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Politica

POZZUOLI. In dubbio la legittimità della Comandante della Polizia Locale Silvia Mignone a rivestire quel ruolo.

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POZZUOLI – Era settembre 2016 quando Silvia Mignone diventò comandante della Polizia Municipale di Pozzuoli. Sono note a tutti le incrinazioni della Mignone nei confronti dei nuovi assunti e dei sindacati.

La CGIL, non per ultima, aveva fatto una serie di contestazioni a come venivano usati dei fondi accessori per la Polizia Municipale, che servivano ad implementare i progetti e che non potevano essere usati per foraggiare straordinari agli stessi vigili urbani. Già in seguito a questa nota del sindacato il MEF aveva chiarito che quei soldi non sarebbero dovuti andare in favore dello straordinario dei dipendenti.

Infatti la città di Pozzuoli, ad oggi, ha molti meno vigili urbani nelle ore notturne rispetto a prima, quando impropriamente venivano utilizzati quei fondi. Ma è stata stesso la CGIL che non molto tempo fa ha chiesto agli organismi superiori dei chiarimenti in merito alla legittimità o meno del concorso fatto per la Mignone.

Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, questa risposta sarebbe arrivata alla segreteria Generale del Comune, ma è tenuta in stretto riserbo dal Segretario Matteo Sperandeo. Pare, infatti, che l’esito di tale richiesta sia controproducente per la stessa Mignone: il concorso cucitogli addosso non poteva garantirle la posizione di comandante della Polizia Locale. Cosa farà adesso la (ex) comandante Mignone, molto vicina all’ex sindaco Vincenzo Figliolia? Si dimetterà dal suo incarico, lasciando correre oppure verrà rimossa d’impero dal Segretario Generale creando così un forte imbarazzo all’ex Sindaco Figliolia che tanto aveva perorato la causa della Mignone? Vi terremo aggiornati.

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Napoli

Napoli, confronto con Roma e Milano sulla “Città dei 15 minuti”

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Anche il comune di Napoli ha preso parte alla “Città dei 15 minuti” organizzato dal comune di Roma con Carlos Moreno presso l’Università Roma Tre.
Il comune partenopeo è stato rappresentato dalla vicesindaco Laura Lieto.
Lo scopo di questo incontro è il consolidamento dell’alleanza tra le amministrazioni comunali delle principali città italiane, affinché sia migliorata la qualità di vita dei cittadini con più servizi e spazi pubblici di qualità. Un’opportunità resa possibile, anche, dagli investimenti del Pnrr.

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POLITICA

De Luca: “al via lavori ospedale di Castellamare per 600mila abitanti”

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“Parte la costruzione del nuovo ospedale di Castellammare, dopo decenni di chiacchiere e di attesa. È un investimento di 120 milioni di euro, al netto di altre risorse necessarie, per fare il parcheggio davanti all’ospedale. Siamo già partiti con la gara, il 2 maggio apriamo le buste. Oggi è quindi una giornata importantissima, daremo respiro a quasi 600mila abitanti che gravitano su quella parte della Asl Napoli 3. Siamo molto soddisfatti anche del livello di collaborazione che abbiamo raggiunto con il commissario Cannizzaro e con la Soprintendenza che è impegnata in un rapporto di collaborazione con la Regione”.
Queste, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, nel corso di una conferenza stampa.

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Politica

SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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