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Ischia

Ischia: tenta di truffare un’anziana e scappa su un taxi, arrestato 23enne

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Gli agenti del Commissariato di Ischia, durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in via San Giuseppe della Croce a Ischia per la segnalazione di una truffa ai danni di un’anziana.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno accertato che un uomo, spacciandosi per il nipote, aveva contattato telefonicamente la donna annunciando che a breve un conoscente sarebbe passato a ritirare 4500 euro per suo conto; una volta giunto presso l’abitazione della vittima, insospettitosi della presenza di alcuni residenti, si era allontanato senza ritirare il denaro a bordo di un taxi. 

Gli operatori, grazie alle descrizioni fornite dall’anziana e dai residenti, hanno rintracciato il truffatore a bordo del taxi e, una volta fermato, lo hanno bloccato dopo una colluttazione.

23enne napoletano, è stato arrestato per tentata truffa e resistenza a Pubblico Ufficiale; inoltre, gli è stato altresì notificato l’avviso di avvio del procedimento per l’applicazione del divieto di ritorno nei Comuni dell’isola di Ischia.

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Ischia

Forio d’Ischia, sperona l’acquascooter della polizia: il giudice dispone la liberazione

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Il tribunale di Napoli non ha convalidato l’arresto e disposto la liberazione per l’ingegnere napoletano 37enne che sabato scorso, davanti al porticciolo di Forio d’Ischia, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.

All’uomo le forze dell’ordine contestavano di avere volontariamente speronato l’acquascooter con a bordo un agente, facendolo cadere in acqua, e procurandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.

Una versione dei fatti contestata dall’indagato che, con i suoi legali, gli avvocati Sergio Pisani e Marco Antonio Cioffi, ha messo a disposizione il video di una diretta Fb dello stesso conducente del motoscafo che riprendeva la collisione.

Il giudice ha tuttavia deciso di non acquisire quelle immagini, oggi, durante il processo per direttissima in cui il pm ha chiesto l’attenuazione dell’arresto con l’obbligo di firma.
All’ingegnere sono stati contestati i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sabato è stato anche denunciato per danneggiamento dei beni dello Stato, per violazione dei sigilli e per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione, reati di cui risponderà a piede libero nel corso del procedimento che si aprirà prossimamente.

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Cronaca

Richiesta di archiviazione per la franca di Casamicciola: i parenti delle vittime non ci stanno

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ANSA – Il giorno dopo la richiesta di archiviazione per la frana di Casamicciola a Ischia, sono in tanti ad essere rimasti spiazzati dalla iniziativa della Procura che di fatto significherebbe che per la tragedia, che ha causato 12 morti e devastato ampie zone del comune termale isolano, non ci saranno colpevoli.

E dopo le iniziali perplessità ora si diffondono anche le polemiche.

I primi a prendere pubblicamente posizione sono Salvatore e Vicenzo Mazzella, fratelli di Giovanna vittima del fiume di fango staccatosi dall’Epomeo la notte del 26 novembre 2022 insieme al compagno Maurizio Scotto di Minico e il piccolo Giovangiuseppe, nato da appena 21 giorni, il secondo nucleo familiare cancellato nella tragedia del Celario.

I due fratelli hanno diffuso una dichiarazione attraverso i loro legali Massimo Stilla e Gianluca Palomba, in cui esprimono tutta la loro frustrazione per la possibile archiviazione dell’inchiesta aperta per accertare le eventuali responsabilità della frana killer.

“Dopo due anni e mezzo di silenzio, oggi non possiamo più tacere – affermano i Mazzella – Abbiamo perso nostra sorella Giovanna, il suo compagno nostro amico Maurizio e nostro nipote di appena 21 giorni. Abbiamo perso l’amore di Mariateresa, cugini, nipoti, persone che erano la nostra famiglia, la nostra vita. Dodici vittime, dodici nomi, dodici volti che non si possono dimenticare. E ora ci dicono che non c’è nessun colpevole, che tutto verrà archiviato. Siamo indignati. Siamo offesi. Siamo feriti due volte: prima dal fango, oggi dall’indifferenza”.

“Abbiamo aspettato -aggiungono- in silenzio, rispettando il lavoro della Procura, confidando nella giustizia. Ci era stato detto che si stavano cercando le responsabilità, che non si sarebbe lasciato nulla d’intentato. E invece, dopo anni di attesa, arriva questa richiesta di archiviazione, che ci lascia attoniti e amareggiati. È come se si volesse archiviare non un fascicolo, ma la memoria stessa delle vittime”.

Il dolore è ancora vivo, la delusione per una svolta giudiziaria inattesa e sgradita ancor più evidente: “Un neonato di 21 giorni non può essere archiviato. Una madre, un padre, famiglie intere non possono essere ridotti a una riga su un decreto. Questa archiviazione è inaccettabile. Non lo permetteremo”, scrivono ancora. La conclusione della lettera preannuncia la volontà netta di ricorrere contro la richiesta di archiviazione, così come consente la legge: “Presenteremo opposizione, ci batteremo con tutti gli strumenti che la legge ci consente. Non per vendetta, ma per rispetto. Perché la giustizia non può arrendersi davanti alla tragedia. Perché i nostri angeli meritano giustizia. Non abbiamo mai parlato prima. Oggi siamo costretti a farlo. Oggi gridiamo perché siamo la voce di chi non può più parlare. E non ci fermeremo”. Nessun altro commento ufficiale è intanto arrivato sulla vicenda: no comment anche da parte del comune di Casamicciola Terme, costituitosi parte civile, dove si aspetta di conoscere le motivazioni della richiesta di archiviazione e la decisione finale del gip.

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Cronaca

Ischia, si mette in fila con il passamontagna per salire sul traghetto: era ai domiciliari

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Ai domiciliari per un furto commesso la mattina, evade e si mette in fila per un traghetto indossando un passamontagna ma viene arrestato dai Carabinieri.

Si tratta di un 21enne di Barano d’Ischia.

Il giovane è in fila al porto, sta per imbarcarsi in uno degli ultimi traghetti della giornata, destinazione Napoli. Tutto normale, ma indossa un passamontagna e alcune persone sono incuriosite, altre spaventate. Tra coloro che si pongono domande, i carabinieri del nucleo radiomobile di Ischia, in zona per i tradizionali controlli serali. Si avvicinano e chiedono a quell’uomo di mostrare il volto. Il giovane toglie il passamontagna e poi scappa verso una pineta. I militari lo inseguono, lo bloccano e – soprattutto – lo riconoscono.

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