Si è tenuto questa mattina a Milano, l’incontro tra la leader di FdI Giorgia Meloni e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. In particolare, ecco la breve dichiarazione rilasciata dalla Meloni al suo arrivo presso il Villaggio Coldiretti: “Ho visto Berlusconi, sono ottimista”.
Ecco quanto si legge nella nota dei due partiti:
“Un colloquio che si è svolto in un clima di grande collaborazione e unità di intenti. I due leader hanno ribadito la soddisfazione per l’affermazione del centrodestra alle elezioni politiche, e hanno fatto il punto sull’attuale situazione politica. Meloni e Berlusconi hanno poi approfondito i dossier più urgenti all’ordine del giorno, a partire dal caro energia. I due leader, si sono poi confrontati sui prossimi passaggi istituzionali in vista della convocazione del prossimo Parlamento, e hanno condiviso la necessità che l’Italia abbia bisogno di un Governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova difronte”.
Pertanto, arrivano puntuali le parole di Giorgia Meloni, che ha così dichiarato:
“Sapete che in questi giorni, ho scelto di limitare uscite pubbliche per dedicarmi anima e corpo ad affrontare i dossier più urgenti. Se saremo chiamati a governare questa nazione, è chiaro da subito che abbiamo in mente di dare risposte efficaci e immediate ai principali problemi. L’obiettivo è quello di restituire una strategia industriale a questa Nazione, che da tempo non l’ha avuta”.
Poi, aggiunge:“Il tema non è come compensare la speculazione sul gas, ma come fermarla. La nostra bussola è non disturbare chi vuole fare. La ricchezza la fanno i lavoratori e le imprese, lo Stato deve metterli in grado di produrla. L’Italia deve tornare alla difesa del suo interesse, per trovare soluzioni comuni”.
Infine, chiosa dedicata alla sua idea di governo, nella quale ha ribadito un concetto:
“Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi. Sull’agroalimentare ci sono tre grandi questioni, il primo è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica: vogliamo difendere l’ambiente con l’uomo dentro. Il tema della protezione è la seconda questione, cioè qualità, difesa del marchio e delle filiere. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così, la ricchezza è concentrata verso l’alto e ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto”.
Mariagrazia Di Scala, che da Fratelli d’Italia approda in Italia Viva.
“Il prezioso lavoro di Mariagrazia come consigliere regionale in questi anni è una dote che accogliamo con orgoglio e gratitudine”. Così in una nota Armando Cesaro, coordinatore di Italia Viva in Campania. “Questa scelta dimostra l’attrattività di Italia Viva in Campania. Il contributo della consigliera sarà prezioso anche in vista delle prossime elezioni regionali”, sottolinea.
“Desidero dare il mio più caloroso benvenuto e quello della comunità di Italia Viva a Mariagrazia Di Scala, consigliere regionale in Campania, che ha scelto di lasciare Fratelli d’Italia per aderire a Italia Viva. La Tenda riformista sarà decisiva per vincere in Campania in autunno e alle Politiche del 2027. E Mariagrazia sarà con tutti gli amici di Italia Viva un pilastro di questa scommessa”. Lo scrive in una nota il leader di Iv, Matteo Renzi.
Si è tenuto questa mattina presso l’Università Federico II di Napoli il convegno dedicato ai Livelli Essenziali delle Prestazioni, un tema sempre più centrale nel dibattito pubblico e politico per garantire diritti uguali a tutti i cittadini, a partire dalla sanità, dall’istruzione e dai servizi sociali.
L’incontro, organizzato presso il Dipartimento di Giurisprudenza, ha visto la partecipazione del senatore Francesco Silvestro, presidente della Commissione bicamerale per le Questioni Regionali, insieme al professor Sandro Staiano, ordinario di Diritto Costituzionale che ha moderato e presieduto i lavori, al giornalista e scrittore Marco Esposito e all’editorialista del Corriere della Sera Marco De Marco.
Il convegno ha rappresentato un momento di approfondimento sulle prospettive di attuazione dei LEP, visti come strumento per ridurre le disuguaglianze tra i territori e costruire un’autonomia responsabile, capace di non lasciare indietro nessuno.
“Abbiamo percorso tutte le regioni d’Italia, raccogliendo la voce di chi vive le difficoltà dei territori e di chi lavora ogni giorno per garantire diritti e servizi essenziali ai cittadini. È stato un cammino prezioso che ha dato concretezza al nostro lavoro in Commissione e che oggi diventa patrimonio collettivo per costruire un Paese più giusto”, ha affermato il senatore Silvestro durante il suo intervento.
Il dibattito ha toccato diversi punti: dalla necessità di definire in modo chiaro i livelli essenziali in tutte le materie che riguardano i diritti sociali, alla questione delle risorse necessarie per garantirli, superando le disparità storiche tra le diverse aree del Paese. È stato sottolineato anche il rapporto tra LEP e autonomia differenziata, con l’idea che la definizione dei livelli essenziali sia una condizione indispensabile per rendere l’autonomia uno strumento di efficienza e coesione, evitando nuove fratture tra Nord e Sud.
“Non si tratta solo di definire standard e procedure, ma di mettere al centro le persone, le famiglie, le comunità, garantendo che a ogni cittadino sia assicurato un livello dignitoso di diritti fondamentali”, ha aggiunto Silvestro.
Il professor Staiano ha richiamato l’importanza di momenti di confronto come questo per stimolare il dibattito pubblico e far crescere la consapevolezza su un tema che tocca la vita quotidiana dei cittadini e il futuro delle istituzioni.
L’incontro si è concluso con l’impegno a continuare a lavorare per far diventare i LEP una realtà effettiva e non solo un principio sulla carta, riconoscendo che questo percorso passa anche attraverso il dialogo tra istituzioni, università e comunità locali.
CAIVANO – Eppur si muove: da cronisti imparziali, quali ci riteniamo essere, questa volta dobbiamo dare atto. Dalla notte del 3 luglio u.s., quando il nostro direttore ha pubblicato l’ennesimo incendio di un autoveicolo procurato presso il campo nomadi, qualcosa si è mosso. Per onestà intellettuale non ci riteniamo gli artefici promotori, ma semplici osservatori.
Ad eccezione della ennesima passerella del 7 luglio delle varie figure della Commissione Parlamentare d’Inchiesta a Caivano, accompagnati dalle solite illustri figure di spicco locali, che hanno sfilato dove tutto sembra già legalizzato. Come si dice a Napoli: hanno “pulezzato ‘ncopp ‘o pulito”. Non un accenno alla problematica dei campi nomadi (periferia della periferia) né una visita di striscio!
Un vento amico noi cittadini l’abbiamo percepito però dagli uffici comunali: dopo l’ennesima rimozione dei rifiuti, in parte combusti, presso quell’area da sempre deturpata da rifiuti e da incendi, abbiamo notato che il Responsabile del Settore Ambiente, ing. Francesco Dell’Aversano, ha voluto dare un segnale di presenza. Forse non risolverà la problematica, ma il messaggio ha una sua valenza. Infatti, a protezione dell’ingresso incontrollato aperto nel muro di recinzione, ha posto in opera delle barriere cementizie, arginando l’ingresso di automezzi che scaricavano all’interno dell’area comunale (vedi foto). Ciò non vieterà lo scarico ed i roghi dei rifiuti, vedasi le due carcasse incendiate da poco. Ma è il messaggio ai malintenzionati che qualcosa sta cambiando.
L’altra lecita risposta ce l’aspettiamo nei prossimi periodi dalle Forze dell’Ordine locali. La determinazione dirigenziale n° 1063 pubblicata l’8/7/2025 del Comandante Dott. Espedito Giglio, ci dice che la Polizia Locale rafforzerà la prevenzione ed il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dei roghi tossici, con fondi finanziati dal Governo. Bellissima notizia, bravo il Comandante che ha saputo ottenere questo supporto dal fondo Unico Giustizia!
Ciò significa: non più una semplice osservazione e segnalazione di dove sono stati abbandonati i rifiuti. Questo lo vediamo anche noi cittadini facendoci una passeggiata nelle zone periferiche e nelle campagne. Ci aspettiamo una presenza concreta ed operativa soprattutto nelle ore extra servizio ordinario: che ci portino lo scalpo dei reali artefici dei reati in materia ambientale, con sanzioni esemplari.
Se fate un giro in campagna nelle ore serali, si vedono circolare mezzi che trasportano scarti di demolizioni (guaine, eternit, cartongesso, etc) prodotti da imprese edilizie sommerse, scarti di ritagli di fabbrichette, trasporto di autoveicoli cannibalizzati e poi dati alle fiamme, furgoni pieni di frigoriferi e lavatrici consegnate ai nomadi, o altro materiale che, chi lavora in modo illecito, smaltisce in modo illecito.
Che ben vengano questi progetti e questi finanziamenti, ma i cittadini, ancora fiduciosi in un cambiamento, cercano risposte concrete, dei RED CARPET ne abbiamo le scatole piene!