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Cronaca

Camorra: arrestato per omicidio esponente di spicco del clan Contini

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Nel corso della mattinata odierna, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, nei confronti di Ciro Contini, in quanto gravemente indiziato dei reati di omicidio, detenzione e porto illegale di armi.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare la violenta contrapposizione tra il clan Sibillo e il clan Buonerba/Mazzarella, finalizzata ad acquisire la supremazia e il controllo degli affari illeciti sul territorio urbano di Forcella, della Maddalena e di via dei Tribunali.

Pertanto, l’ordinanza cautelare, si riferisce nello specifico alla morte del giovane incensurato Luigi Galletta, ucciso il 31 luglio 2015 all’interno della sua officina meccanica. Infatti, tale omicidio, si colloca nel contesto del conflitto in atto tra i due clan. Tuttavia, il giovane fu ucciso da Antonio Napoletano, esponente dei Sibillo, per essersi rifiutato di fornire informazioni utili al rintraccio del cugino Luigi Criscuolo, appartenente al gruppo rivale dei Buonerba/Mazzarella.

Cronaca

Angri, 35enne muore dissanguato per strada: evidenti i segni di un’aggressione brutale

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Mario Carotenuto, 35enne di Angri, nel Salernitano, è stato ucciso la scorsa notte, intorno alle 3, all’incrocio tra via Procida e via Risi. E’ stato trovato esanime, riversato per strada, in un lago di sangue. Sul corpo, evidenti i segni di un’aggressione brutale.

Il giovane, tossicodipendente, abitava poco distante dal luogo in cui è stato trovato senza vita. Per gli investigatori sarebbe stato colpito più volte con fendenti, probabilmente al culmine di una lite avvenuta nei locali della movida di Angri e degenerata in strada.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, sono state delegate ai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera.
Secondo una prima ricostruzione, Carotenuto è morto dissanguato, a seguito delle gravi lesioni riportate nell’aggressione. Nessuno lo ha soccorso, né ha allertato le forze dell’ordine. Quando i carabinieri e il personale del 118 sono giunti sul posto, per il 35enne era troppo tardi. Secondo gli investigatori, sarebbe morto in pochi minuti: dopo i colpi ricevuti, avrebbe percorso barcollando una trentina di metri, prima di stramazzare per terra.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, hanno acquisito tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona nel tentativo di ottenere indizi.
Diversi, ancora, i dubbi da sciogliere.
Il sostituto procuratore Michele Migliardi ha disposto l’autopsia che si svolgerà nell’ospedale ‘Umberto I’ di Nocera Inferiore, nel cui obitorio è stata intanto trasferita la salma.

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Cronaca

Somma Vesuviana, rifiuti emergono dal sottosuolo durante i lavori: 4 persone denunciate

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Siamo a Somma Vesuviana e una gazzella della locale stazione sta percorrendo le strade della città che si trova nel cuore del parco nazionale del Vesuvio.
La giornata è calda e tranquilla mentre la pattuglia gira a via del colle. Nella strada immersa nel verde, pero’, i carabinieri notano dei lavori in corso da pare di alcuni mezzi pesanti: é domenica ed è bene approfondire.
Dal sottosuolo affiora un ingente quantità di rifiuti. La movimentazione del terreno viene interrotta e sul posto arrivano anche i carabinieri forestali di Ottaviano.
Dagli accertamenti emerge che erano in corso dei lavori di ampliamento dei capannoni di una ditta adibita alla lavorazione dei metalli.
Vengono rinvenuti rifiuti speciali non pericolosi. Ferro, materiali di risulta di demolizioni e miscele bitumose che erano stati nel tempo accantonati lì.
L’area é grande circa 10mila metri quadrati ed è stata sequestrata.
Denunciati per gestione e smaltimento illecito dei rifiuti l’amministratore unico della società, un architetto, un imprenditore e un operaio.

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Cronaca

Atterraggio di emergenza a Ciampino per l’aereo con a bordo il ministro Crosetto

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Atterraggio di emergenza a Ciampino per l’aereo sul quale stava rientrando in Italia il ministro della difesa Guido Crosetto.

Secondo quanto si apprende, l’atterraggio è stato reso necessario a causa del fumo nel vano bagagli del velivolo Falcon 900. Il ministro della Difesa è rientrato da un vertice dei ministri NATO a Bruxelles. L’AdnKronos segnala che l’aereo appartiene a un modello di prima generazione e avrebbe dovuto già essere dismesso: sarà invece operativo fino al prossimo anno

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