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Cava de' Tirreni

CAVA DE’ TIRRENI. Paura in centro: rissa violenta tra due gruppi di giovani

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La notte scorsa, a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, si è verificata una rissa tra due gruppi di giovani.

Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo, composto da una ventina di giovani del posto, si è scontrato con cinque ragazzi di Nocera Inferiore.

I giovani si sono affrontati a calci e pugni. In particolare i ragazzi di Nocera Inferiore hanno avuto la peggio e si sono diretti verso un’area parcheggio per tornare a casa, ma anche lì sono stati aggrediti nuovamente dai salernitani.

Sul posto sono giunte due pattuglie dei Carabinieri, allertati dai presenti: al loro arrivo i due gruppi già erano scappati.

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Cava de' Tirreni

Ragazzo trovato sgozzato in casa: potrebbe trattarsi di suicidio

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Sono ancora in corso gli accertamenti sulla morte del 26enne, il cui corpo è stato ritrovato sgozzato nell’abitazione della fidanzata domenica mattina a Cava de’ Tirreni.

L’ipotesi privilegiata dagli investigatori è che il ragazzo, originario della frazione Dragonea di Vietri sul Mare, colto da un improvviso raptus si sia tolto la vita.

Nonostante questo proseguono gli accertamenti e, al momento, la salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La tragedia ha scosso le comunità di Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare.

Tra i tanti i messaggi pubblicati sui social per ricordare il 26enne c’è anche quello del Direttivo Ultras della Salernitana: “Un altro angelo granata è volato in cielo…continua a tifare da lassù. Riposa in pace.

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Cava de' Tirreni

San Valentino da incubo: amante in fuga si spezza una gamba e un braccio per scappare dal marito geloso

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Un vero San Valentino da incubo quello trascorso da un amante a Cava dè Tirreni, in provincia di Salerno.

Una donna, titolare di una profumeria locale era in casa con l’amante poliziotto quando sono sopraggiunti i suoi familiari.

Poiché entrambi sono sposati con i figli hanno pensato di far tentare la fuga all’uomo al fine di nascondere la tresca amorosa.

All’arrivo del marito, del fratello, del padre e della sorella della donna con il fidanzato hanno provato a cercare l’amante ovunque, sotto il letto, nell’armadio, ma nulla, sembrava essere sparito. La donna, intanto, ovviamente negava tutto.

Il marito, però, ha deciso di andare nel cortile del palazzo ed è lì che ha trovato il “malcapitato” con un braccio ed una gamba rotti.

L’amante, infatti, per scappare via, si era lanciato dal balcone del secondo piano pur di non essere scoperto.

A quel punto l’uomo ha dovuto ammettere tutto. Arrivata l’ambulanza l’amante è stato trasportato presso la struttura ospedaliera più vicina mentre la donna continuava, nonostante tutto, a negare l’evidenza.

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Cava de' Tirreni

Indebiti contributi Inps a Sindaco e Assessore: sequestro da 80mila euro in provincia di Salerno

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IL COMUNE DI CAVA DE’ TIRRENI VERSAVA I CONTRIBUTI PER IL SINDACO E L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI: LA GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO SEQUESTRA 80 MILA EURO SUI CONTI CORRENTI DEI DUE AMMINISTRATORI

Ottanta mila euro, a tanto ammonta il sequestro eseguito, nei giorni scorsi, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno nei confronti del Sindaco e dell’Assessore ai Lavori Pubblici (già Vicesindaco) di Cava de’ Tirreni (SA).

L’intervento è stato eseguito nell’ambito di un’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, volta a verificare i presupposti per il versamento, da parte dell’Amministrazione comunale, delle ritenute assistenziali, previdenziali ed assicurative a favore dei propri dirigenti.

Le norme in vigore prevedono infatti che il Comune provveda al pagamento dei contributi all’INPS solo per gli “eletti” che lavorano “esclusivamente” per l’Ente locale. In caso contrario, l’obbligo resta in capo agli stessi amministratori.

Ed invero, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno ha accertato che, diversamente da quanto dichiarato nelle autocertificazioni, il primo cittadino e l’assessore avevano di fatto continuato a svolgere, in pieno mandato elettorale, altre attività professionali – l’uno quella di consulente assicurativo e l’altro di amministratore di un’impresa di costruzioni -, per le quali percepivano regolari compensi.

In definitiva, i due amministratori, facendo risultare un rapporto di lavoro “esclusivo” con il Comune, avevano fatto sì che i loro contributi gravassero sul bilancio dell’Ente.

Per garantire la restituzione delle somme illegittimamente versate, questa Procura ha quindi emesso un provvedimento di sequestro d’urgenza dei conti correnti del Sindaco e dell’Assessore ai LL.PP., chiamati ora a rispondere dell’indebita percezione di oneri previdenziali rispettivamente quantificati in 60 e 20 mila euro.

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