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Cronaca

Salerno, faceva prostituire le figlie per soldi: donna condannata a 6 anni

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Shock a Salerno, dove una donna di 42 anni è stata condannata a sei anni di reclusione per aver fatto prostituire la figlia.

In particolare nei suoi confronti sono state mosse gravi accuse di maltrattamenti verso i tre figli minori, prostituzione minorile e atti sessuali con minorenni. Pertanto la Procura di Salerno aveva chiesto una condanna ad oltre 10 anni di prigione.

I figli hanno raccontato agli inquirenti delle continue violenze, privazioni alimentari e abusi sessuali subiti in casa. Nello specifico anche di abusi sessuali subiti da un amico della madre, che pagava per compiere atti sessuali con la figlia maggiore con la partecipazione attiva della madre. Oltre alla donna sono coinvolti nel caso anche il padre dei figli e l’amico, che saranno giudicato da un processo ordinario.

Caserta

Si lancia sotto l’auto per sfuggire alle forze dell’ordine: rimane incastrato

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Un uomo, di origini ucraine, in evidente stato di ebbrezza, ha cercato di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine lanciandosi sotto un’auto in transito col tentativo di darsi alla chetichella. E’ accaduto nella serata di ieri in via Acquaviva, in quel di Caserta.

Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, l’uomo è stato disincastrato dalla Pegeout 208 nera, che si trovava a passare in quel momento, e trasportato in ospedale.
Non è in pericolo di vita: tragedia solo sfiorata.

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Castel Volturno

Castel Volturno (Ce), quindicenne muore in piscina al compleanno dell’amica

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Un ragazzo, originario di Capua, quindicenne, è morto mentre era in una piscina di Castel Volturno.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un malore improvviso.
La vittima era con una comitiva di coetanei a festeggiare il compleanno di una compagna.   
La tragedia è avvenuta al condominio “Fontana Bleu”, in Via Del Mare a Castel Volturno.

I soccorritori, una volta giunti sul posto, hanno constatato il decesso del giovane.

I carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, guidati dal Colonnello Bandelli, hanno avviato le indagini sul caso.

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Aversa

Aversa, mazzette per i permessi: tornano liberi ex dirigente, imprenditore e 3 tecnici 

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La maxi inchiesta condotta dalla Procura di Napoli Nord, sui permessi a costruire ad Aversa, vede una chiara svolta per alcuni degli indagati.
Il tribunale del riesame ha revocato la misura cautelare nei confronti dell’ex dirigente comunale Raffaele Serpico, assistito dall’avvocato Michele Dulvi Corcione che è riuscito – grazie al suo lavoro encomiabile – a far tornare in libertà il suo assistito.
Liberi anche l’imprenditore Yari Cecere, Anna Cavaliere, Donatello Diana e Alfonso Pisanelli.
Non sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sopraccitati, secondo i giudici partenopei ai quali è stata impugnata l’ordinanza di custodia cautelare ordinata dal gip Donata Di Sarno.
Gli indagati rispondono, a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. All’epoca dei fatti, sarebbero state elargite delle mazzette per alterare i progetti e favorire costruzioni con aumenti di volumetrie superiori al 35%, il limite consentito dal ‘piano casa’ della Regione Campania.

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