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Cultura e spettacolo

CARDITO, Al via l’attività della casa editrice BEYOND Edizioni

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Parte da oggi l’attività della casa editrice Beyond edizioni per aprire una nuova finestra nel già variegato mondo dell’editoria. Gli obiettivi sono tanti, i percorsi che vogliamo perseguire altrettanti.

L’idea di partenza e di coprire uno spazio alternativo nell’editoria che non si fermi al classico progetto editoriale della pubblicazione cartacea, che comunque rimane l’attività principale, ma la nostra vuole essere una casa editrice che percorre diversi filoni nell’ambito culturale e sociale.

La ricerca di nuovi autori, la realizzazione di festival, concorsi e progetti nelle scuole rappresentano solo l’inizio, la base.

Con il supporto poi della web tv Minformo, realizzeremo un format per la presentazione di libri non solo editi da noi ma uno spazio dove saranno ospiti anche autori affermati sempre con l’intento  di non realizzare una  mera e semplicistica presentazione del libro ma che sia stimolo a creare dibattito e discussione su argomenti e realtà di interesse comune.

Diversi fronti e più settori sociali verranno analizzati e tenuti in considerazione per far avvicinare un pò tutti alla lettura, per far riscoprire il valore della lettura a chi l’ha accantonata. Tutto questo avendo un occhio particolare verso i giovani che ritenendo la lettura un’operazione statica e fuori dal vorticoso mondo dei mass media perdono l’occasione di fare voli pindarici con la mente e scoprire nuovi orizzonti avendo un libro tra le mani.

Certo non sarà semplice e all’inizio avremo davanti a noi una salita con una percentuale alta di dislivello ma crediamo nella forza emotiva del libro. Affronteremo la salita creando occasioni di coinvolgimento e di approccio supportati dalla passione  per la lettura e per la scrittura che contraddistingue noi tutti che abbiamo dato vita a questa nuova avventura.

Antonio Trillicoso

(Direttore Editoriale Beyond Edizioni)

 

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Cultura e spettacolo

Palma Campania, dall’11 al 13 settembre torna il Premio Cinecì 2025

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Dall’11 al 13 settembre, nella corte del Palazzo Aragonese di Palma Campania, torna il Premio Cinecì 2025, dedicato al rapporto tra cinema e cibo, con la direzione artistica di Massimo Andrei.

La serata finale si terrà il 13 settembre alle ore 19:30 presso la corte del Palazzo Aragonese di Palma Campania.

Ospiti di questa edizione saranno Salvatore Esposito, Fabio Balsamo, Samuele Carrino, Ciccio Merolla, Gianfelice Imparato, Giuseppe Miale di Mauro, Carlo Caracciolo e tanti altri rappresentanti del mondo dell’audiovisivo contemporaneo.

La serata sarà presentata da Ertilia Giordano.

L’evento è promosso dal Comune di Palma Campania, con il Sindaco Nello Donnarumma – sempre attento alla valorizzazione della cultura in ogni sua forma – e la Vicesindaco Elvira Franzese – da oltre dieci anni impegnata nella realizzazione del progetto – che contribuiscono a rendere il premio un fiore all’occhiello culturale.

Negli anni, la manifestazione ha visto protagonisti numerosi esponenti della cinematografia nazionale e internazionale, in collaborazione con l’associazione Napoli Cultural Classic, presieduta dall’avvocato Carmine Ardolino, fondatore del premio Cinecì CortiCulturalClassic, con il supporto di diverse associazioni culturali e sociali del territorio di Palma Campania. La direzione tecnica è curata da Lorenzo Maffia.

La premiazione è finalizzata a valorizzare le opere di autori selezionati da una giuria di esperti composta da Massimo Andrei (presidente), Giancarlo Germino (sceneggiatore), Lorenzo Maffia (compositore e musicista) e Carmine Ardolino (presidente dell’associazione NCC), che hanno visionato oltre 600 film, italiani e stranieri, provenienti da tutti i continenti.

Nell’ambito della manifestazione saranno assegnati: un premio in denaro dedicato alla memoria di Salvatore Ferrara, per il miglior cortometraggio, e il Premio Vincenzo Russo, per il lavoro che maggiormente rispecchia i principi del martire della Rivoluzione Napoletana.

Cinecì è un festival che parte dal cibo per raccontare molto di più. Attraverso il cinema breve e il linguaggio dei giovani autori, la manifestazione esplora le abitudini alimentari come specchio della nostra cultura, delle nostre scelte e identità. Non si tratta solo di cosa mangiamo, ma di come, dove, quando e soprattutto perché lo facciamo.

Il cibo diventa uno strumento narrativo per parlare di tradizioni che resistono e si trasformano, di territori che si raccontano, di salute e consapevolezza, di consumo critico, di sostenibilità, ma anche di mercato e globalizzazione.

In concorso, cortometraggi provenienti da tutto il mondo che affrontano questi temi in modo originale e profondo. Le opere selezionate – che verranno proiettate nei giorni del festival – concorrono a premi in denaro e riconoscimenti che ne valorizzano la forza narrativa e l’impegno tematico.

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Cultura e spettacolo

Capitale della Cultura 2028: la Campania guida con 6 città

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Parte la sfida per decretare la nuova Capitale della Cultura italiana 2028. Sono 25 le città selezionate in tutta Italia con la Campania che guida con ben 6 candidature: Bacoli, Benevento, Mirabella Eclano, Sala Consilina, Sessa Aurunca, Unione dei comuni “Città Caudina”.

Seguono Lazio, Toscana e Puglia con 3 città e il Veneto con 2 candidature.



(fonte: IlMattino)

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Afragola

Orgoglio e Merito afragolese: la 5^O classico del Liceo “Filippo Brunelleschi” trionfa all’Esame di Stato

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AFRAGOLAIn un tempo in cui troppo spesso si parla dei giovani con toni cupi e scoraggiati, la classe 5^O del Liceo “Filippo Brunelleschi” di Afragola offre una smentita luminosa, incarnando un esempio concreto di impegno, maturità e straordinaria riuscita. I risultati dell’Esame di Stato, pubblicati oggi, raccontano una storia collettiva di valore e tenacia: su venti studenti, ben nove hanno raggiunto il traguardo del massimo punteggio, ovvero 100 su 100; cinque hanno meritato anche la Lode, sigillo d’eccellenza e testimonianza di un cammino scolastico condotto con rigore e passione. Dietro questi numeri ci sono i volti, le voci, le ore insonni, le prove silenziose ed il coraggio quotidiano di venti ragazzi che, in cinque anni, hanno costruito non solo competenze, ma soprattutto legami, identità, visioni. Ogni nome, da Beatrice Alghiri a Giada Russo, racconta un percorso fatto di crescita, di sfide affrontate, di amicizie custodite. C’è chi ha imparato a superare la timidezza, chi ha trasformato in risorsa una fragilità, chi ha saputo essere per gli altri una presenza discreta ed indispensabile. Nessuno è rimasto indietro, tutti hanno camminato insieme. Una simile armonia non nasce per caso. È il frutto di un contesto formativo solido ed ispirato, costruito giorno dopo giorno grazie alla guida del Dirigente Scolastico, Professor Architetto Giuseppe Cotroneo, la cui visione educativa, lucida e lungimirante, ha saputo coniugare cultura e cittadinanza, autorevolezza ed ascolto. Il Liceo “Filippo Brunelleschi” si conferma, così, non solo una scuola di qualità, ma un autentico presidio di educazione, in cui ogni studente può trovare spazio, valore e direzione. Un plauso speciale va alla Professoressa Giusy Capone, docente di riferimento per la classe e guida instancabile lungo l’intero quinquennio. La sua dedizione, la competenza rigorosa, unita ad una rara capacità di empatia, hanno fatto di lei non solo un’insegnante, ma una vera figura di riferimento: presenza affettuosa e sostegno costante. Accanto alla Scuola, però, è doveroso ricordare un’altra presenza, più silenziosa, ma non meno decisiva: le famiglie. I genitori, con il loro appoggio quotidiano, la fiducia riposta, la capacità di “esserci” nei momenti difficili, senza mai sostituirsi, hanno rappresentato il terreno fertile su cui questi giovani hanno potuto crescere e fiorire. A loro va un ringraziamento profondo: perché educare è sempre un gesto corale! Il successo della 5^O è, allora, qualcosa di più di un risultato scolastico: è un messaggio. È la dimostrazione che, quando Scuola, studenti e famiglie camminano insieme, credendo nel valore dello studio e nella forza dell’educazione, il futuro smette di far paura e comincia a splendere. A questi ragazzi straordinari va il nostro augurio più grande: che portino con sé la luce accesa in questi anni, e che non smettano mai di credere nella bellezza della conoscenza, nella forza delle idee e nella responsabilità di costruire il domani. La 5^O si congeda, lasciando dietro di sé una traccia nitida e generosa: quella di chi ha saputo trasformare l’aula in una piccola patria del pensiero e del cuore.

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