Nel pomeriggio dell’8 agosto scorso, sulla base di attività investigativa esperita d’iniziativa e a seguito di mirati servizi, personale della Sezione Investigativa del Commissariato “Montecalvario” ha rintracciato nel Comune di Bacoli (NA) un soggetto, già dichiarato latitante con rituale provvedimento, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 23/06/2023 dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tale SCHISANO Sergio, classe 1970, annoverante a suo carico numerosissimi precedenti di polizia e penali, ritenuto gravemente indiziato dei reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni aggravate con l’uso di arma bianca e tentata estorsione aggravata, con la recidiva reiterata e infraquinquennale.
Il grave quadro indiziario è riferito a quanto accaduto il 24 maggio u.s. allorquando il reo, avrebbe usato violenza per opporsi ad un ausiliario del traffico per costringerlo ad omettere un atto del suo ufficio, al contempo offendendo il prestigio e il decoro in luogo pubblico; in particolare, l’operatore aveva constatato una violazione al Codice della Strada e stava elevando un verbale di contestazione ad un’autovettura parcheggiata, poi risultata essere anche scoperta di assicurazione e di proprietà dell’indagato. Il 25 maggio successivo, non pago, l’indagato intercettato il citato dipendente con funzioni pubbliche, agendo con premeditazione, lo avrebbe dapprima colpito con un violento schiaffo e poi gli avrebbe sferrato un fendente con un coltello, attingendolo alla gamba, per poi minacciarlo di dargli un’ingente somma di denaro necessaria ad acquistare un’altra macchina, in quanto la sua era stata sottoposta a sequestro amministrativo e quindi sottratta alla sua materiale disponibilità; il malcapitato, approfittando dell’allontanarsi dell’aggressore, si recó al pronto soccorso dell’Ospedale dei Pellegrini per le cure mediche del caso.
Nell’immediatezza, gli agenti effettuarono tempestivi accertamenti del caso, raccogliendo una serie di elementi probatori, ed all’esito del riconoscimento effettuato dalla parte offesa, si posero al rintraccio in quanto il presunto aggressore era persona nota e inoltre sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione, senza però intercettarlo, in quanto quest’ultimo, si rese irreperibile. Successivamente, nell’attuare la delega ricevuta per l’esecuzione, il ricercato si sottrasse pure all’esecuzione della misura cautelare emessa a suo carico, risultando assente presso la sua residenza nonché ai domicili conosciuti.
A seguito del suo fermo a Bacoli, si diede seguito anche al provvedimento emesso dal Magistrato di Sorveglianza che disponeva la continuazione della misura coercitiva presso l’istituto penitenziario. Il prodromico provvedimento restrittivo è una misura cautelare, disposto in sede di indagini preliminari, avverso il quale sono ammessi mezzi d’impugnazione, e i destinatari degli stessi sono persone sottoposte ad indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.