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CRISPANO: novità per la gara europea di appalto rifiuti

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Crispano – Ultimo atto per la gara d’appalto europea per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città arriva alla fase finale. Un contratto di cinque anni e le procedure di gara sono curate dalla Centrale unica di committenza con i Comuni di Frattamaggiore e Grumo Nevano.

Ecco la novità di quest’anno: i cittadini iscritti al ruolo Tarsu, potranno prelevare il Kit per la differenziata da distributori automatici, in modo da garantire al servizio di distribuzione dei sacchetti un’efficienza che spesso è mancata quando tutto si svolgeva negli uffici del Comune. Così si evitano le lunghe file all’ufficio ed anche periodi di “vacatio”. Insomma, i cittadini non ascolteranno più la frase: “Buste finite”. E non dovranno più fronteggiare disservizi. C’è un distributore automatico e chi ne avrà diritto, ogni mese preleverà il kit della differenziata che spetta ad ogni nucleo familiare contribuente.

“Per la prima volta nella storia è stato messo a bando un appalto su indirizzi chiari frutto di un’attenta analisi delle esigenze del territorio contenute in un Piano industriale sicuramente innovativo per la nostra comunità – dichiara il sindaco Antonio BarraUn ringraziamento particolare all’assessore all’Ambiente, Carmensita Costanzo, che ha lavorato sodo, insieme all’amministrazione ed alla maggioranza, per studiare il territorio ed elaborare degli indirizzi che rispondessero esclusivamente alle esigenze di Crispano e, quindi, ad un miglioramento della raccolta dei rifiuti e della differenziata”.

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CRISPANO. Una riflessione sul “Forum” dei rancori

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CRISPANO – Una riflessione sulle elezioni del “Forum dei giovani” va fatta perché davvero si tratta di una bella iniziativa che si sta trasformando nell’ennesima faida dove i giovani occupano il ruolo di pretesto. L’ennesima faida che coinvolge la vecchia politica, con i suoi rancori, i suoi pessimi esempi e, cosa peggiore, li sta trasferendo anche ai giovani. Almeno a quelli della prima linea.

Il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Lara Imitazione, ha attuato un’idea che era nell’aria da tempo. Istituire anche a Crispano, finalmente, il “Forum dei giovani”. I complimenti per Imitazione sono arrivati da più parti, anche dalla stessa opposizione. Quest’ultima, oltre a riconoscere la bontà dell’iniziativa, ha anche consigliato all’Amministrazione di istituire in bilancio soldi per le Politiche giovanili e per i giovani, creando spazi di impegno, di partecipazione concreta, di confronto. Altrimenti, il “Forum” rischia di diventare l’ennesima iniziativa vuota, ipocrita, dove lo spazio verrà occupato da giovani politicizzati col ruolo di fare da cravatta ai più grandi. Una storia già vista e rivista in alcuni casi su questi territori.

Come sta andando a Crispano? Addirittura peggio. La campagna elettorale per il “Forum” è stata monopolizzata da tutta la politica e si sta trasformando in uno scontro, all’insaputa anche di molti giovani che non rientrano nelle dinamiche più putride del sottobosco, tra maggioranza e opposizione. Tra vecchi e nuovi. E non è nemmeno una battaglia ideologica. Come spesso accade da queste parti, lo scontro degenera nel corpo a corpo personale. Destra e sinistra si mischiano, non c’entra nulla l’ideologia di soggetti che non fanno parte nemmeno di partiti. Un vero e proprio scontro tra persone per i voti, fatto di inciuci, offese, veleni, bugie, colpi bassi, dove i giovani occupano un ruolo di facciata ma ai giovani nessuno è veramente interessato.

Spenderanno belle parole, smentiranno a chiacchiere ciò che scrivo in questa riflessione ma i fatti stanno raccontando tutt’altro, stanno confermando proprio ciò che sto dicendo. I voti non saranno espressione delle idee proposte dai giovani per Crispano. Saranno frutto della campagna elettorale dei politici che approfittano dell’ennesima occasione per scontrarsi, per farsi la guerra. Nemmeno tutti, scriviamo la verità. Sempre i soliti, pochi e rumorosi, che rischiano di diventare responsabili dell’ennesima degenerazione in cui può sprofondare questo territorio sfortunato. Un recinto nel quale nemmeno i giovani hanno la libertà di organizzarsi, di esprimersi scevri da condizionamenti, di rivendicare un ruolo, uno spazio di discussione, di riflessione, di partecipazione. Fungendo, magari, da esempio e da stimolo per la politica e per l’Amministrazione.

In questo modo la politica usa i giovani, non li valorizza. Li opprime, mostra loro il peggiore volto della politica, magari allontanandoli sempre di più dall’impegno pubblico. E non erano queste, non sono queste le intenzioni di tutti coloro che volevano offrire, anche tra maggioranza e opposizione, solo un contributo positivo. A dimostrazione che questo paese è tutt’altro che normalizzato, a testimonianza che la polvere è stata messa da questo punto di vista sotto al tappeto e alla prima “spazzata” tutto può riemergere nel suo volto e nelle sue dinamiche peggiori. Da un lato e dall’altro.

I giovani, quelli veri, i “giovani giovani” hanno la forza di ribellarsi di fronte a questo meccanismo e di isolare pure chi vuole per forza alimentare questo clima di rancore? I “giovani giovani” hanno la forza e gli anticorpi per sottrarsi a questo ruolo di strumento nelle mani dei più grandi per una resa dei conti che con i giovani e con Crispano non ha nulla a che vedere? I più grandi, almeno leggendo la carta d’identità, possono fermarsi lasciando i giovani liberi di muoversi, liberi di chiedere consensi, liberi di esprimere idee e anche di alimentare il classico e naturale spirito critico che un giovane dovrebbe avere?

Oppure i giovani a Crispano e solo a Crispano sono diversi dai giovani del resto del mondo e quindi devono prestare la faccia e limitarsi al battimani? I temi non mancano e purtroppo nemmeno la “campagna” per il “Forum” riesce ad alzare l’asticella del confronto.

Scusate la verità. Povera Crispano. Si cambi registro e subito perché questa pagina sta diventando triste. Ascoltando i vecchi e pure i nuovi. Molto triste davvero. Paragonando anche cosa è accaduto sullo stesso argomento nei paesi limitrofi che non sono certo Oxford. Eppure lì, festa di partecipazione e giovani protagonisti. A Crispano, al contrario, sta andando in scena il peggiore volto che la politica di questi territori possa mostrare. Senza che nessuno si chiami fuori. C’è ancora tempo per fermare questo meccanismo perverso. Lo si faccia subito perché davvero è brutto. Persino parlarne.

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CRISPANO. Intervista al Sindaco Emiliano: “Proseguiamo la stagione delle grandi opere”

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CRISPANO – Via Pizzo delle Canne. Primo piano, stanza del sindaco. Incontriamo Michele Emliano, il sindaco, sommerso tra una montagna di carte, seduto alla sua scrivania e impegnato a lavorare per il suo paese.

Buongiorno sindaco, la ritroviamo qui dove l’abbiamo lasciata l’ultima volta, al Comune, dietro la sua scrivania.
“Il lavoro è davvero tanto. Tantissimo abbiamo fatto e tantissimo c’è ancora da fare. Siamo solo alla metà dell’opera. I cittadini mi hanno premiato con un consenso enorme e mi hanno chiesto di restare. Ed io sto facendo solo il mio dovere cercando di meritare ogni giorno, con il lavoro, la competenza, il sacrificio, l’impegno, la costanza, la loro fiducia. Siamo a metà strada”.

I primi cinque anni sono stati perfetti sul piano amministrativo. Non lo dice “Minformo” ma lo raccontano i fatti. Lei ereditava uno scioglimento per camorra e qualche anno di commissariamento. Ha governato cinque anni e alle ultime elezioni i cittadini le hanno riconfermato la fiducia con percentuali bulgare. Cosa si aspetta da questi secondi cinque anni di amministrazione?
“Oggettivamente ho ereditato una situazione brutta, complicata. Ma quando mi sono candidato a sindaco per la prima volta, conoscevo bene la situazione. Quindi, ho scelto di mettermi in gioco nonostante sapessi fosse difficile. Ed i fatti fino a qui premiano il nostro lavoro. Non bisogna abbassare mai la guardia. Lo ripeto ogni giorno. Ma siamo soddisfatti di quanto fatto fino a questo momento. Abbiamo il dovere di continuare su questo percorso”.

E da questa consiliatura? Cosa si aspetta?
“Continuare l’ottimo lavoro di squadra messo in campo nei primi cinque anni. Realizzare ciò che abbiamo programmato, in particolare nei lavori pubblici, sulla scuola, sull’ambiente, per migliorare i servizi e la vivibilità. E poi porre le basi per programmare anche il futuro. Una buona amministrazione lavora così: realizza nel presente e programma per il futuro. Quello che abbiamo fatto nella precedente consiliatura e che continueremo a fare in questi cinque anni che abbiamo davanti. Raccogliere i risultati di quanto seminato e lasciare in eredità alla futura amministrazione finanziamenti e progetti da realizzare nell’ottica della continuità”.

Il futuro. Appunto. Domanda scomoda: per i Comuni sotto i 15mila abitanti, proprio come Crispano, è possibile che il sindaco si possa ricandidare alla guida dell’Ente per la terza volta consecutiva. Ci sta pensando? È un’opzione che mette in conto?
“La legge lo consente ma innanzitutto le dico che parlarne cinque anni prima è davvero presto e pure inutile. Noi ragioniamo da squadra e insieme abbiamo sempre preso le migliori decisioni che hanno prodotto risultati concreti per la nostra comunità in termini di buona amministrazione e di vivibilità. E lo stesso abbiamo sempre fatto e faremo sul piano politico. Davanti abbiamo tante sfide, anche elettorali, e come squadra siamo all’altezza di affrontarle tutte da protagonista, scegliendo sempre il candidato migliore in quel momento. Personalmente sono a disposizione della squadra e della mia comunità. E questo vale per ogni singolo assessore ed ogni singolo consigliere. Quando arriveranno i tempi per scegliere candidati a qualsiasi livello, ci preoccuperemo di fare la scelta giusta perché per fortuna vantiamo una classe dirigente competente, radicata e rappresentativa”.

Il rapporto con le opposizioni è stato caratterizzato in questo avvio di consiliatura da polemiche al vetriolo su fatti comunque importanti. Che idea si è fatto?
“Non voglio alimentare scontri. Le dico la mia concezione della politica. La maggioranza governa, la minoranza controlla. E sugli atti qualificanti o nei momenti difficili, si fa quadrato, nel rispetto della distinzione dei ruoli, non attorno al sindaco, ma attorno alla città. Avrei preferito qualche polemica in meno e qualche aiuto in più. È semplice stare lì a denunciare le cose che non vanno. Queste realtà sono piene di problemi. Più difficile è rimboccarsi le maniche e tentare di risolverli. Giustifico anche la polemica, purché costruttiva, finalizzata a risolvere un problema. Alzare polveroni per screditare un’amministrazione penso che sia inutile, poco corretto e non offre alcun contributo al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Spero che la minoranza maturi sotto questo punto di vista”.

Quali sono i colpi in canna dell’amministrazione in relazione agli obiettivi amministrativi imminenti?
“Non mi piacciono gli annunci. Fino ad oggi abbiamo fatto tanto, riqualificazione di piazze, di strade, di fogne, di servizi, la pubblica illuminazione, abbiamo fatto tanto sul fronte delle opere pubbliche e della vivibilità; risultati storici. Mi piace ricordare l’inizio dei lavori di riqualificazione dello stadio comunale e l’apertura del cantiere per riqualificare il rione “Cappuccini” attraverso un progetto che ne migliora l’estetica, la vivibilità e attraverso strutture e servizi quel quartiere diventa sempre di più parte integrante col centro città. A breve annunceremo l’avvio dei lavori di altre opere pubbliche. Posso solo dire che partirà quella che definisco la “stagione delle grandi opere”. Crispano diventerà un cantiere a cielo aperto ancora di più. Ci saranno disagi ma li sopporteremo perché a fine lavori avremo un paese con un volto nuovo, migliorato, più vivibile, attrezzato. Sarà la nostra soddisfazione, il nostro orgoglio”.

Poi ci sono ancora alcuni problemi da risolvere. La villa comunale ad esempio, il decoro urbano, il verde pubblico…
“Ripeto, i problemi non mancano e non abbiamo la bacchetta magica. L’ho detto in apertura: tantissimo è stato fatto e tantissimo c’è ancora da fare. Nella gestione non siamo abituati ad entrare, e mi riferisco anche alla questione della villa comunale. L’appalto si è concluso e tocca agli uffici dirimere qualsiasi situazione legata alle procedure e alla verifica di esse. Il nostro ruolo riguarda il controllo e l’indirizzo. Su questo non ci sono falle, le posso assicurare. Così come le assicuro che appena riapriremo la villa comunale, avremo la certezza di averlo fatto nella totale legalità di scelte, azioni e procedure”.

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CRISPANO. Rifiuti. L’opposizione scrive all’ANAC. Il Sindaco: C’è chi opera con dedizione e passione e chi distrugge”

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CRISPANO – Crispano. Il capogruppo di “Puntiamo su Crispano”, Sossio Vitale, ha presentato un esposto all’Anac, supportato da una serie di documenti, che fa riferimento alla questione dei rifiuti in paese. “Una situazione anomala sul piano amministrativo che sottolinea ancora ritardi, inadempienze, espressione di incapacità amministrativa – dichiara Sossio Vitale -. Dalle carte è emerso che nel 2022 c’è stata un’ordinanza sindacale per pochi mesi e poi quei mesi sono diventi anni perché senza alcun motivo il Municipio non ha svolto gare d’appalto e stiamo andando avanti in merito al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tecnicamente a suon di proroghe concesse all’impresa. La legge, e anche le disposizioni dell’Anticorruzione, definiscono la proroga tecnica come uno strumento di emergenza. Magari da utilizzare se si è in ritardo con la gara e quindi alla scadenza dell’appalto si proroga l’impresa per pochi mesi mentre contemporaneamente si bandisce la gara. Questo non è avvenuto a Crispano. Non sono legittime quando le proroghe da strumento emergenziale diventano strumento ordinario che sostituiscono le regolari gare. Come sta avvenendo a Crispano. Abbiamo sollevato il problema all’Anac per avere chiarimenti e rispetto a quanto metterà su carta l’Anticorruzione decideremo cosa fare. I rifiuti – conclude Sossio Vitale – restano un settore spinoso e questi ritardi sono espressione di una cattiva politica, una pessima abitudine che va cancellata dal vocabolario dell’amministrazione. Anche in questo settore, tante chiacchiere e ritardi. In due anni e mezzo com’è possibile che non sono stati capaci nemmeno di bandire una gara d’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti?”.

La replica del sindaco Michele Emiliano, che gestisce in prima persona anche la delega all’Ambiente. “Ci sono due forze che muovono Crispano: chi opera con dedizione e passione, e chi tenta di distruggere per paura o invidia dichiara Il Sindaco Emiliano – Io ho scelto di operare, anche quando è più difficile. Perché è nel fare e nel migliorare che troviamo la nostra vera forza che è quella di dare una vivibilità maggiore alla nostra comunità. Sugli atti procedurali riguardanti la gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana, temo che qualcuno abbia omesso, e mi auguro per mera dimenticanza, di leggere gli atti e chi parla di proroga all’attuale gestore, dimostra di non aver ben compreso il tenore degli stessi atti. Sull’affidamento del servizio di igiene urbana non esistono proroghe e con la mia ordinanza Sindacale n°3 del 29.04.2022, sulla scorta della relazione istruttoria del Responsabile del servizio, si è affidato alla ditta Green Line SRL in p.l.r.p.t. fino al subentro nella gestione del servizio dell’EDA ATO Napoli 1 ovvero fino al completamento dell’iter procedurale della gara d’appalto per l’individuazione di un nuovo soggetto gestore nel rispetto delle norme vigenti. Ebbene solo in 26/11/2024 il tecnico incaricato di supporto tecnico amministrativo al RUP per l’espletamento delle procedure del Piano Industriale del servizio di gestione della raccolta dei rifiuti urbani e degli atti relativi all’espletamento delle procedure per l’affidamento del servizio di Igiene Urbana , ha consegnato il piano industriale, con i relativi allegati e completate le verifiche di rito in data 6 marzo 2025 con delibera di giunta n. 31, pubblicata all’albo pretorio del Comune di Crispano, la giunta ha approvato gli atti per la gara e sono stati trasmessi alla centrale unica di committenza. Se il termine finale dell’ordinanza non è decorso, perché parlare di proroga? Questa situazione è stata già comunicata dal comandante della polizia municipale che ha curato tutti gli atti di gara, ai consiglieri di minoranza che probabilmente, per evitare il confronto in consiglio comunale pensano di affidarsi ad Anac sperando in un passo falso della mia amministrazione. Qualcuno non ha ancora compreso che la campagna elettorale è finita da un pezzo”.


Attendiamo cosa dirà l’Anac nella sua disposizione che in queste ore arriverà al Municipio e darà un contributo di chiarezza su un tema destinato a far discutere ancora.

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