa seguito all’arresto di un’altra persona avvenuto nell’aprile scorso.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Caivano
CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Il Riesame conferma il carcere per i maggiori indiziati.

CAIVANO – Dopo diversi giorni dall’ultima udienza, il Tribunale del Riesame di Napoli ha reso note le proprie decisioni circa gli indagati del “Sistema delle estorsioni” che vide coinvolti 16 persone tra politici, funzionari, imprenditori ed ex pregiudicati del territorio caivanese.
Secondo le decisioni del Tribunale del Riesame, restano in carcere, in attesa di giudizio: Alibrico Giovanbattista, Peluso Carmine, Pezzella Martino, Zampella Vincenzo, Bervicato Raffaele, Lionelli Raffaele, Volpicelli Massimiliano, Angelino Antonio, Angelino Gaetano, Celiento Vincenzo e Cipoletti Giovanni.
Mentre per Bernardo Giuseppe, Della Gatta Domenico e Galdiero Domenico vengono sostituite le misure cautelari dagli arresti domiciliari al divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi di imprese e divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Per Armando Falco invece, scatta la piena liberà per mancanza di gravi indizi di reato.
Caivano
CAIVANO: condotte “scriteriate” e gestione “disinvolta” dei soldi pubblici. Verifiche di Carabinieri e Corte dei Conti

Sanzioni oltre i 250mila euro.
Per 7 persone, tra cui un ex-sindaco e assessori, impossibilità per 10 anni di ricoprire incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali
Creato “un terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata”
Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, nella giornata odierna, i Carabinieri del Comando Compagnia di Caivano (NA) hanno dato esecuzione alla notifica ad un ex-sindaco e 6 assessori del comune di Caivano, nell’arco temporale compreso tra l’anno 2006 e l’anno 2015, del ricorso per responsabilità sanzionatoria conseguente al dissesto finanziario dell’ente, deliberato dal Consiglio comunale dell’ente nel 2016 (delibera consiglio comunale n. 38/2016).
Le complesse ed articolate indagini delegate dalla Procura – pubblici ministeri Licia Centro e Davide Vitale – assistite da copiosa documentazione contabile raccolta agli atti e da consulenze tecniche specialistiche, hanno consentito, all’esito di un lungo percorso istruttorio iniziato nel 2016 al momento della ricezione della delibera di dissesto trasmessa dal Segretario generale dell’ente, di suffragare l’ipotesi di responsabilità, ora sottoposta al vaglio della locale Sezione giurisdizionale, dei suddetti amministratori locali.
Nella ricostruzione del requirente pubblico gli stessi, con le loro condotte scriteriate e la disinvolta gestione dei soldi pubblici, avrebbero condotto al tracollo finanziario un ente locale già afflitto da svariate ed incancrenite problematiche gestionali, creando un terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata ed alimentando un generale clima di illegalità, recentemente balzato, anche per altri, spesso consessi episodi, agli onori della cronaca.
Dalle pagine del ricorso con cui è stata contestata agli ex amministratori dell’ente di avere causato il dissesto con le loro condotte scriteriate, gravemente colpose, emerge come i bilanci, approvati dalla compagine amministrativa oggi convenuta in giudizio, fossero caratterizzati dalla esposizione di residui attivi inesistenti, che alimentavano una fittizia capacità di spesa, da una massiccia mole di debiti fuori bilancio, frutto di una gestione degli appalti improntata alla illegalità, come accertato anche dall’ANAC in una indagine amministrativa concomitante, con una totale assenza di qualsiasi provvedimento atto e/o direttiva volto a sanare le rilevantissime criticità contabili, tra cui spicca anche la bassissima capacità di riscossione delle entrate, sensibilmente inferiore alla media nazionale.
Alcuni degli amministratori oggi chiamati in causa, risultano peraltro essere già stati oggetto delle attenzioni della Procura contabile con riferimento alla incresciosa vicenda della gestione degli alloggi di ERP del “parco verde “ di Caivano vicenda oggetto di una ponderosa ed ampiamente motivata sentenza di condanna della locale sezione giurisdizionale laddove si evidenziano soprattutto le condotte ed il ruolo dell’ex Sindaco, dominus di un sistema di illegalità nella gestione complessiva dell’ente, che si specchiava in bilanci contrastanti con le più elementari regole della contabilità, ed in primis, con i principi di veridicità e prudenza nella formazione dei bilanci pubblici.
All’esito della capillare ricostruzione delle condotte e del loro impatto causale sul tracollo finanziario dell’ente, la Procura ha chiesto per gli ex amministratori convenuti, la condanna alla sanzione pecuniaria prevista dalla normativa sui dissesti pubblici nella misura massima possibile, vale a dire 20 volte l’importo della indennità di carica da ultimo percepita dal Sindaco e dagli assessori chiamati in giudizio. L’applicazione di detto criterio ha portato alla richiesta di applicazione di sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di euro 256.059,60 oltre alla richiesta di applicazione, per tutti, della sanzione interdittiva di cui all’art. 248 del TUEL, comma 5, la quale prevede l’impossibilità di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
L’ udienza pubblica di discussione del ricorso sarà celebrata nel Gennaio 2024.
-
Attualità3 mesi fa
La vacanza a Napoli si trasforma in un incubo per una coppia”Restituiscici qualcosa”
-
Attualità3 mesi fa
Autovelox sulle autostrade a Napoli,
-
Caivano3 mesi fa
CAIVANO. Il prete Patriciello scrive una lettera aperta alla Meloni chiedendo di legittimare l’illegalità.
-
Afragola4 mesi fa
AFRAGOLA. Caso Trimarchi. Parla l’altra vittima. “La mia spritzeria è in regola. Io vittima dei moralisti da tastiera”
-
Caivano3 mesi fa
CAIVANO. Le 13enni e i ragazzi dello stupro vivono al Rione IACP (Bronx) e non al Parco Verde.
-
Afragola6 mesi fa
Ad AFRAGOLA il Calcio è fermo al palo ed ha un solo colpevole
-
Caivano1 mese fa
Maurizio Patriciello l’eroe a mezzo servizio che svicola le responsabilità e tira in ballo la criminalità a proprio uso e consumo.
-
Caivano1 mese fa
CAIVANO. Si infittisce la rete del “Sistema delle Estorsioni”. I nomi dei nuovi arrestati.