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Cronaca

Pozzuoli, tenta di violentare una mamma che aveva accompagnato il figlio a scuola

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Ha seguito fino al parcheggio una mamma che aveva appena accompagnato il figlio a scuola e ha provato a violentarla. È quanto accaduto nella città puteolana dove solo il pronto intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. La donna infatti si era rinchiusa in auto e paralizzata dalla paura non era riuscita a mettere in moto la vettura e scappare.

A raccontare la triste vicenda sono i Carabinieri della locale Stazione che hanno arrestato per violenza sessuale un 51enne pregiudicato del posto.

I militari, allertati dal 112, sono intervenuti in via San Gennaro Agnano nel parcheggio pubblico vicino all’istituto scolastico IPSEOA Lucio Petronio. Qui si trovava la donna, 41enne, in stato di shock, che ha chiesto aiuto al numero d’emergenza dei Carabinieri. Si era chiusa all’interno dell’auto, poteva fuggire ma non riusciva a fare altro per la paura. Un uomo era davanti alla sua auto, la offendeva, urlava frasi oscene e la minacciava. Pretendeva di entrare in auto e più volte aveva tirato con forza la portiera. Quando la gazzella è intervenuta il 51enne era ancora lì, davanti all’auto dove la donna si era rifugiata. L’uomo si stava masturbando, i Carabinieri lo hanno arrestato e fornito i primi soccorsi alla vittima. I militari hanno constatato come la donna fosse lì perché aveva appena accompagnato il proprio figlio a scuola e che i 2 non si conoscessero. La vittima aveva capito di essere stata presa di mira dal 51enne e si si era chiusa all’interno dell’auto. Il terrore non le ha permesso di fare altro se non chiamare il 112 e fortunatamente l’intervento dei Carabinieri è stato provvidenziale. L’arrestato è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio“.

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Cronaca

Consegna denaro e monili in oro a un finto postino ma è una truffa: arrestate tre persone

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Nel corso della mattinata odierna, i carabinieri della Compagnia di Sorrento sono intervenuti a Portici e San Giorgio a Cremano dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di tre persone.

In particolare esse sono accusate dei reati di truffa aggravata dall’età avanzata della vittima e dalla rilevante gravità del danno patrimoniale, mentre la terza persona è gravemente indiziata in ordine al delitto di ricettazione.

Le indagini hanno consentito di accertare che lo scorso 7 marzo 2024 a Sorrento, due degli odierni arrestati avrebbero truffato un uomo 85enne, appropriandosi di denaro e monili in oro per un valore complessivo di 20mila euro. Il terzo arrestato invece, originario di San Giorgio a Cremano e titolare di un negozio di articoli preziosi, avrebbe acquistato in un secondo momento i gioielli provenienti dalla truffa.

Il modus operandi è sempre lo stesso: la vittima fu infatti contattata telefonicamente da uno degli autori del reato, che gli aveva fatto credere che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua un postino per la consegna di una raccomandata.

A quel punto, bussò alla porta dell’anziano un finto messo postale, il quale ritirava il denaro contante e preziosi presenti nell’abitazione della stessa, convincendola a farsi consegnare 700 euro in contanti e numerosi monili in oro.

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Cronaca

Lutto per Fabio Quagliarella, è morto il padre Vittorio

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Un grave lutto ha colpito Fabio Quagliarella, visto che nelle ultime ore è venuto a mancare il padre Vittorio. A darne notizia ci ha pensato la Virtus Junior Stabia, la società sportiva che ha voluto omaggiare Vittorio Quagliarella, descrivendolo come “un uomo dal cuore d’oro, sempre generoso e disponibile, e un grande amico della nostra società”.

L’ex calciatore del Napoli era molto legato al padre, con il quale aveva un rapporto speciale, fondamentale anche in alcuni momenti delicati della vita e carriera del figlio, come nel caso stalking che ha coinvolto Fabio, portato alla luce grazie al coraggio e intervento del padre.

Ecco quanto dichiarava Fabio qualche tempo fa:

“Mio padre ha fatto duemila lavori, è sempre un passo avanti: mi ha salvato dallo stalker. Grazie a lui ora posso vivere una vita nuova”.

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Cronaca

Padova, partorisce in un night club ma annega la figlia nel water: ipotesi infanticidio

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Orrore a Piove di Sacco, in provincia di Padova, dove lo scorso lunedì una neonata è stata trovata morta nel bagno di un appartamento sito al primo piano di uno stabile che ospita un locale notturno.

Stando alle prime informazioni, la piccola è nata proprio all’interno del Serale Club in via Borgo Padova 57, ma secondo la Procura è stata annegata nel wc dalla madre. La madre della piccola, Melissa Russo, 29enne italo-brasiliana, è ora in stato di fermo in ospedale con l’accusa di omicidio aggravato.

Pertanto la Procura di Padova ha così spiegato dopo i primi accertamenti:

“La neonata era stata trovata morta all’interno del water e appariva essere completamente formata. La donna avrebbe scaricato l’acqua del wc in tal modo provocandone l’annegamento”.

Secondo una prima ricostruzione, la donna era già incinta quando è giunta in Veneto, ma l’aveva nascosto a tutti partorendo da sola in casa per poi chiamare alcune colleghe.

L’ex proprietario del locale ha così dichiarato:

“Mi ero accorto della gravidanza, anche se lei negava, dicendo che aveva avuto problemi di salute. Non ci credevo, ma non ho voluto indagare. Di solito le ragazze rimanevano là per poco tempo, qualche settimana al massimo, se avevano bisogno di un appoggio iniziale appena iniziato il lavoro. Era una buona ragazza, se avessi pensato che sarebbe stata in grado di fare una cosa simile l’avrei cacciata immediatamente, era inimmaginabile”.

Al momento l’infanticidio è l’ipotesi più probabile, con gli investigatori che dichiarano che la piccola sarebbe deceduta “per cause non naturali”.

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