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Napoli

Napoli, non si fermano all’alt: arrestati due ragazzi

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Un lungo inseguimento alle 23 , attraverso diversi quartieri di Napoli. Alla fine l’impatto frontale con una moto di un militari: i due giovani vengono bloccati.
 

I Carabinieri motociclisti del Nucleo radiomobile di Napoli stanno percorrendo via Dhorn quando notano due giovani a bordo di uno scooter con targa estera. Gli intimano l’alt ma non si fermano e parte l’inseguimento che dura diversi chilometri. A Fuorigrotta altre moto dell’Arma intervengono e raggiungono i colleghi percorrendo il senso di marcia opposto.

A viale Augusto la fine della corsa, l’impatto è frontale. Lo scooter sbatte contro la moto del carabiniere che cade sul manto stradale ma permette agli altri colleghi di bloccare i giovani fuggitivi. Per il conducente ,un 18enne incensurato di San Giorgio a Cremano, l’arresto. Il giovane dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Il passeggero invece ha appena compiuto 16 anni, anche lui è di San Giorgio e anche lui è incensurato. I Carabinieri lo hanno denunciato a piede libero per resistenza.

Lo scooter è stato sequestrato mentre il carabiniere protagonista dell’impatto sta bene: per lui solo una forte botta alla mano destra.

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Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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Cronaca

Napoli, killer vestiti da netturbini dell’Asìa: 3 condannati

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Venti anni di reclusione sono stati inflitti dal GUP di Napoli, Nicola Marrone, a Mariano Riccio, ex reggente della cosca Amato-Pagano di Scampia, per il duplice omicidio di Ciro Abrunzo, referente del clan Abete-Abbinante del quartiere Barra di Napoli, e di Francesco Gaiola, un passante ucciso nel corso dell’agguato. Il gruppo di fuoco, con addosso tute dell’Asia (azienda napoletana della nettezza urbana), entrò in azione nella tarda mattina del 21 giugno 2012. A sparare fu Francesco Paolo Russo che scaricò addosso alla vittima designata un intero caricatore da 15 colpi calibro 9 per 21 uccidendo Abrunzo e ferendo mortalmente Gaiola.
L’omicidio va contestualizzato nella cosiddetta “terza faida di Scampia”.
Nel corso del procedimento, i tre hanno confessato il delitto e per questo il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti, grazie alle quali hanno evitato la condanna all’ergastolo chiesto dal PM della DDA al termine della sua requisitoria.
Mariano Ricco ha evitato altre condanne all’ergastolo con l’eccezione di una inflittagli per l’omicidio di Pasquale Malavita, affiliato alla Vinella Grassi ucciso a Villaricca, il primo ottobre del 2010.

(fonte: Ansa.it)

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