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Città

Sciopero aerei 17 luglio, oltre mezzo milione di italiani coinvolti.

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I disservizi aerei stanno caratterizzando l’estate 2022. Voli cancellati, voli in ritardo e scioperi aerei, infatti, stanno rovinando le vacanze a milioni di italiani, che hanno scelto il mezzo più veloce per raggiungere la meta turistica scelta per passare qualche giornata di relax al mare. Ad aggiungersi ai già presenti e consistenti disagi subiti dai viaggiatori, si aggiunge l’imminente sciopero di domenica 17 luglio, che coinvolgerà, secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre mezzo milione di passeggeri italiani che subiranno un disservizio per lo sciopero aereo.

Lo sciopero è stato indetto per via della carenza del personale rispetto alla reale mole di lavoro, considerando anche il cospicuo aumento delle tratte aeree, che hanno portato a triplicare i numeri dei disservizi rispetto al mese di maggio. L’Enac ha, però, diffuso la nota con i voli garantiti, specificando anche le fasce orarie di tutela sciopero 17 luglio per i passeggeri, previste dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 17 luglio. Il più dei casi, i vettori aerei non forniscono assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà, con spese già sostenute e rischio di vacanza al mare rovinata. In caso di sciopero aereo, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta.

Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“Il comparto turistico ed aeronautico – dice Felice D’Angelo, Ceo di ItaliaRimborso – sono tornati a viaggiare e quindi anche a volare. Soprattutto in questi ultimi mesi i ritardi e le cancellazioni sono sempre più frequenti, così come gli scioperi. Dall’inizio del 2022 a oggi sono cinque le date in particolare che sono state interessate da scioperi ed adesso è in programma una nuova data, stabilita per domenica 17 luglio, che, sicuramente interesserà molte migliaia di passeggeri, che viaggiano per lavoro, salute, ma soprattutto anche per vacanza”.

L’amministratore della giovane startup, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. In quest’ultimo caso, il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata, poi rimborsabili con una pratica di rimborso volo. Nei casi di sciopero, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, una sorta di risarcimento volo forfettario da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta prefissata”.

“ItaliaRimborso fornisce un servizio di assistenza – ricorda Felice D’Angelo ai tanti passeggeri che già hanno usufruito dei servizi, totalmente gratuiti – a tutti quei passeggeri che subiscono un disservizio aereo. Lo fa gratuitamente con il metodo, che viene definito litigation funding, quindi a costo zero per il passeggero”.

Caivano

CAIVANO. Al di là delle passerelle. Le vere risposte arrivano dai settori interni all’ente comunale

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CAIVANO Eppur si muove: da cronisti imparziali, quali ci riteniamo essere, questa volta dobbiamo dare atto. Dalla notte del 3 luglio u.s., quando il nostro direttore ha pubblicato l’ennesimo incendio di un autoveicolo procurato presso il campo nomadi, qualcosa si è mosso. Per onestà intellettuale non ci riteniamo gli artefici promotori, ma semplici osservatori.

Ad eccezione della ennesima passerella del 7 luglio delle varie figure della Commissione Parlamentare d’Inchiesta a Caivano, accompagnati dalle solite illustri figure di spicco locali, che hanno sfilato dove tutto sembra già legalizzato. Come si dice a Napoli: hanno “pulezzato ‘ncopp ‘o pulito”. Non un accenno alla problematica dei campi nomadi (periferia della periferia) né una visita di striscio!

Un vento amico noi cittadini l’abbiamo percepito però dagli uffici comunali: dopo l’ennesima rimozione dei rifiuti, in parte combusti, presso quell’area da sempre deturpata da rifiuti e da incendi, abbiamo notato che il Responsabile del Settore Ambiente, ing. Francesco Dell’Aversano, ha voluto dare un segnale di presenza. Forse non risolverà la problematica, ma il messaggio ha una sua valenza. Infatti, a protezione dell’ingresso incontrollato aperto nel muro di recinzione, ha posto in opera delle barriere cementizie, arginando l’ingresso di automezzi che scaricavano all’interno dell’area comunale (vedi foto). Ciò non vieterà lo scarico ed i roghi dei rifiuti, vedasi le due carcasse incendiate da poco. Ma è il messaggio ai malintenzionati che qualcosa sta cambiando.

L’altra lecita risposta ce l’aspettiamo nei prossimi periodi dalle Forze dell’Ordine locali. La determinazione dirigenziale n° 1063 pubblicata l’8/7/2025 del Comandante Dott. Espedito Giglio, ci dice che la Polizia Locale rafforzerà la prevenzione ed il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dei roghi tossici, con fondi finanziati dal Governo. Bellissima notizia, bravo il Comandante che ha saputo ottenere questo supporto dal fondo Unico Giustizia!

Ciò significa: non più una semplice osservazione e segnalazione di dove sono stati abbandonati i rifiuti. Questo lo vediamo anche noi cittadini facendoci una passeggiata nelle zone periferiche e nelle campagne. Ci aspettiamo una presenza concreta ed operativa soprattutto nelle ore extra servizio ordinario: che ci portino lo scalpo dei reali artefici dei reati in materia ambientale, con sanzioni esemplari.

Se fate un giro in campagna nelle ore serali, si vedono circolare mezzi che trasportano scarti di demolizioni (guaine, eternit, cartongesso, etc) prodotti da imprese edilizie sommerse, scarti di ritagli di fabbrichette, trasporto di autoveicoli cannibalizzati e poi dati alle fiamme, furgoni pieni di frigoriferi e lavatrici consegnate ai nomadi, o altro materiale che, chi lavora in modo illecito, smaltisce in modo illecito.

Che ben vengano questi progetti e questi finanziamenti, ma i cittadini, ancora fiduciosi in un cambiamento, cercano risposte concrete, dei RED CARPET ne abbiamo le scatole piene!

Buon lavoro a tutti

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Attualità

“Il caldo non è uguale per tutti”, flash mob di Legambiente a Napoli

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Flash mob a Napoli degli attivisti di Legambiente contro le disuguaglianza dovute alla ‘cooling poverty’ letteralmente la povertà di raffrescamento visto che “le ondate di calore – come si legge nel report – non colpiscono in modo uniforme la popolazione che subisce forti diseguaglianze termiche tra quartieri con diverse caratteristiche economiche e infrastrutturali”.
I quartieri messi a confronto sono stati Secondigliano e Vomero.

“Nei quartieri a basso reddito come Secondigliano – si spiega – la mancanza di spazi verdi e di soluzioni di raffrescamento aumenta l’esposizione al caldo e il rischio di malori, mentre nei quartieri più benestanti si trovano condizioni che mitigano il calore: parchi e aree verdi (ad esempio il parco della villa Floridiana al Vomero) , ventilazione naturale, accesso a impianti di climatizzazione casalinghi”.

Durante il flash mob contro la cooling poverty, realizzato alla presenza di una delegazione campana della Croce Rossa Italiana, gli attivisti hanno esposto un grade termometro con indicata una scala con varie fasi di temperature: da ‘Caldo sopportabile’ a ‘Ebollizione totale’ .

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Cronaca

Giugliano, ritrovato il cadavere di un uomo in un canale tra la vegetazione

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Il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato sul fondo di una grossa vasca piena d’acqua nascosta tra la vegetazione nella periferia di Giugliano in Campania.
È stata informata la Prefettura di Napoli.
Sul posto ci sono i sommozzatori dei vigili del fuoco per il recupero. Nella zona, da domenica pomeriggio si cerca un uomo scomparso. Si tratterebbe di una persona ritenuta responsabile di una rapina ai danni di un distributore di benzina.

Il corpo ritrovato questa mattina non è stato ancora identificato. Ma non si esclude che possa trattarsi della persona scomparsa. Al momento, ad ogni modo, si tratta solo di ipotesi che andranno confermate ufficialmente. Il rapinatore, secondo le prime informazioni, sarebbe morto a seguito di un malore mentre tentava di sfuggire alla cattura da parte dei carabinieri che lo avevano individuato su una spiaggia.

Le ricerche dei soccorsi si sono concentrate in questi giorni nella zona tra Varcaturo e Licola, tra Napoli e Pozzuoli. Poi si sono spostate nell’area di Lago Patria. Qui ci si è concentrati su un’area di fitta vegetazione. Un canneto all’interno del quale c’era un canale.

Qui, i vigili del fuoco con i loro sommozzatori hanno cominciato a scandagliare la zona e sono quindi riusciti a raggiungere il corpo e a prelevarlo. Al momento sono in corso le operazioni di identificazione.

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