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Caivano

CAIVANO: denuncia i dirigenti direttamente al Prefetto e si apre il caso Buttol

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denunciaCAIVANO – Davanti all’ennesima disobbedienza di alcuni dirigenti il sindaco Monopoli ha deciso di passare alle maniere forti, deciso e fermo nelle sue decisioni, il primo cittadino caivanese intende proseguire la sua guerra nei confronti della gestione clientelare di alcuni dirigenti. Da indiscrezioni giunte nella nostra redazione pare che alcuni dirigenti neo nominati, abbiano trovato difficoltà a reperire documenti che gli consentiva il passaggio di consegne ed è così che davanti all’ennesimo boicottaggio, il sindaco Monopoli ha deciso di denunciare tutto alla Prefettura, in primis ha deciso di comunicare al Prefetto nonché alla Procura della Repubblica quanto sia per lui difficoltoso poter dare degli indirizzi politici a questa classe dirigente ormai arroccata sulle proprie posizioni.

Non curante, il sindaco Monopoli, che un gesto del genere potrebbe mettere a repentaglio la sua consiliatura stessa, visto che una delle cose che il Prefetto può fare e mandare qui una commissione d’accesso e verificare se ci siano o meno gli estremi per sciogliere il Comune per infilitrazioni o corruzione. Un gesto del genere da parte del sindaco sta ad indicare che egli non è affatto legato alla poltrona o quanto meno si senta così sicuro di se, da potersi spendere come il salvatore di Caivano in una possibile futura ricandidatura, ma questo solo il tempo potrà stabilirlo.

Un’altra grana, sempre legata alla gestione da parte dei dirigenti è la questione Buttol che per quest’amministrazione sta diventando un vero e proprio caso, si perché i dipendenti con l’ennesimo stato di agitazione hanno denunciato gravi mancanze da parte della ditta Buttol srl nei confronti del capitolato d’appalto in essere e dietro quest’altro disservizio, ci sono tutti gli estremi per poter rescindere il contratto con la Buttol, non affidargli la famosa gara europea e far si che l’appalto passi alla seconda classificata (Tekra srl ndr), visto che non solo il TAR entrando nei meriti della sentenza ha stabilito che la stessa ditta non possiede i requisiti, ma stavolta lo testimoniano anche le denunce fatte dagli operai. D’altro canto però alla stessa azienda, pare che la situazione di agitazione gli faccia comodo, visto che con i rifiuti per strada può mettere sotto pressione il sindaco e la segretaria per poter apporre le firme sui contratti che gli consentiranno di beccarsi l’appalto quinquennale. Il problema poi sarà, come al solito, per i cittadini laddove Monopoli dovesse capitolare, visto che allo stato attuale, la Buttol srl non ha creato nessun presupposto affinché quest’amministrazione si convincesse nel fargli firmare i contratti della gara milionaria.

Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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